mercoledì 2 ottobre 2024

La rete Jeanson - Gianni Serra

nel 1960 in tribunale un processo del colonizzatore-assassino francese contro un gruppo di "traditori" partecipanti di un gruppo che sosteneva la Resistenza algerina.

il film è del 1971, uno degli anni "caldi", nei quali il Potere, anche in Italia, aveva nel mirino i gruppi antiautoritari.

il film comprende fra le comparse tanti attori italiani famosi.

qualche anno dopo anche le aule giudiziarie italiane sarebbero state piene di gruppi in gabbia.

buona (politica) visione - Ismaele

 

 

 

Gli sceneggiatori Fabrizio Onofri e Silvio Maestranzi ed il regista Gianni Serra misero mano agli atti del processo istruito nel 1960, durante la guerra d'Algeria, dal governo francese contro numerosi appartenenti alla Rete Jeanson, il gruppo che aiutava i ribelli algerini.

I responsabili dell'ideazione e della realizzazione del film ritenevano il tema di stretta attualità politica, riferibile ai moti del Sessantotto italiano, a dimostrazione che l'azione di piccoli gruppi può innescare importanti processi di trasformazione politica e sociale. Infatti il Sessantotto italiano, iniziato con le proteste studentesche, rapidamente si trasformò in un movimento più ampio di richiesta di radicali trasformazioni sociali. In poco tempo cambiò il rapporto tra le generazioni e tra i sessi, le istituzioni culturali furono investite dal movimento di protesta e una moltitudine di giovani si riappropriò della politica in modo diretto e originale. Questa grande ondata di rinnovamento portò a ridiscutere i rapporti tra le classi sociali, anche quelle più emarginate, e tra gli individui, con il riconoscimento di importanti diritti sociali e civili: nacque lo Statuto dei diritti dei lavoratori, vennero approvate le leggi sul divorzio, sull'aborto e sulla chiusura dei manicomi, il diritto di famiglia venne riscritto.

Personaggio centrale della ricostruzione cinematografica fu l'esponente delle rete Hèlène Cuénat, interpretata da Nicoletta Rizzi. Hélène Cuénat, presente durante le riprese svoltesi negli studi Rai di Milano, fornì una collaborazione indispensabile per l'atmosfera della ricostruzione.

Il film fu in sostanza un primo discorso, in televisione e anche nel cinema, sul ruolo delle forze extraparlamentari di sinistra e sull'importanza di una mobilitazione dell'opinione pubblica.

La rete fu prodotto dalla Rai e realizzato in uno studio di Milano. Il film fu inserito in una serie denominata “Teatro Inchiesta”…

da qui

 


Di notevole interesse i contenuti, piuttosto macchinosa e non particolarmente accattivante la forma: La rete è un film televisivo girato nel 1971 da Gianni Serra per raccontare, attraverso un excursus sulla Rete Jeanson, qualcosa dell’Italia contemporanea in cui si agitavano i primi movimenti organizzati della sinistra extraparlamentare. Allo stesso modo, pare di capire che il messaggio di fondo sia questo, nella Francia di oltre un decennio prima i sostenitori dell’indipendenza algerina si affiliarono a una rete per dare supporto ai ribelli nordafricani: forse il paragone sembra un filo eccessivo, ma quelli erano d’altronde anni di grande impegno politico, specie da parte delle generazioni più giovani, e parimenti di alti ideali e gesti rappresentativi – nel bene o nel male. Visto oggi La rete è quasi un ritratto nostalgico di un’epoca ormai smarrita e che pure dalle nostre parti non fu vissuta con altrettanto vigore che dall’altra parte delle Alpi; in ogni caso il lavoro di Serra, che si avvale di una sceneggiatura di Silvio Maestranzi e Fabrizio Onofri, ha il pregio di affrontare le storia recente a testa alta, senza cercare scappatoie drammaturgiche o romanzare qua e là per venire incontro al pubblico. Anche per questo la narrazione risulta piuttosto blanda e la pellicola ha perso nel tempo ulteriore efficacia.

da qui

 

 


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