Addio a Giorgio Ferrari: nel suo "Vicoletto" tanti film indimenticabili - Massimiliano Rais
Addio a
Giorgio Ferrari che amava
il cinema e le sale consacrate alla settima arte. Aveva 67 anni, era nato a
Cagliari. Ha contribuito allo sviluppo della cultura cinematografica nella
Città del Sole.
Il suo
avamposto è stato "Il Vicoletto”, la piccola sala in via San Giacomo, nel quartiere di
Villanova, lo spazio destinato alle pellicole di qualità, nel
solco di scelte originali, spesso alternative a quelle degli spazi più grandi.
Prime
visioni e retrospettive, Il Vicoletto, nato alla fine degli anni Settanta
del secolo scorso, ha sempre regalato belle sorprese agli spettatori. Il critico
cinematografico Gianni Olla, custode di tante memorie in celluloide, in un
articolo pubblicato sulla rivista Cinemecum, ricorda che «oltre alla sempre
presente Cineteca sarda, garante non solo dei dibattiti ma anche di una qualità
filmica basata sui classici della Settima arte, nacquero piccoli cineclub
“resistenti” come Il glorioso Vicoletto di Giorgio Ferrari che si appoggiava al
catalogo della San Paolo o alla normale distribuzione commerciale».
Ferrari era
il grande cerimoniere. Nel suo regno si muoveva con passo felpato, signorilità
e aplomb. Impegno totalizzante: dalla consegna delle tessere, secondo lo
spirito del cineclub, alla gestione delle apparecchiature per la proiezione
sino al garbato ed elegante saluto agli spettatori al termine del film.
Lo animava
il grande amore nei confronti del cinema, passione che ha arricchito la sua
vita e che in tempi più recenti lo ha portato a fondare il Greenwich
d’essai in via Sassari, che continua ad essere, in un ambito che ha subito
negli ultimi anni vorticosi cambiamenti, un punto di riferimento per tantissimi
cinefili in linea con l’esperienza del Vicoletto.
Giorgio
Ferrari, che ha ricevuto in dono una voce molto adatta per la
recitazione, è stato anche attore teatrale. È ancora vivo il
ricordo della sua Mandragola portata in palcoscenico, nei primi anni
Ottanta, con spettacoli destinati agli studenti. Schivo, per lui era
meglio costruire che apparire. Non ci sono sue foto sul web. Nell'immagine
pubblicata sui social dal figlio Andrea, musicista, leader del gruppo
Carovana Folk, si mostra sorridente.
Non resta
che ringraziarlo per l'impegno, per le scelte felici e per i
bellissimi film visti, anche più
volte per afferrarne tutti i significati, nel grande schermo suo Vicoletto.
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