giovedì 10 ottobre 2024

Stanza 17-17 palazzo delle tasse, ufficio imposte - Michele Lupo

un gruppo di evasori fiscali diventa una banda contro l'agenzia delle entrate

il direttore dell'ufficio è Ugo Tognazzi, che appare poco.

la banda, un po' come ne I soliti ignoti, cerca di riprendersi i soldi "ingiustamente" versati all'Ufficio delle Imposte.

la lotta fra gli evasori e l'amministrazione è spesso divertente,

buona (evasiva) visione - Ismaele


 

 

Michele Lupo sa sempre come si fa per mantenere alto il ritmo di un film. In questo ripropone il tema del furto tecnologico organizzato da ladri improvvisati ma ingegnosi e lo fa senza grande originalità ma con onesto divertimento. La parte sul western che sta tramontando e su Sartana che fa le cadute... su un noto materasso per una pubblicità è divertente ma anche amara. E Pisacane, vecchio ma sempre bravo, è quasi commovente.

da qui

 

Purtroppo Ugo Tognazzi, nonostante l'ottima performance e il suo gustosissimo personaggio, appare davvero troppo poco (circa 20 minuti). Il film comunque è un ibrido piuttosto riuscito tra giallo e commedia, con spunti davvero divertenti ed interessanti. Il cast è ottimo: Gastone Moschin e Franco Fabrizi primeggiano, mentre inferiori al loro standard appaiono invece Leroy e Stander. Alla fine il film non è malaccio, anche tenuto conto del gustoso finale.

da qui

 

…Concludo dicendo che si tratta di un film riuscito, a cui non mancano le trovate comiche ed originali.

Provvisto inoltre di una trama ben costruita che non annoia mai e di attori bravi nell'aver saputo interpretare i loro personaggi.

A parer mio merita quindi di essere rivalutato, sebbene sia cosciente del fatto che è difficile riuscirci con dei film che hanno raccolto in prevalenza giudizi negativi. Ma un'opportunità gli va senz'altro data perchè riesce ad intrattenere in maniera intelligente e soprattutto originale. Insomma è in possesso di quelle qualità che gli permettono di farsi rispettare nel genere di cui fa parte. Lo consiglio.

da qui

 

Qui Lupo cerca di salire la china per passare ad un cinema di serie A deciso, ci riesce in parte, anche avvalendosi di una partecipazione straordinaria e ben caratterizzata di Tognazzi, Sceneggia lui steso in coppia con Sergio Donati, nome altilenante ma non male del nostro cinema. La traccia sarebbe forte e calzante, ma sono troppe le macchiette dove si disperde il gusto del racconto, il personaggio di Tognazzi è la chiave di volta, ma viene sfruttato fino ad un certo punto. La trovata gialla del colpo avrebbe dato più risultati se si fosse inserita e montata più intelligentemente. Un cast di rispetto e ben impiegato fa il giusto coro.

da qui

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