opera prima di Pawel Pawlikowski, in una storia piena d'umanità.
regista polacco, in un film della BBC, ambientato in GB.
Tanya e Artiom arrivano a Londra, alla ricerc di un amore impossibile.
i due finiscono in una struttura per migranti richiedenti asilo, quasi una prigione.
la loro fortuna è Alfie, che s'innamora dei due e li protegge, per quanto può.
un film triste, con sorrisi tristi, senza effetti speciali, che non può lasciare indifferenti, se sei ancora in vita.
gioiellino da non perdere.
buona (avventurosa) visione - Ismaele
…Fra Ken
Loach e i Dardenne, ma con un'ambientazione (il litorale desolato e
abbandonato) che ricorda certi film di Garrone (come "L'imbalsamatore"
o "Dogman"), un film ben fatto, semplice e coinvolgente, col merito
di affrontare il tema dell'immigrazione da un'angolazione originale, con
schiettezza e senza particolare retorica. Da ricordare le sequenze in cui Tanya,
lei che in patria faceva l'illustratrice di libri per bambini, si lascia
tentare per disperazione dall'offerta di recitare come modella in video
pornografici per internet, ma anche le scene degli anziani che giocano al
bingo, o quelle del ragazzino che bighellona con gli amici occasionali o che
rivernicia l'appartamento insieme ad Alfie. Evidente l'impronta est-europea del
regista (polacco), anche in un setting britannico. Il titolo ("Ultima
risorsa") fa riferimento proprio al resort di divertimenti dove si svolge
la storia, che naturalmente d'inverno ha un aspetto tutt'altro che turistico o
vacanziero).
da qui
Un piccolo film, una piccola storia, ma che drammaticamente arriva a
destinazione riuscendo a non sorpassare certi spiragli sentimentali che
avrebbero compromesso l'esito del film. Recitazione dosata, stati d'animo
accennati, sentimenti e problemi sociali che si incrociano. Una Ragazza con La
Valigia più consapevole e con un'autocritica ben specifica, che sa analizzare
sé stessa e prende il coraggio a piene mani per dare una svolta alla sua vita
futura. Certamente quello che vien fuori dal film sono le situazioni
sentimentali, ma molto importante è il contesto, che senza mai appesantire il
tono riesce a farci entrare nel cuore della situazione ed a renderci un'idea di
quelli che possono essere i problemi che degli sfollati politici possono avere.
Un esordio delicato e che mette in luce la derivazione documentaristica del
regista, che accoppia perfettamente paesaggio e situazione; una regia leggera,
che lascia in campo i comportamenti dei suoi protagonisti come spiati, da cui
vien fuori una storia semplificata, ma che nella sua asciuttezza riesce a fare
breccia.
da qui
…It's
intriguing the way Pawlikowski keeps his hand hidden for most of the movie. We
can't guess where things are headed. The movie is not on a standard Hollywood
romantic arc in which the happy ending would be Alfie and Tanya in each other's
arms. That's only one of several possibilities, and economic factors affect
everything. Dina Korzun's performance holds our interest because she bases
every scene on the fact that her character is a stranger in a strange land with
no money and a son to protect. "Last Resort" avoids all temptations
to reduce that to merely the setup for a romantic comedy; it's the permanent
condition of her life.
Some movies abandon their soul by
solving everything with their endings. Life doesn't have endings, only stages.
To pretend a character's problems can be solved is a cheat--in a realistic
film, anyway (comedies, fantasies and formulas are another matter). I like the
way "Last Resort" ends, how it concludes its emotional journey
without pretending the underlying story is over. You walk out of the theater
curiously touched.
da qui
Esordio del regista di IDA e COLD
WAR....sull'immigrazioe,crudo....da non perdere.
Il tema e' quello
dell'immigrazione clandestina,molto battuto nel cinema in questi ultimi
anni.Per intenderci : chi ha visto il bellissimo WELCOME questo film e' assai
simile,li l'immigrato era un maschio,qua e' una femmina con il figlioletto
dietro e la zona resta sempre la periferia di Londra o quantomeno la soglia del
paese inglese.Inutile dire che lo consiglio vivamente per mantenere desta
l'attenzione su un tema talmente attuale che lo tocchiamo con mano anche nel
nostro paese.
Nessun commento:
Posta un commento