pochi mesi dopo Theo Angelopoulos, ci lascia Koji Wakamatsu, anche lui investito, grrr! - Ismaele
Ricoverato da cinque
giorni dopo essere stato investito da un taxi nella capitale giapponese, muore
il maestro Koji Wakamatsu, eclettico e prolifico regista che da poco aveva
presentato il suo ultimo lavoro "The Millennial Rapture" nella sezione Orizzonti di Venezia 69. Impostosi negli anni 60 nel mondo cinematografico dei pinku-eiga Wakamatsu
è diventata una leggendaria figura sempre più apprezzato anche al di fuori del
circolo di estimatori della cinematografia underground nipponica.
Della sua ampissima e variegata filmografia segnaliamo alcuni titoli che hanno fatto da segnavia del cinema orientale a partire dalla seconda metà del secolo passato: "Secrets Behind the wall" (1965), "Go, go second time virgin" (1969), "Ecstasy of the angels" (1972), "United red army" (2008), "Caterpillar" (2010).
Non solo senza tempo resteranno le sue opere, ma ne vediamo sempre più crescere i semi nelle pellicole di tanti registi (Miike Takashi, Sion Sono) che dal visionario lavoro di Wakamatsu sono stati ispirati.
Della sua ampissima e variegata filmografia segnaliamo alcuni titoli che hanno fatto da segnavia del cinema orientale a partire dalla seconda metà del secolo passato: "Secrets Behind the wall" (1965), "Go, go second time virgin" (1969), "Ecstasy of the angels" (1972), "United red army" (2008), "Caterpillar" (2010).
Non solo senza tempo resteranno le sue opere, ma ne vediamo sempre più crescere i semi nelle pellicole di tanti registi (Miike Takashi, Sion Sono) che dal visionario lavoro di Wakamatsu sono stati ispirati.
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