non è perfetto, non è il suo migliore, ma è un film di Terry Gilliam, e allora come non guardarlo? - Ismaele
…Kevin è un ragazzino di 11 anni
letteralmente ignorato dai genitori, che preferiscono competere con i vicini in
fatto di possesso degli ultimi modelli di elettrodomestici sul mercato. Nel suo
isolamento forzato, Kevin è diventato un appassionato di storia, soprattutto
del periodo dell'antica Grecia. Una notte, Kevin viene svegliato bruscamente da
un cavaliere a cavallo che irrompe nella sua stanza uscendo dall'armadio per
poi fuggire al galoppo in una foresta raffigurata in una foto appesa sul muro
della camera da letto. Quando lo spaventato Kevin si guarda in giro, però,
trova che la sua stanza è tornata alla normalità. La sera successiva, chiede
espressamente ai suoi genitori di lasciarlo andare a letto presto, curioso di
quello che potrebbe succedere. Anche questa volta viene svegliato dai rumori
provenienti dal guardaroba, ma questa volta sono sei nani che escono fuori. I
nani sembrano essere in missione e completamente ignari di dove siano capitati.
Dopo averlo scambiato per qualcun altro da loro temuto, realizzano che Kevin è
solo un ragazzino, e scoprono di poter fuggire spingendo il muro della camera
da letto, come se fosse posto su dei binari, facendolo scorrere fino alla fine
di un lungo corridoio. Inseguiti da un luminoso e minaccioso volto fluttuante,
che i nani chiamano l'Essere Supremo, e che li esorta a restituire la mappa in
loro possesso, evidentemente a lui sottratta. Il corridoio termina bruscamente
in un abisso nero attraverso cui Kevin e i nani sprofondano in cerca di
salvezza, iniziando così la loro avventura attraverso il tempo e lo spazio…
…E' inutile. Terry Gilliam mi sfugge, è troppo complesso.
Anche davanti ad un film apparentemente semplice come I banditi del tempo riesce comunque a lasciarmi con delle
domande senza risposte, dei dubbi "esistenziali". Molto banalmente,
infatti, questa pellicola è un simpatico film d'avventura per ragazzi, nel
quale un bambino solitario, molto intelligente e fantasioso, ottiene l'opportunità
di viaggiare nei periodi storici di cui ha potuto leggere solo sui libri e
aiutare questa strana combriccola di ladruncoli nelle loro imprese
"criminali". Il fatto però è che il regista e sceneggiatore americano
inserisce qua e là anche qualche riflessione sulla natura della creazione
stessa, sull'essenza di Dio e sull'eterno conflitto fra Bene e Male: Dio, o
l'Essere Supremo, come viene chiamato nel film, non viene dipinto come un padre
amorevole o come un entità vendicatrice, bensì come uno spocchioso e noncurante
demiurgo che non esita a giocare con la vita e la morte solo per portare avanti
le sue ricerche e i suoi esperimenti, come se l'intero universo e tutti gli
avvenimenti in esso accorsi dall'inizio del tempo non fossero altro che una
sequenza ininterrotta di eventi già pianificati da qualcuno che,
fondamentalmente, non prova alcun sentimento verso la propria creazione…
…Fantasia e ironia
difficilmente riescono ad andare a braccetto, e le caratteristiche anarchiche
dell’umorismo del gruppo non possono trovare libero sfogo in un film che, come
ogni favola che si rispetti, ha l’obbligo di esprimere un insegnamento. Se,
infatti, Dio è un distinto signore in doppiopetto grigio che, pur non giocando
a dadi con l’universo – come affermava Einstein – ha lasciato dei ‘buchi’ nella sua
creazione, il Male, che vuole invadere con centrali nucleari e computer la
terra, appare troppo sprovveduto per intimorire seriamente. Il messaggio
umanista e vagamente luddista che il film vorrebbe lanciare si scontra,
inoltre, con l’impiego diffuso del mezzo digitale per la creazione degli
scenari di questa imagerie sicuramente simpatica ma un po’ sgangherata.
…Con delle premesse e un regista così non poteva che venir fuori una
sceneggiatura molto ricca e vivace, resa peraltro frenetica dal continuo
zampettare della simpatica compagnia di nani; tuttavia il film manca di quello spessore che le
successive pellicole di Gilliam hanno (Brazil specialmente), col tutto che sembra
più che altro una scusa per rappresentare su schermo alcune situazioni
umoristiche e paradossali, senza peraltro un solido collegamento tra un certo
passaggio storico e il seguente.
Insomma, I banditi del tempo ha una trama vivace, ma non è certamente un film indimenticabile; se volete approfondire Gilliam, guardate piuttosto gli altri film consigliati.
Insomma, I banditi del tempo ha una trama vivace, ma non è certamente un film indimenticabile; se volete approfondire Gilliam, guardate piuttosto gli altri film consigliati.
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