domenica 23 settembre 2012

Odete - João Pedro Rodrigues

un film che non lascia indifferenti, Odete ha qualche problema e trascina tutti nella sua follia.
bravi tutti, in una storia ai confini dell' inverosimile, che il regista rende del tutto plausibile e credibile.
merita la visione - Ismaele




Rodrigues, se firma un’opera di passaggio, non completamente risolta e che sembra patire a tratti l’eccesso di studio, si dimostra nondimeno inesorabile nell’evitare il trasporto emotivo, confermandosi, d’altra parte, sublime tessitore d’atmosfere, gestendo le sue lunghe sequenze con studiatissimi, lenti ma insistiti movimenti di macchina che vanno in cerca del dettaglio, lo enfatizzano e lo celebrano (le bocche che parlano o baciano – si pensi all’iniziale primo piano ravvicinato -), non disdegnando suggestivi quadri d’insieme (per tutti: il folgorante piano sequenza iniziale con gli scaffali del supermercato che delimitano il frame, la sublime ripresa dal basso che incornicia la protagonista nella notte ventosa, la plongée che cattura il corpo della donna disteso sulla tomba di Pedro e, soprattutto, i pittorici cambi di luce e ombra nella notturna, splendida carrellata laterale che segue Odete e la sua carrozzina sulla strada per il cimitero).

Melodramma esagerato e coloratissimo, ritmato da musiche scatenate da disco che si alternano con un efficace contrasto alla romantica e sdolcinata Moon River di Henry Mancini presa direttamente da Colazione da Tiffany, il film di Rodrigues trova nella contraddizione di situazioni e vicende al limite del grottesco il suo punto di forza ed il suo genio. Odete sulla carta, per chi non ha visto il film, potrebbe sembrare la sosia della dimessa e campagnola Rosetta dei Dardenne. Invece il regista portoghese ci presenta nei panni (pochi e spesso aderenti) della commessa protagonista del melo' una splendida fanciulla col fisico da top model e il viso accigliato da bambina capricciosa, il tutto facente capo alla splendida (e pure brava) Ana Cristina De Oliveira; Odete e' inoltre certamente una storia di donna, ma poi alla fine tutto ruota sulla vera storia d'amore, cioe' quella del defunto Pedro col suo amato Rui: una incandescente storia d'amore omosessuale che a suo modo, con tutte le bizzarrie del caso, prosegue pure al di la' della morte con uno stratagemma che verra' svelato nello spiazzante finale estremo e provocatorio. Odete infatti e' una storia di una donna che ha come contorno uomini, ragazzi, corpi maschili ripresi ed esaltati nella bellezza dei migliori anni della gioventu'. Contorni che diventano sempre piu' nitidi nella sensualita' di una androginia che finisce per essere la chiave e la soluzione di tutte le pene d'amore.

De grosses perturbations se produisent dans l’esprit de cette jeune Odete, désespérée par le fait que son petit ami ne veut pas s’engager et avoir d’enfant. Le film raconte ce mensonge, et la manière dont le personnage finit, à la manière d’un mythomane, par se persuader de son propre mensonge. Ainsi la grossesse devient nerveuse (ou hystérique dans le texte). La comédienne est assez convaincante, autant que celui qui joue le petit ami en deuil, à la fois révolté et triste…

Brut et sensuel, son film cache cependant quelques instants de grâce artistique magnifiques. Rodrigues dispose ainsi d'un talent certain d'éveiller les sens dans les endroits les plus improbables et d'inclure des éléments inappropriés dans son chant langoureux. Trublion par excellence, il maîtrise parfaitement l'érotisme un peu crade (bien plus respectable ici toutefois que dans son conte d'éboueurs précédent) et il sait opérer des transitions avec une élégance particulière. Son goût exquis pour l'ordre dans le désordre formel sauve ainsi son film du grand n'importe-quoi vers lequel il est constamment aspiré par une protagoniste désagréablement troublante.


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