venerdì 14 settembre 2012

L'intervallo - Leonardo Di Costanzo

dopo un po' capisci cosa succede, che Salvatore e Veronica stanno perdendo definitivamente l'innocenza e la residua fiducia nel mondo, un mondo di sopraffazione e di violenza, psicologica e non solo.
Salvatore e Veronica diventeranno adulti troppo in fretta, in un giorno solo.
da non perdere - Ismaele



…Per arrivare a questo la scelta del team di autori è di passare attraverso il dramma da camera senza mai avvicinarsi al teatro. Benchè in scena ci siano praticamente sempre solo due attori che parlano tra di loro, L'intervallo riesce a non rimanere ripiegato sulla parola ma con i continui cambi d'ambiente e il fenomenale apporto delle luci di Bigazzi, capaci da sole di raccontare uno stato d'animo, porta nuove idee e rinegozia il senso di ogni scena, in modo da rendere ogni momento superiore alle semplici battute che in esso sono pronunciate.
Nonostante rimanga un film piccolo, per volontà aspirazioni e umiltà, L'intervallo comunque riesce ad arrivare più lontano delle proprie aspirazioni in virtù di una coerenza, di un'onestà e di una fiducia nelle capacità dell'immagine che non sono frequenti.

…Opera prima, una vera iniziazione alla regia e sullo schermo alla vita. Un mondo di adulti, una realtà che non si vorrebbe ma che non si sa come modificare. Gli occhi del regista scavano nei due adolescenti, scorrono lungo le pareti del (de)cadente luogo e, al termine, ci mostrano una condizione disarmante soprattutto per noi, che non avendo mai vissuto a contatto con siffatte situazioni, ci pare ogni volta incredibile che non siano solo finzione. Atterrita, a tratti assonnata, mai assopita sono arrivata all’ultimo fotogramma stanca, ma contenta di aver affrontata un tema a me tanto distante e ostile.
Un cast inatteso, una fotografia studiata che diviene sempre più cupa man mano che i due si lasciano l’adolescenza alle spalle, un’assenza di musica che colleghiamo alla carenza di spensieratezza nelle vite dei ragazzi e mai una frase stonata per uno script che pare un triste canto che mai esagera anche se non strabilia. I giovani attori convincono, ora però dobbiamo capire se abbiano interpretato sè stessi oppure sian stati così bravi da farci digerire una non bella sfaccettatura del Bel Paese.

Di Costanzo organizza il suo film su una costruzione drammaturgia apparentemente semplice ma in realtà complessa e stratificata: mettendo a sistema l'elemento spaziale - l'edificio vuoto ed inospitale così come il bosco adiacente ad esso, selvaggio e rigoglioso - con quello temporale - lo scorrere del tempo enfatizzato da un architettura fatiscente e dai cambi di luce che suddividono la storia in tre diversi momenti - immerge la storia in un senso di caducità che pesa sui personaggi e sulle loro azioni, conferendogli un alone di tragicità. Una tendenza quella dell'apparente semplicità che ritroviamo anche nell'utilizzo della matrice realistica, ottenuta con una recitazione aderente ma di sottrazione,in cui gli stati d'animo sono più spesso suggeriti che dichiarati, ricavati dal contrasto di luci e di ombre che caratterizza la prima parte del film, quella in cui all'incertezza sulla propria sorte si somma anche il disagio della convivenza forzata; oppure nella parte centrale, quando il film si sviluppa prevalentemente all'aperto e la luce del sole netta e decisa corrisponde allo scioglimento delle rispettive tensioni, quello in cui i due ragazzi si lasciano dietro il fardello delle proprie esistenze per offrirsi all'altro con rinnovata trasparenza. Ed ancora, nella capacità di far parlare l'ambiente con una composizione delle inquadrature che tiene conto del rapporto tra le figure e lo spazio, quest'ultimo sempre in dialettica con i personaggi mediante una frequentazione fatta di movimenti difficili, che avvengono in ambienti caratterizzati da passaggi stretti e poco illuminati, spesso desolati, chiaro indizio di una di una fatica di vivere che appartiene ai due protagonisti...

1 commento:

  1. Confermo l'importanza e la necessità di vedere questo piccolo film.
    Poi leggerò con calma anche le altre rece anche se ieri dopo aver postato la mio ne o lette già parecchie... :)

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