un thriller come si deve, pieno di colpi di scena, con una sceneggiatura che non lascia annoiare un secondo.
il solito colpo in banca, in un locale affianco alla casa di Joaquin.
ma niente è come sembra e tutte le caselle del puzzle sono al loro posto.
ottimi attori (non trascurando il cane Casimiro), una bella sorpresa, da non perdere.
buona (hitchockiana) visione - Ismaele
…Grande
dimostra quasi subito i suoi riferimenti, Hitchcock in primis, in una storia
che sa fondere il thriller con il dramma personale, che costruisce intorno e ,
soprattutto, dentro al tunnel, una metafora sull'esistenza del protagonista e
dei feroci banditi; il tutto porterà un ribaltamento narrativo che fa da
prologo ad un finale, i cui ultimi venti minuti sono di rara efficacia e che
richiamano alla mente i fratelli Coen d'annata e in parte anche Quentin
Tarantino.
Il tunnel
come luogo dove si giocano le sorti personali e dove ognuno si trova davanti ad
un bivio su come proseguire la propria esistenza, il luogo inoltre che aumenta
la buia claustrofobia che regna nella grande casa di Joaquin, nonostante
l'arrivo di Berta e della figlioletta.
Procedendo
nel racconto Al Final del Tunel, scopre le carte sui personaggi, li mette
faccia a faccia ed esplode in un finale dove , ulteriore aspetto da non
trascurare, domina una cruda ironia, quasi da black comedy.
In tanti
momenti del film ci troviamo ad assistere a confronti tra i personaggi che
conducono sempre a qualcosa che in qualche modo ne modifica i tratti: su tutti
va segnalato come il rapporto tra Joaquin e Berta che inizia all'insegna della
completa mancanza di sintonia, passa attraverso il dubbio e la menzogna per
giungere infine al mutuo soccorso.
El Final del
Tunel è insomma un solido lavoro di genere, che non mostra mai snodi narrativi
poco credibili, non si infila mai in quegli imbuti dai quali poi uscire è
difficile se non ricorrendo ad espedienti poco verosimili e alla fine chiude il
cerchio in modo convincente.
Leonardo
Sbaraglia è bravo nella parte del tormentato Joaquin che sceglie alla fine per
la rivalsa, Clara Lago è seducente dapprima e poi intensa in maniera
equilibrata e Pablo Echarri è uno dei villain più riusciti visti negli ultimi
tempi.
Casimiro li sotterrerrà tutti...o quasi: questa frase vi dirà ben
poco, né io ve la spiegherò, ma capirete tutto quando avrete occasione di
affrontare questo appassionante giallo che ci riporta al centro di una rapina
ad una banca.
Si respira, tra l'altro, una rischiosa atmosfera hitchockiana
nell' interessante e stimolo esordio alla regia dell'argentino Rodrigo Grande:
la sedia a rotelle che incatena il protagonista, il diabolico complotto che
cova letteralmente sotto i suoi piedi, sono evidenti riferimenti, od omaggi,
spunti o quant'altro, al capolavoro La finestra sul cortile.
E anche lo stile sinuoso con cui la macchina segue i suoi
attori, o si incanala nel tunnel che porta verso il "paradiso"
terreno, anzi sotterraneo, nonché le musiche tese e i violini da suspence,
evocano tutti ottimi ricordi che ci conducono sui sentieri sin troppo percorsi
del grande cineasta anglosassone…
…Punto di partenza, nonché elemento
determinante di un film che non dà mai motivo di avvertire come eccessive le
sue due ore di durata, è la sceneggiatura di ferro scritta dallo stesso Grande,
studiata nei minimi particolari, senza lasciar nulla al caso nè aggiungere alcunché
di superfluo, coadiuvata da un eccellente lavoro alla fotografia di Felix
"Chango" Monti, che dà il meglio nei chiaroscuri delle scene più
buie. E se il ritmo cresce con il passare dei minuti, fino a farsi forsennato
in una terza e ultima parte densa e avvolgente, Grande dimostra padronanza dei
mezzi e versatilità riuscendo ad introdurre, nei momenti in cui la tensione è
più alta, elementi umoristici capaci di spezzarla senza togliere alla storia un
grammo della sua presa e del suo fascino…
In streaming?
RispondiEliminain streaming niente (è del 2016)
Eliminain rete:
https://www.youtube.com/watch?v=uHE7S3s-OlE&ab_channel=Cin%C3%A9film (in francese)