sabato 27 aprile 2024

Dias de pesca – Carlos Sorin

Carlos Sorin è il regista di quel gioiellino che è Bombon el perro.

in Dias de pesca la storia patagonica è quella di buone persone, indifese, gentili, povere, che provano a vivere una vita degna, in un ambiente poco ospitale per chi vive laggiù.

Marco Tucci arriva da Buenos Aires per un vacanza con l'obiettivo di pescare qualche squalo, in realtà cerca anche (o sopratutto) Ana, la figlia che non vede da molti anni

film che emoziona, se uno ha un'anima.

buona (speciale) visione - Ismaele

 

 

 

QUI il film completo, in spagnolo

 

 

…La semplicità e la linearità della direzione di Sorin rendono questo piccolo film un cult, concentrato meraviglioso e commovente di sensazioni e sentimenti, di nostalgie del passato mal sfruttato o proprio sprecato ad autodistruggersi e a compromettere esistenze innocenti e meritevoli di rispetto e dignità. La superba platealità del paesaggio di una Patagonia che irretisce con i suoi colori lividi e le sue immense sconfinate distese desolate, dove le distanze riescono ancora a dividere ed isolare, dove internet e la telefonia mobile non riescono tutt’ora ad imporre la loro irrinunciabilità, divengono un elemento importante che tuttavia non riesce a sopraffare una storia solo magari abbozzata, ma proprio per questo reale, potente, di grande impatto emotivo. Il protagonista Alejandro Awada è perfetto ed emozionante nel ruolo di un disarmato ed inerte peccatore pentiti in cerca, se non di redenzione, almeno di una tardiva ed anche solo distratta accettazione da parte di coloro che si rivelano solo ora e dunque troppo tardivamente, indispensabili per una sopravvivenza dignitosa e vicina alla serenità. 

Un altro gioiello recuperato nell'oceano vorticoso dei tesori cinematografici sepolti, grazie alla instancabile e generosa lungimiranza della prodigiosa Cinematheque de Nice.

da qui

 

El espectador debe imaginarse absolutamente todo, el pasado alcohólico, las rupturas de relaciones familiares, el dolor, el desarraigo.

No fuerza el caer en mostrarlo todo, te gana con esa contención porque es la que sentimos todos, todos hemos tenido perdidas, hemos sentido el dolor, el no saber que decir, el cometer errores y eso te provoca el nudo en la garganta.

La historia es simple y sencilla, no da para mas, nos quedamos con ganas de saber que pasará, o el porque se ha llegado a esa situación, la soledad y el dolor, pero porque somos unos marujas de mucho cuidado, y nos mola el sálvame de luxe, más que a un tonto un lapiz…

da qui

  





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