Joe ne vuole approfittare per chiudere i conti con Alistair, il suo incubo da quando era bambino.
ma non è facile vendicarsi dopo tanto tempo.
bravissimi James Nesbitt e Liam Neeson.
un film che ti prende e non te ne stacchi più.
merita, buona visione - Ismaele
…Nel film di Hirschbiegel sono due le vite
distrutte: Alistair si è fatto dodici anni di galera, è un uomo
solo, perseguitato da una colpa incommensurabile. Non si fatto una famiglia,
essere perdonato o essere ucciso per lui è lo stesso, purché si liberi dal
fardello.
Joe lavora in un cartonificio per contenitori
di uova , ha moglie e due figli, è un nevrotico ossessivo
(e chi non lo sarebbe con il peso di un fratello ucciso, la colpa attribuitagli
dalla madre, il padre morto di infarto sei mesi dopo), scosso da tic
tourettici.
La partita tra i due uomini sta per cominciare. Impossibile giudicare, non resta che riflettere.
Oliver Hirschbiegel dirige con sobrio
distacco, Liam Neeson è meno rigido del solito e ripete una performance degna
di Schindler, James Nesbitt è straordinario (come in Bloody Sunday),
forse troppo sopra le righe.
Five Minutes to Heaven è un film politico come Frost/Nixon e United
’93: spazio chiuso, confronto, suspense.
Molto bello il soggetto, vittime e carnefici
della guerra in Ulster, perchè in fondo di guerra si è trattata come testimonia
l'alto numero di morti. C'erano stati accenni a tale contesto già in pellicole
come Nel nome del padre di Sheridan, ma mai affrontati con tale profondità come
in questo caso dove si affrontano due reduci imprigionati da un passato di
sangue. Un dolore troppo profondo che nessun programma televisivo
"riconciliatorio" può lenire. Molto buona la sceneggiatura ed Ottima
la scelta degli attori: sia Neeson che Nesbitt raccontano due vite che per
opposti motivi portano su di sè il peso della colpa vere e presunte. La regia
Hirschegel poi fa il resto rendendo la narrazione appassionante senza cadute di
ritmo, riuscendo infatti a farti entrare dentro il racconto per non lasciarti
più.
…Sin
llegar a la categoría de obra maestra, pues es de esas películas a la que
encuentras que le falta algo, Hirschbiegel consigue realizar con escasos medios
un film honesto que profundiza en la conciencia humana sin tomar partido, ni
político, ni religioso, ni ético. Sólo intentando comprometerse con los hechos,
en este caso dramáticos problemas de conciencia. Algo muy de alabar en medio de
una producción sobre todo exteriorizante o de fútiles buenos sentimientos,
donde la reconciliación se presenta meramente como una fácil moraleja final.
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