sabato 11 gennaio 2014

Jesus Camp - Heidi Ewing, Rachel Grady

qui si descrive, senza commenti che non siano quelli del conduttore radiofonico, un lavaggio del cervello di bambini, che un giorno diventeranno crociati, contro qualsiasi nemico, esterno, interno, liberi pensatori, tutti, al di fuori di quelle comunità, sono nemici.
circonvenzione d'incapace è la giusta definizione, e così succede in tante parti del mondo, più o meno scientificamente.
ci vuole relativamente poco a fare il lavaggio del cervello, non si sa quanto ci vorrà, e se sarà possibile, ripulire i cervelli di milioni di persone, e tanti, troppi, bambini, dalla pazzia che li nutre e li ha nutriti.
molti film dell'orrore spaventano meno, e però è un film da guardare, per capire qualcosa di più del mondo, degli abissi dell'anima umana e  dei danni della religione - Ismaele






Jesus Camp è un film tanto illuminante quanto inquietante su come l'indottrinamento fervente su dei ragazzini sia un fenomeno che possa configurarsi come abuso. Il campo estivo in questione si trova presso il Devils Lake (North Dakota), viene gestito dall'inquietante Becky Fisher e raccoglie bambini e genitori di solida fede cristiana evangelica*. In tale luogo i partecipanti presenziano ad infiammati sermoni che rinvigoriscono la loro fede cieca in Dio e anche un po' in George Bush come portatore dei loro valori nell'ambiente politico. Non mancano in violente invettive contro la scienza, l'aborto ed il povero Harry Potter, che in quanto "stregone" meriterebbe di morire. Va precisato che il lavoro dei due registi non è parziale né anti-cristiano; Ewing e Grady si pongono come silenti spettatori della fede di queste persone senza nessuna volontà di contraddirli. La tecnica del "punta, riprendi e fai parlare" riesce comunque ad ottenere il risultato di dare sufficiente corda a coloro che vengono ripresi tale che ci si impicchino da soli! Ragazzi ed adulti si lasciano infatti andare a riflessioni che non fanno che rimarcare in maniera stucchevole la loro fede pervasiva, risultando quanto meno bizzarri se non potenzialmente pericolosi…

…Spaventoso, pazzesco, sconcertante: inutile recitare la parte degli irremovibili metropolitani. Fare lo scandalizzato a proposito di un fenomeno qualsiasi della società americana è uno sport nazionale spesso intriso di qualunquismo e luoghi comuni. Ma quello che si vede in Jesus Camp è oltre qualsiasi aspettativa, non importa quanto fosca e paranoica. I bambini vengono da famiglie che in genere hanno scelto l’home schooling, cioè l’educazione a casa…


6 commenti:

  1. l'ho visto ed è veramente agghiacciante come dici...

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    1. avevo letto quello che hai scritto, siamo d'accordo, un mondo difficile e brutto, questo del campeggio e di tutto quello che gli sta intorno

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  2. Oddio, sembra agghiacciante sì. Me lo procuro subito, grazie.

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    1. la realtà supera la fantasia, purtroppo:(

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    2. Io non so niente di 'ste robe, e al cinema - a memoria - non m'è mai capitato di vederlo, eccetto in "Au nom du fils" (http://emergeredelpossibile.blogspot.it/2013/11/au-nom-du-fils.html), che però ti sconsiglio vivissimamente.

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    3. "Au nom du fils" non è in cima ai miei pensieri, anzimùn grazie a te e a ViSo che fate le cavie.

      ma il film polacco, poi, l'hai visto a Torino?

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