non sono facili, ambientati in situazioni estreme, con qualche disastro o apocalisse in corso,
magari non è semplicissimo entrare, ma se riesci poi sei catturato dalla storia, non sono mai storie banali.
a me è piaciuto molto, anche se non è il suo migliore, ma anche questo merita molto - Ismaele
… Qualcosa di simile vale per
i "Gadkie lebedi" (i "brutti cigni") del film
omonimo, ragazzini dotati di un'intelligenza superiore, iniziatori di una nuova
razza probabilmente destinata a soppiantare la nostra, ma la cui consapevolezza
superiore li porta soltanto alla coscienza del Nulla di cui è fatto l'uomo
("...Qui, nel punto della maggiore indefinibilità, della non garanzia e
della non confermazione dell'esistenza umana per la prima volta appare la nota
chiarezza, s'illumina la notte del mondo. Il senso terribilmente reale della
nostra esistenza non nel mondo, ma da qualche parte tra i mondi, non è nella
delimitata realtà, ma è nello spostamento e formazione, non è nell'assestamento
casalingo, ma è nell'insensato pellegrinaggio...è stato possibile solo
rovesciare il velo di Maya e osservare tutto dalla parte opposta, non da quella
parte che ti culla e ti dona un senso di calma, ma dalla parte del Niente, che
rivela la nostra presenza vitale come un avanzamento del Niente."),
tematica affascinante ma che purtroppo non viene sviluppata del tutto lasciando
il film un po' irrisolto.
Lopushanskij
è forse l'erede più originale di Tarkovskij (almeno fra i pochi pervenuti), non
il più grande (un Sokurov gli è probabilmente
superiore), il suo cinema è imperfetto ma viscerale, le sue immagini veicolano
un'angoscia sincera e nascono da un'urgenza espressiva che a tratti diventa
quasi esigenza didattica.
Ugly Swans is based on the Arkady and
Boris Strugatsky book of the same name and is set in an unidentified, but near,
future. Lopushansky doesn't appear to make happy films and so far all his
movies that I have seen are prinicipally about how humanity destroys the world.
In Ugly Swans the protagonist is a writer and a UN officer who goes to
Tashlinsk to find his estranged daughter and bring her safely back. What he
finds when he gets there is a town that looks similar to the world in Letters
from a Dead Man: A single colour (red in this instance) dominates the landscapes
and the perpetual rain has flooded much of the city - the boat trip to the town
through the submerged houses is strikingly haunting. His daughter is in the
school for the gifted and has no intentions of leaving when he suddenly
reappears in her life. To call it a school for the gifted is a bit of an
understatement: the children are almost inhuman and closer to the kids in
Village of the Damned. They are taught by a small group known as wetters. These
are strange people with skin like stone - are they alien or human's with a
strange disease? It is a question often asked but no concrete answer is
forthcoming. As the rest of the world fear these 'new' people and the strange
anomaly occuring in the town they take the decision to eradicate the problem
all together…
… Nonostante le forti suggestioni fantascientifiche,
nonostante i volti inespressivi dei bambini prodigio ricordino inevitabilmente
le celebri sequenze di un film comeIl Villaggio Dei Dannati, THE UGLY SWANS risulta un'opera difficilmente
catalogabile all'interno di un genere ben preciso. Alla suspence e al
gore (del tutto assente), il regista preferisce la suggestione, veicolata
attraverso scenografie di sicuro impatto e un'interpretazione, quella di Gregory Gladiy (Victor Banev), di grande intensità.
Il ritmo posato e le oculate scelte registiche risultano funzionali alla lettura personale di una tematica dalle molteplici sfaccettature, mentre la splendida colonna sonora sottolinea la poesia malinconica di un film che raggiunge il suo momento di maggior commozione in un finale capace di offrire un ultimo , ma cruciale, spunto di riflessione, lasciando un segno indelebile nell'animo dello spettatore.
Il ritmo posato e le oculate scelte registiche risultano funzionali alla lettura personale di una tematica dalle molteplici sfaccettature, mentre la splendida colonna sonora sottolinea la poesia malinconica di un film che raggiunge il suo momento di maggior commozione in un finale capace di offrire un ultimo , ma cruciale, spunto di riflessione, lasciando un segno indelebile nell'animo dello spettatore.
…Le
film ne propose aucun effet spectaculaire. L'utilisation de filtres: jaune, rouge puis bleu, suit l'évolution de
l'histoire. Le rouge, qui domine la partie centrale du film, provient du dôme
de protection mis en place par les mutants. Rouge -qui signifie aussi beau dans la
langue russe-, comme si malgré la décrépitude de Tashlinsk, la beauté résidait
encore dans la pensée…
Lopushansky
firma The Ugly Swans (2006) all’età di 59 anni ritornando
ai temi così cari abbandonati nel lontano ’89, data in cui girò Posetitel
muzeya al quale l’inizio
di questo film sembra strizzare l’occhio: un treno che avanza nella notte buia
illuminata improvvisamente da fuochi sparsi nella campagna circostante.
L’aggancio non solo con il film appena citato, ma anche con il resto della sua
filmografia, è la costante rappresentazione di ambienti che sovrastano l’uomo
obbligandolo ad un’esistenza ancora più misera di quanto gli toccherebbe. Più
che di post-nuke per questo regista è lecito parlare di post-mankind poiché il
suo obiettivo affonda il coltello sui residui di humanitas piuttosto che
concentrarsi sugli aspetti fantascientifici…
In un certo cinema visionario ormai è
diventato una costante: ogni volta che l'umanità deve confrontarsi con una
civilizzazione aliena agisce sempre allo stesso modo: distruggendola o cercando
di sottometterla. La triste storia dell'umanità è strapiena di esempi di questo
tipo. Si continuano a sterminare indigeni e diversi in nome di non si sa cosa
figurarsi con gli Alieni... Sembra che gli errori commessi non siano serviti a
nulla...
Un giornalista alla ricerca della figlia
giunge in un villaggio sperduto della Russia dove sono atterrati gli Aquatters,
un popolo (se ne vedono solo due: incappucciati e con una maschera) proveniente
da un altro pianeta. La zona naturalmente è off limits ed è
controllata dai soldati (ma chi controlla chi in realtà…
da
qui
Ed ecco, arrivare l'ottantaquattresimo titolo della "lista Marks". Al centesimo si festeggia :)
RispondiEliminaMarkx, non Marks :)
RispondiEliminaguarda che anche tu sei uno che poi le liste aumentano, non crederti assolto :)