mercoledì 10 luglio 2013

Arrugas - Ignacio Ferreras

un film che non ti immagini, e che parla di noi, senza finte.
e Manuel è l'amico che vorremmo, per sempre.
oggi è una bella giornata, sorridete e siate contenti, carpe diem
cercatelo ovunque siate, non perdetelo - Ismaele



Passato e presente si fondono, dando vita a sogni intrisi di realtà e malinconia che, nonostante l’argomento, non cedono mai al patetismo più becero. Ecco, forse è proprio in questo aspetto che risiede la grandezza di un film come Arrugas: dato l’argomento trattato, c’era il forte rischio che il film cadesse nella trappola del patetico, cui è connessa inevitabilmente quella della furberia. Invece, grazie a innesti ironici, sebbene in certi casi amari, il film risulta essere una grandiosa e minimalista fotografia del futuro, in cui il passato diventa una fuga inevitabile da un triste presente, fatto di attese e di false speranze. Arrugas diventa così un’opera che vive di sentimenti forti, condivisi perché veri e quotidiani, una pellicola che possiede una sensibilità e una potenza emozionale di enorme portata.
da qui

…In un'industria cinematografica che pensa ancora di raggiungere col 3D e con la tecnologia territori mai esplorati prima, la bidimensionalità classica di Ferreras e il disegno non troppo fine o ricercato del fumettista spagnolo insegnano come l'emozione di un'arte così giovane possa ancora scardinare qualsiasi barriera nella sua nitida bellezza, senza l'ausilio di mode e facili innesti dell'era digitale. Pur promuovendo l'ottimo lavoro sino a qui svolto dai più grandi produttori dell'animazione quali Pixar e Dreamworks, la produzione indipendente ha saputo regalare negli ultimi dieci anni capolavori assoluti come l'epistolare storia di amicizia di "Mary and Max" e l'omaggio a Jacques Tati ne "L'illusionista", in cui si respira tutta la solitudine dell'uomo. Tesori nascosti dell'animazione, perle di abbacinante bellezza, ingiustamente ignorate dalla distribuzione italiana ("Arrugas" è uscito in pochissime sale grazie all'associazione culturale italo-spagnola Exit Media a maggio di quest'anno).
Tanto di cappello dunque al giovane Ignacio Ferreras e alla purezza di "Arrugas", vivida rappresentazione della nostra ultima tappa esistenziale, dedica profonda e solenne a tutti noi, anziani di oggi, anziani di domani.

Paco Roca ha dato alla luce un graphic novel straordinario, rabbrividente allo stato puro, unico tra tanti. Non ho letto il libro, ma leggendo diverse recensioni e assistendo a vari commenti da parte di un pubblico che conosceva in modo particolare la storia, so che qualche scena è stata cambiata o stata aggiunta nel film, differenziandosi da quel che avrei letto nel libro. Il risultato di queste alterazioni? Un film che difficilmente delude lo spettatore, riesce a far ridere e commuovere contemporaneamente, a spezzare il cuore e far riflettere sulla vita, sul mondo e pensare alla salute, ai parenti o addirittura ad esperienze vissute realmente. Ricco di simbolismi, tutti i protagonisti anziani cercano qualcosa che non trovano, magari una fuga attraverso i pensieri, immaginano qualcosa di irreale per non "perdere" la mente e avventurarsi in un altro mondo dove tutto è possibile. Spesso bisogna lasciare il passato alle proprie spalle e non bisogna neanche immaginare o fantasticare il futuro, ma bisogna vivere il presente. Ce lo dimostra il nostro simpatico Emilio quando nuota nell'acqua dopo tanti anni, mettendo da parte i pensieri e vivendo finché può. Una vera e propria prova di drammaticità, un viaggio sensoriale che ci conduce nel profondo del cuore dei personaggi, una sensazione incredibile di identificarsi con loro. Capolavoro.

Si es verdad que hacerse mayor implica en parte volver a la niñez, Arrugas nos devuelve a un cine puro, sin artificios ni edulcorantes, preocupado en ser fiel al cómic de Paco Roca y totalmente liberado de cualquier presión comercial. Lo que el cine en general y el de animación muy especialmente debería ser. Así que no se extrañen si después de verla lloran, si sienten unas ganas indescriptibles por saber de sus familiares, o si la consideran una película enorme pese a su pequeñez formal. Arrugas tiene ese nosequé especial que es imposible de describir con palabras…

Può sembrare singolare vedere lo stile caricaturale ed infantile del disegno animato applicato ad un contesto tanto drammatico, però l’immaginazione è sempre fatta di luce, forme e colori, anche quando è manifestazione di una patologia. E ciò è tanto più vero quando, come qui, alla furia della follia si sostituisce un romantico gioco di ricordi e proiezioni oniriche: sono le ramificazioni di una coscienza in agonia, e contengono il grido, poetico e potente, con cui l’io ribadisce a gran voce il suo esserci. Tra i miti delle favole e le visioni mistiche esiste una terza via, che, a differenza delle prime due, punta dritta alla realtà, per tenerla stretta tra le mani, prima che, inesorabilmente, svanisca per sempre. Arrugas è un’incursione in una dimensione della fantasia che è strettamente individuale, radicale e non comunicabile: è quella che, davvero, non intende ragione, e che merita di essere dipinta con  lo stesso tratto con cui si descrive la realtà, poiché, per chi la vive, è da questa indistinguibile, ed assume  il carattere di una verità assoluta. 
da qui

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