è un film simpatico, che fa molto sorridere e a volte riflettere.
ottimi attrici e attori rendono meritevole la visione, ma il film resta un giochino ben fatto, ma nulla più, Perfetti sconosciuti era un'altra cosa.
buona (romantica) visione - Ismaele
La storia di Follemente scopiazza in modo ben più sfacciato e
ruffiano l'idea geniale rappresentata nel lontano 1972 dal genio di Woody Allen nell'esilarante, all'epoca quasi
scandaloso, certamente irriverente e geniale (quello si) film intitolato "Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso, ma non avete mai
osato chiedere".
La fiera dei neuroni consiglieri, litigiosi e dispettoso, invadenti e
ironici attinge da questo caposaldo.
Follemente, al solo confronto, è poca cosa in
termini di risultato artistico. Certo il film è attraversato da bravi attori,
tra cui spicca un Claudio Santamaria dalle doti vocali eccelse (per
quanto già note) e una Emanuela Fanelli a
tratti irresistibile.
Ma la vicenda si trascina in avanti secondo siparietti stanchi, un po'
bolsi, risaputi, che appare incredibile quanto la folla possa apprezzare,
ridere a crepapelle, manifestando un entusiasmo spesso davvero fuoriluogo.
Certo ormai il pubblico ha bisogno di certezze, di ripetizioni estenuanti
per rassicurarsi, per non doversi impegnare troppo; per rimanere legati a
quella tendenza, tutta televisiva, a cui non piace mai osare, ma adagiarsi in
formule ampiamente sperimentate che garantiscano facili consensi di massa.
…Il giochino – in alcune occasioni anche molto
divertente (pensiamo alla scena della cyclette o al Somebody to Love suonato e cantato all’unisono) – funziona
grazie e soprattutto alla verve e all’amalgama di entrambe le compagini, il
rischio è quello di avere la meglio sull’andamento e sullo sviluppo della
storia stessa: è inevitabile così che l’apparato più brillante (quello in capo
alle due squadre presenti nelle due teste) abbia sempre la meglio sui duetti
tra Leo e Fogliati, spesso con il freno a mano tirato per esigenze di copione e
per sottolineare le irrisolvibili differenze tra i due sessi e gli altrettanto
inevitabili compromessi che bisogna accettare per mantenere in equilibrio
qualsiasi rapporto di coppia. Quando invece, ogni tanto, basterebbe “spegnere
la mente” e godersi i momenti semplicemente così, come arrivano.
…Ed è appunto il lavoro sinergico e ben diretto
di queste tre componenti
a tenere salda (nonostante tutto) la presa sul pubblico, attenuando peraltro alcuni
chiari limiti di un'operazione
non sempre rispettosa della promessa del proprio titolo.
L’impressione, difatti, è che FolleMente ragioni
e proceda troppo di testa, sia troppo calcolato, accomodato, addomesticato,
pressoché algoritmico nel suo essere un congegno precipuamente designato per
per piacere e soddisfare il maggior numero di persone. Se ciò non significa che
la porta del cuore sia completamente serrata, è giusto indicare come Genovese & co. rifuggano
e silenzino ogni prospettiva di follia e, di conseguenza, il rischio di
scontentare - ad esempio, proponendo una visione del sesso e delle fantasie
erotiche meno pudico, conformista, di facciata - e alfine di ottenere
un’elevazione ed evoluzione ancor più mordaci e incisive. Un caos calmo,
per farla breve…
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