due sorelle siamesi, dopo l'operazione, vanno ognuna per la sua vita.
solo che una è un'assassina e l'altra la protegge.
una giornalista capisce che c'è un problema serio, la polizia non le crede, lei rischia la vita, ma è la sua natura, la ricerca della verità.
appare e scompare un investigatore privato, le cose si complicano, forse c'è troppa carne al fuoco, alla fine si scopre qualcosa, ci fa credere il regista.
buona (doppia) visione - Ismaele
QUI il film completo, in italiano
Piu' hitchcockiano di cosi'c'è solo Hitchcock.De Palma gira
una perfetta macchina da spavento citando apertamente due capolavori del
maestro del brivido inglese,Psyco,col suo tema della schizofrenia e del
doppio,e La Finestra sul cortile col suo bravo voyeurismo che genera
malintesi(sembra che è colpa di chi guarda,non di chi perpreta il crimine).Il
film è interessante la suspense sostenuta lungo tutto il racconto anche se si
intuisce quasi subito quale sia il problema.Il finale è abbastanza curioso e
rasenta il sarcastico.In epoca di cellulari film come questo non sarebbero
esistiti....
…Secondo lo psicologo Otto Rank il doppio è
intimamente legato e strettamente connesso con la morte. Non è quindi un caso
se, poco prima di morire, Philip incontri alla pasticceria una coppia di
commesse lebische. Non lo è se l’omicida Danielle– in questo il film è
leggibile anche come perverso aggiornamento del classico Lo specchio
scuro [The Dark Mirror, 1946] di Robert
Siodmak – soffre di una schizofrenia che ha scisso la sua
personalità in due, la sua e quella della gemella/doppelgänger Dominique.
Non lo è nemmeno se gli ultimi, concitati istanti della morte di Philip vengano
raccontati attraverso uno split screen che, per l’appunto,
raddoppia il punto di vista bisecando (scindendo) l’immagine in due parti
uguali (per la quantità di spazio occupata sullo schermo) e complementari
(lo split screen si sostituisce tanto al campo/controcampo –
creando un’ideale continuità dell’azione nello spazio e nel tempo – quanto al
montaggio parallelo, mantenendo inalterata la continuità nel tempo ma
producendo una discontinuità spaziale). Questa sequenza inoltre sancisce un
avvenuto transfert nel ruolo di protagonista tra Philip e
Grace (per accentuare l’effetto sorpresa, il regista avrebbe voluto scritturare
Sidney Poitier e Marlo Thomas, ma dovette desistere per questioni di budget…
Non mi ha conquistato. Stento a trovarci tutte quelle
raffinatezze che in tantissimi hanno esaltato, addirittura elencato, per cui
sarà certamente colpa mia. Ma mi pare che il meccanismo non conquisti più di
tanto e credo pure che, se lo si vedesse ignorandone l’autore, lo si
giudicherebbe con maggiore severità, per via specialmente di quelle divagazioni
che sottraggono, anziché aggiungere.
Due sono le sorelle e aprono la strada al concetto di doppio per
un’ambiguità diffusa che De Palma utilizza come spina dorsale per la sua opera.
Non restringe il campo a una mera questione fisica, ampliando il significato a
un fattore psicologico e di personalità dalla quale scaturisce un intreccio in
grado di farsi seguire, spinti dalla curiosità. Tuttavia non sembra
intenzionato a voler andare troppo a fondo, dando l’impressione di preferire i
dettagli e le sfumature necessarie a plasmare uno stile estetico dalle
caratteristiche precise e dai richiami che conducono a Hitchcock.
Che questo film, a quanto leggo, faccia parte dei 100 migliori film
di sempre mi lascia piuttosto basito. Se questo è uno dei migliori cento meglio
smettere di guardare film...
E' un film interessante, ma oltre che datato non è realizzato nel
migliore dei modi.E' tutto troppo chiare ed evidente, a volte la realtà
dirompente stride con l'eccessiva 'brillantezza' della polizia come degli altri
personaggi. I colpi di scena sono bruciati ogni volta da qualche rivelazione.
Solo la scena dell'ultima telefonata è valida.
Ben in 3 non vedono la macchia sul divano, la torta che cade, porti
la torta all'amata con un bel coltellino, polizia che non fa nemmeno un
controllo degno di questo nome. Ma a proposito... come ha fatto la torta a
rimanere intera mentre il giuovine veniva accoltellato... Nel dubbio avrà
almeno messo in salvo quella tra un rantolo e l'altro.
E' un film fatto d'espedienti che ha il solo merito di una storia
mediocremente interessante, scarna eredità di un'idea iniziale valida, ma
soprattutto, rovinata dalla messa in scena e da un gruppo di attori non
particolarmente all'altezza.
Le sbinocolate fanno davvero sorridere... provate a mettervi in
un'auto con un binocolo... e contate i secondi che impiegherà la gente a
notarvi...
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