giovedì 7 settembre 2023

Anima e corpo (Body And Soul) - Robert Rossen

un gran film sul pugilato, le speranze e la corruzione.

i tanti film sul pugilato degli anni del dopoguerra, in tutto il mondo, sono lo strumento per analizzare e spiegare l'animo umano, e il pugilato era lo sport più diffuso, veicolo dei sogni, di pugili e scommettitori, quel pugilato e quello spettacolo che appassionava tutti.

John Garfield è il pugile, perfetto, un povero diavolo con il dono della forza.

e lui la usa, trova i soldi e l'amore, è un agnello in un mondo di lupi, ma può ancora ribellarsi, anche gli agnelli si ribellano.

buona visione - Ismaele


 

 

 

QUI il film completo, in italiano

 

 

Film drammatico ambientato nel mondo della boxe, lo sport che si presta meglio ad esser fatto oggetto di rappresentazione cinematografica e che ne ha ricevute in numero nettamente superiore rispetto agli altri; in questa pellicola diretta da Robert Rossen ne vengono impietosamente raffigurati tutti gli aspetti meno edificanti. Tutto il marcio che stava dietro all’ambiente pugilistico americano di quegli anni viene denunciato, senza fare sconti, con una rappresentazione molto realistica e ben costruita.
I punti forti dell’opera sono la trama e l’ottima sceneggiatura, che fa partire la pellicola dalla notte della vigilia del grande match per poi ripercorrere gli accadimenti che hanno portato il protagonista sino a quel punto.
I personaggi sono quelli divenuti classici in film di questo genere: il campione che rischia di finire sulla cattiva strada; la ragazza perbene che lo ama sinceramente, contrapposta all’avida femme fatale; la madre dai sani principi che incarna i valori familiari, contrapposta al manager senza scrupoli.
Bene affrontata la tematica della trappola costituita dai soldi facili che possono traviare i giovani indirizzandoli verso strade che sembrano lastricate d’oro ma che in realtà li porteranno a epiloghi tristi ed infausti, come viene ricordato dall’emblematico personaggio del pugile rovinato dagli organizzatori senza scrupoli che lo hanno usato solo per arricchirsi.
Ottima la regia di Rossen che adopera una narrazione molto fluida e scorrevole.   
La parte del protagonista è affidata all’adattissimo John Garfield che già in passato aveva interpretato il boxeur nel grande schermo e che da giovane aveva praticato questo sport. Il resto del cast è composto da ottimi attori, tutti perfettamente in parte e credibilissimi nei ruoli loro assegnati: la madre è interpretata da Anne Revere, insuperabile in parti di questo genere; la ragazza perbene, onesta compagna del protagonista è interpretata da Lili Palmer, mentre la conturbante Hazel Brooks è perfetta nella parte dell’amante venale e arrivista; infine molto convincenti Joseph Pevney nel ruolo del malavitoso organizzatore di incontri e Canada Lee che interpreta il pugile sconfitto e caduto in disgrazia. C’è anche William Conrad nella parte del manager anch’egli addentro ai loschi traffici.         
Sicuramente uno dei migliori film hollywoodiani dedicati alla “nobile arte”.

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John Garfield ha il fisico e la faccia giusta per interpretare il ruolo di pugile dilettante che, infiammato dal desiderio di riscatto sociale, si fa in quattro per assurgere a ruolo di campione mondiale. Ma il match più significativo sarà quello tra il dio dollaro e i sentimenti verso se stesso e gli altri. Buon film “pugilatesco”, scava nelle motivazioni psicologiche di un uomo in cerca di un posto al sole, quando le speranze sembrano negate dalle avverse condizioni di vita. Il contrasto fra gli opposti (bene e male, onesto e disonesto) è il motore che spinge ciascuno di noi.

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Schematico, persino prevedibile ma girato così bene (il famoso e memorabile incontro finale è un capolavoro, ispirando nel concept Mann in Alì del 2001) da farsi perdonare questi difetti e renderlo trascinante. Non dimentichiamoci anche il cast, con un Garfield nel pieno della maturità espressiva in quello che si può considerare il ruolo della sua vita, costituendo il solido baricentro di Soul and Body, sicuramente uno fra la top five dei film sulla boxe e anche un'opera maledetta segnata dall'alone del Maccartismo che di lì a poco sconvolgerà il cinema USA. Rossen, grande director morto troppo presto in uno dei titoli che ne hanno fatto la fortuna, Garfield pure... Insomma chiudiamo un occhio sulla sceneggiatura che presenta alcuni cedimenti e godiamoci lo spettacolo fra l'onore, l'amicizia, l'amore, il riscatto, la furia dunque l'essenza del pugilato e in controluce un ritratto cinico e violento del sotterraneo mondo dello sport divorato dall'avidità umana ed eravamo nel 47...

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