giovedì 3 marzo 2022

Beautiful Minds - Bernard Campan, Alexandre Jollien

una bellissima sorpresa, un film che dà più di quanto promette.

è la storia di un'amicizia che cresce ogni giorno, entrambi i protagonisti avrebbero voluto un amico, Igor lo sapeva, Louis non lo sapeva ancora.

si ride, ci si commuove, la sceneggiatura è perfetta, i tempi comici sono perfetti, i due registi sono i due protagonisti e sanno quello che fanno.

Igor ride di se stesso, e lo insegna a Louis, e tutti sono toccati dalla magia di Igor, come si può non volergli bene?

se avete paura delle volpi questo film non è per voi, ma provateci lo stesso.

buona (viva) visione - Ismaele

 

 

 

 

 

Non sono pochi i momenti di Beautiful Minds in cui si ha l'impressione di vedere qualcosa di già visto e lo svolgimento del film, le strade che la narrazione intraprende, procedono per incastri fin troppo noti, difettando inevitabilmente per originalità. Ma questo a Beautiful Minds si può perdonare.

Il film francese infatti compensa la sua prevedibilità con la capacità di mostrarci determinate dinamiche, legate soprattutto alla disabilità, con estrema semplicità e con straordinaria delicatezza, restituendoci una sensazione di genuina verità. E non solo. Un altro aspetto interessante di questo film è il fatto che i due autori, prima di essere attori o registi, nascono uno come comico, Bernard Campan, e l'altro come filosofo, Alexandre Jollien.
Il primo infatti debutta nel 1982 nel programma comico televisivo Le Théâtre de Bouvard, mentre il secondo, dopo aver trascorso diciassette anni in un centro per disabili, si laurea a Friburgo in filosofia, disciplina grazie alla quale ha imparato a superare l'angoscia della sua condizione. Due modalità di pensiero, la filosofia e la comicità, che se da una parte portano al riconoscimento e alla resa di fronte al peso dell'esistenza, dall'altra insegnano l'arte di decomprimere questo peso stesso, portandoci ad affrontare e di conseguenza a raccontare la vita da molteplici angolazioni e punti di vista.
Insomma, donano all'essere umano lo sviluppo di un "pensiero laterale" che fa si che tutto quello che vediamo in Beautiful Minds, dal rapporto quotidiano con la morte di Louis, a quello con il proprio corpo di Igor, venga raccontato nell'unico modo desiderabile e cioè con quella consapevolezza e leggerezza che solo la risata e l'arte del pensiero sanno regalare.

da qui

 

Interessante nel film è la contrapposizione tra la morte, nella sua concreta tangibilità con la presenza di bare abitate da persone defunte,  e  in parallelo la ricerca costante  di elementi che connotano la vita nella sua interezza. Questa edificante esperienza  costituirà la causa del cambiamento per entrambi i viaggiatori, nella sinergia benefica della loro vicinanza. Un film , “Beautiful Minds”, nella  sua arrendevole semplicità, regala momenti di puro e leale sentimento, un viaggio nell’autentica conquista di se stessi, liberando, sia Luis che Igor,  da ogni ingombrante sovrastruttura per  conquistare quell’agognata  libertà di esistere come si vuole. Alexandre Jollien è magistrale nella sua schietta interpretazione. Egli è il primo ed unico pensatore e maestro spirituale nella storia della filosofia ad essere nato con una paralisi cerebrale e la filosofia lo ha realmente aiutato a trasformare la sua disabilità in forza ed energia creativa. (La recensione del film “Beautiful Minds” è di Rosalinda Gaudiano)

da qui

 

La sceneggiatura (firmata dai due protagonisti) suggerisce rapidamente che le vite di queste due figure completamente diverse si incroceranno; non sorprende, quindi, che sia esattamente quello che succede.

E’ allora che emerge prepotentemente la volontà del regista Bernard Campan di rompere certi cliché senza perdere di vista il viaggio reciprocamente vantaggioso dei personaggi; nella maggior parte delle opere con una premessa simile, gli equivalenti di Louis mostrano un’immensa difficoltà nel trattare le particolarità della condizione fisica dei personaggi come Igor e, poco a poco, imparano tramite le differenze a essere persone migliori. Qui c’è la consueta acquisizione di nozioni benefiche per l’interlocutore e spettatore, ma in una strada a doppio senso: anche Igor si appropria – e rivela – la sua soggettività…

Beautiful Minds è una piacevole commedia drammatica del tipo da guardare e riguardare, che ricorda la potenza espressiva di Quasi Amici: la filosofia del personaggio – e della mente – di Alexandre Jollien arricchisce il testo filmico in maniera inedita e mai stucchevole, mettendo nero su bianco come la tentazione di nascondere le ferite sarà sempre controbilanciata dalla solidarietà e umanità di chi ci sta attorno, se ci lasciamo abbracciare.

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