una bellissima sorpresa, un film che dà più di quanto promette.
è la storia di un'amicizia che cresce ogni giorno, entrambi i protagonisti avrebbero voluto un amico, Igor lo sapeva, Louis non lo sapeva ancora.
si ride, ci si commuove, la sceneggiatura è perfetta, i tempi comici sono perfetti, i due registi sono i due protagonisti e sanno quello che fanno.
Igor ride di se stesso, e lo insegna a Louis, e tutti sono toccati dalla magia di Igor, come si può non volergli bene?
se avete paura delle volpi questo film non è per voi, ma provateci lo stesso.
buona (viva) visione - Ismaele
… Non sono pochi i momenti di Beautiful Minds in cui si
ha l'impressione di vedere qualcosa di già visto e lo svolgimento del film, le
strade che la narrazione intraprende, procedono per incastri fin troppo noti,
difettando inevitabilmente per originalità. Ma questo a Beautiful
Minds si può perdonare.
Il film francese infatti compensa la sua
prevedibilità con la capacità di mostrarci determinate dinamiche, legate
soprattutto alla disabilità, con estrema semplicità e con straordinaria
delicatezza, restituendoci una sensazione di genuina verità. E non solo. Un
altro aspetto interessante di questo film è il fatto che i due autori, prima di
essere attori o registi, nascono uno come comico, Bernard Campan, e l'altro
come filosofo, Alexandre Jollien.
Il primo infatti debutta nel 1982 nel programma comico televisivo Le
Théâtre de Bouvard, mentre il secondo, dopo aver trascorso diciassette
anni in un centro per disabili, si laurea a Friburgo in filosofia, disciplina
grazie alla quale ha imparato a superare l'angoscia della sua condizione. Due
modalità di pensiero, la filosofia e la comicità, che se da una parte portano
al riconoscimento e alla resa di fronte al peso dell'esistenza, dall'altra
insegnano l'arte di decomprimere questo peso stesso, portandoci ad affrontare e
di conseguenza a raccontare la vita da molteplici angolazioni e punti di vista.
Insomma, donano all'essere umano lo sviluppo di un "pensiero
laterale" che fa si che tutto quello che vediamo in Beautiful
Minds, dal rapporto quotidiano con la morte di Louis, a quello con il
proprio corpo di Igor, venga raccontato nell'unico modo desiderabile e cioè con
quella consapevolezza e leggerezza che solo la risata e l'arte del pensiero
sanno regalare.
Interessante nel
film è la contrapposizione tra la morte, nella sua concreta tangibilità con la
presenza di bare abitate da persone defunte, e in parallelo la
ricerca costante di elementi che connotano la vita nella sua interezza.
Questa edificante esperienza costituirà la causa del cambiamento per
entrambi i viaggiatori, nella sinergia benefica della loro vicinanza. Un film ,
“Beautiful Minds”, nella sua arrendevole semplicità, regala momenti di
puro e leale sentimento, un viaggio nell’autentica conquista di se stessi,
liberando, sia Luis che Igor, da ogni ingombrante sovrastruttura
per conquistare quell’agognata libertà di esistere come si vuole.
Alexandre Jollien è magistrale nella sua schietta interpretazione. Egli è il
primo ed unico pensatore e maestro spirituale nella storia della filosofia ad
essere nato con una paralisi cerebrale e la filosofia lo ha realmente aiutato a
trasformare la sua disabilità in forza ed energia creativa. (La recensione del
film “Beautiful Minds” è di Rosalinda Gaudiano)
… La
sceneggiatura (firmata dai due protagonisti) suggerisce rapidamente che le vite
di queste due figure completamente diverse si incroceranno; non sorprende,
quindi, che sia esattamente quello che succede.
E’ allora che emerge prepotentemente la volontà del regista Bernard
Campan di rompere certi cliché senza perdere di vista il viaggio
reciprocamente vantaggioso dei personaggi; nella maggior parte delle opere con
una premessa simile, gli equivalenti di Louis mostrano un’immensa difficoltà
nel trattare le particolarità della condizione fisica dei personaggi come Igor
e, poco a poco, imparano tramite le differenze a essere persone migliori. Qui
c’è la consueta acquisizione di nozioni benefiche per l’interlocutore e
spettatore, ma in una strada a doppio senso: anche Igor si appropria – e rivela
– la sua soggettività…
… Beautiful Minds è una piacevole commedia drammatica del tipo da guardare e
riguardare, che ricorda la potenza espressiva di Quasi
Amici: la
filosofia del personaggio – e della mente – di Alexandre Jollien arricchisce
il testo filmico in maniera inedita e mai stucchevole, mettendo nero su bianco
come la tentazione di nascondere le ferite sarà sempre controbilanciata dalla
solidarietà e umanità di chi ci sta attorno, se ci lasciamo abbracciare.
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