mercoledì 1 dicembre 2021

5 cm al secondo - Makoto Shinkai

una storia in tre parti, l'amicizia e l'amore di Takaki e Akari, che stanno quasi sempre lontani.

un episodio mi ha commosso di più, l'appuntamento con i treni sempre in ritardo per la neve, ma lei lo aspetta e poi si ritrovano.

un film che merita, promesso.

buona (d'amorosi sensi) visione - Ismaele


 

 

QUI il film completo, con sottotitoli in italiano

 

Un lavoro, questo 5 cm al secondo, che nella sua ora di durata mostra una densità e una consapevolezza straordinarie, confermando ai contemporanei di essere in presenza di un vero autore. Qualcuno, tra gli addetti ai lavori, ha paragonato le opere di Makoto Shinkai a quelle di Hayao Miyazaki, ponendo un paragone tanto scontato nelle sue motivazioni (provenienza, macro-genere e notorietà internazionale) quanto grossolano e inappropriato nella sostanza. Un paragone, non a caso, rifiutato dallo stesso regista (pur grande appassionato delle opere del maestro); il cinema di Shinkai si nutre di suggestioni decisamente più ancorate alla contemporaneità del Giappone, nel contempo più intimiste e più legate ai linguaggi moderni – non è un caso la sua gavetta nel mondo dei videogiochi -, e animate da un approccio al fantastico che è del tutto personale. Un fantastico che sembra assente da questo secondo lavoro di Shinkai, se non sul piano della trasfigurazione lirica, iperrealistica, di un quotidiano che ha in primo piano lo scorrere del tempo: quella che seguiamo, nel film, è la formazione affettiva di un giovane attraverso tre stagioni della sua vita, unite dal filo conduttore di un amore trovato presto, prestissimo, e compreso troppo tardi. Tre stagioni suddivise in tre distinti episodi del film, a narrare l’infanzia e la prima adolescenza di Takaki e Akari, divisi e poi ritrovatisi, seguita dalla stagione della crescita e dell’ineluttabilità della distanza, e infine dall’età adulta, con le sue scelte e i suoi percorsi…

da qui

 

In pochi sanno raccontare l’essenza logorante dell’amore come ha fatto Makoto Shinkai in 5 cm al secondo. Profondamente giapponese, l’idea che si ami solo una volta nella vita è incommensurabilmente romantica, incontaminata dalla mediocrità e dalla bruttezza che vigono nella nostra contemporaneità, ma anche terrificante. Takaki e Akari incarnano, infondo, quel perfetto e inscindibile vincolo platonico che unisce due anime gemelle destinate a vivere insieme, ma è davvero possibile qualcosa di simile? “È il Caso che decide per tutti”, professa con un amaro sorriso Takaki, mentre parla a Kanae, amica di lui innamorata incontrata in una delle sue tappe (e in uno dei capitoli in cui è diviso l’anime). Tuttavia, del sentimento non decide il Fato, ma il cuore. Non solo, dote unica del regista, la disperazione del singolo è proiettata sulla bellezza conturbante del cosmo intero: l’esteriore, la natura, e l’interiore, la fenomenologia dei sentimenti, si compenetrano perfettamente, in maniera struggente…

da qui


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