una storia che nasce in Sicilia e arriva fino in Gran Bretagna.
una storia d'amore che amore non è, Monica Vitti (straordinaria) è la ragazza che viene rapita e perde la verginità e la sua è una ricerca comica per (ri) avere l'uomo che l'aveva rapita.
e la ricerca la porta in capo al mondo, non è tipa da lasciare a quello lì l'ultima parola.
alla sceneggiatura c'è anche Rodolfo Sonego, un grandissimo sceneggiatore del grande cinema italiano di quegli anni irripetibili.
bravissimi anche Carlo Giuffrè e Stanley Baker (protagonista l'anno precedente di un gran bel film inglese).
non perdetevi questo gioiellino, non ve ne pentirete, promesso.
buona visione - Ismaele
QUI il film completo
Due culture si confrontano in questa divertente
commedia di Monicelli. Da una parte una Sicilia stereotipata, socialmente ed
economicamente arretrata, dall’altra la swinging London, la cultura moderna,
allegra e spensierata di una Gran Bretagna in pieno boom economico. Un viaggio
tra due mondi distanti, incomunicabili, che in quegli anni era fatto da
migliaia di immigrati italiani in fuga dalla povertà e dall’arretratezza.
Assunta Patanè (Monica Vitti) non lascia la Sicilia a causa della povertà, la
lascia per riprendersi l’onore perduto a causa di una notte trascorsa con
Vincenzo Macaluso (Carlo Giuffrè) che scappa per non sposarla. E lei è
costretta ad inseguirlo per riportarlo con sé o per ammazzarlo. Così, con
l’immancabile valigia di cartone, l’immagine di san Giovanni e una pistola
abbandona l’assolata Sicilia. La ragazza bigotta, ingenua, ma dalla grande
forza trasforma quello che doveva essere un brevissimo viaggio in una scelta di
vita definitiva. Si lascerà alle spalle le stradine sterrate del suo paesino
sul mare, i vestiti neri, la famiglia, la vergogna del disonore. Sono proprio
questi stereotipi che Monicelli deride portandoli ad un tale eccesso da
renderli ridicoli.
Di questo capolavoro del maestro Mario
Monicelli non se ne parla mai abbastanza. Se è vero che forse l’ambientazione,
e soprattutto le musiche e i costumi, sono strettamente legati agli anni in cui
venne girato, la sceneggiatura, l’interpretazione dei protagonisti e la mano
graffiante del regista sono ancora poderosamente attuali.
Scritto da Rodolfo Sonego e Luigi
Magni, con la mano ovviamente di Monicelli, questa pellicola consacra
definitivamente Monica Vitti fra le più grandi attrici comiche e brillanti
della storia del cinema. Una grande attrice comica di una bellezza
luminosa e seducente, con delle gambe e uno sguardo che ancora incantano…
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