venerdì 24 agosto 2018

L'evaso (La veuve Couderc) - Pierre Granier-Deferre




il film è tratto da un romanzo di Georges Simenon intitolato La vedova Couderc.
si sono tutte le cose che ti aspetti da Simenon, il regista non sbaglia.
un attore bravissimo (Alain Delon) e un’attrice straordinaria (Simone Signoret) rendono il film da non perdere.
appare, in una piccola parte, una giovane Ottavia Piccolo.
buona visione.

QUI si può vedere il film completo, in italiano



Non è un capolavoro questo film, ma ha il suo fascino e le sue atmosfere. Fin dalla musica della sigla si coglie subito che sarà una storia malinconica, e anzi disperata, e qui va detto che la musica è buona e molto in tema col film. L'atmosfera è malinconica, e il ritmo è lento e quasi anti-narrativo, poiché la cinepresa indugia spesso sui lavori di campagna e su indifferenti faccende quotidiane. Delon dà certo una giusta interpretazione dell'anarchico apatico e autoreferenziale, ma non egoista o cinico. Tuttavia la vera stella del film è la bravissima Simone Signoret, che sembra veramente un'amareggiata vedova di campagna, con un passato di sofferenze e umiliazioni (iniziando da quelle sessuali da ragazza). Il suo volto esprime alla perfezione la vita e la situazione del suo personaggio, ed è credibile persino quando fa il bucato al canale, assieme alle altre comari pettegole. A proposito, il ritratto della vita nella campagna di Francia è proprio impietoso…

Signoret è perfetta nella parte di una donna che solo a cinquant’anni incontra i sentimenti e l’erotismo, Delon ha la faccia da schiaffi del ribelle che forse aveva una causa, la cinepresa indugia giustamente sulle ripetitive faccende quotidiane (il fieno, i pulcini, la mungitura, il bucato), e anche il conflitto per l’eredità è reso con l’asprezza necessaria. Ci immedesimiamo nella vedova, siamo dalla sua parte nel pretendere un risarcimento da una vita di sofferenze e umiliazioni. Psicologicamente impalpabile la ragazzina che “apre le gambe con tutti”, e il triangolo sessuale non raggiunge l’ambiguità necessaria.
Dell’evaso, sospettiamo abbia alle spalle qualcosa di definitivo, vive alla giornata, spreme dalle giornate quello che viene. Sa di essere per la vedova Couderc la cosa più somigliante all’amore. Lei gli sacrificherebbe qualsiasi cosa. Lui vorrebbe solo salvarla dalla brutale ottusità delle forze dell’ordine…

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