alla fine dispiacerà che si torni a casa, ma tutti quei poveri cristi di armeni saranno un po' più felici.
e anche noi.
opera prima di Simone Spada, aspettiamo gli altri.
gli attori sono tutti bravi, nessuno fa la primadonna, e ciascuno è indispensabile, merito di una piccola grande sceneggiatura.
buona visione - Ismaele
Ci sono film che fanno bene al cuore, perché a
volte abbiamo bisogno di andare al cinema e uscirne semplicemente con un
sorriso sulle labbra e la testa tra le nuvole. Hotel Gagarin è
uno di quei film…
…Una
commedia che è allo stesso tempo on the road e statica, romantica e
crepuscolare e che sicuramente pecca in ingenuità (se solo il regista avesse
osato con la "cattiveria") ma che si ritaglia momenti di autentica
suggestione esaltati dalla fotografia splendida - specie in certi passaggi -
di Maurizio Calvesi. Un film che, al di là di alcune
forzature nello script, ci ricorda l'importanza di sognare nonostante le
difficoltà - è l'elemento fantastico del film, Philippe Leroy,
a farsi portavoce del messaggio - e che omaggia il mito di astronauti, cowboy e
Humphrey Bogart.
…Grazie
al potere dell’immaginazione il decadente Hotel Gagarin si trasformerà pian
piano in una specie di navicella spaziale dove tutta la gente del villaggio
vicino accorrerà perché lì si girano i sogni.
C’è chi desidera essere un funambolo, chi invece vorrebbe
per un attimo essere Humprey Bogart, chi chiede di assistere a un concerto a
Wembley e infine chi sogna di visitare New York.
In Nuovo cinema paradiso di Tornatore
la gente si ritrovava nel cinema del piccolo paesino siciliano pronta ad
accogliere le emozioni regalate dalle pellicole, qui all’Hotel Gagarin il
popolo armeno arriverà cercando di avverare i propri sogni. In entrambi i casi
il cinema è magia.
Il film di Simone Spada (qui all’esordio dietro la
macchina da presa dopo una lunga esperienza come aiuto regista) è quindi una
commedia romantica e visionaria in grado di emozionare e di farci volare con la
fantasia, nonostante si svolga tutto in un unico ambiente, e di farci sognare
come i suoi protagonisti.
Gagarin disse: “La terra vista dallo spazio è un posto
bellissimo senza confini né barriere”. Hotel Gagarin ci
ricorda che anche il cinema è un luogo meraviglioso, senza frontiere. Per
tornare all’idea primordiale della settima arte, non a caso definita “la
fabbrica dei sogni”.
…L'hotel Gagarin diventa, inoltre, specchio
della grande fabbrica dei sogni che è il cinema, raccontato da Spada tra onirismo
e magia. In questo grande albergo lussuoso e vuoto, riservato solo alla troupe
italiana, dalla facciata rigorosa in linea con l'architettura delle ex
Repubbliche sovietiche, i cinque troveranno il modo di ricostruire i loro sogni
infranti cercando di realizzare quelli degli altri. Il cinema, dunque, si offre
a loro come il miglior modo di sognare. Nonostante la malinconia e il disagio
dell'incertezza dell'esistenza, Spada racconta come si può ricominciare anche
quando sembra tutto perso. Hotel Gagarin è una commedia
ironica, intelligente e commovente che allude piuttosto di dire, che fa
riflettere anche facendo ridere, il cui senso sembra racchiuso nella frase di
Lev Tolstoj, "se vuoi essere felice, comincia".
Lontano dalla babele romana di colori, corruzione e pressappochismo, rinascono passioni, sentimenti e sogni nelle infinite distese bianche dell'Armenia come pagine bianche da riscrivere. Allora tutto diventa possibile.
Lontano dalla babele romana di colori, corruzione e pressappochismo, rinascono passioni, sentimenti e sogni nelle infinite distese bianche dell'Armenia come pagine bianche da riscrivere. Allora tutto diventa possibile.
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