la polizia, pur volenterosa, sembra non capirci niente, tocca a un ragazzo, presunto colpevole, o presunto innocente, dipende dal punto di vista, scoprire la logica spietata, costi quel che costi, della competizione nella scuola, senza esclusione di colpi.
bravi gli attori, anche i ragazzi cattivi.
un film che merita, anche se non sai se è un film del passato, di attualità, o di anticipazione, il tempo lo dirà - Ismaele
QUI il film completo, con sottotitoli in italiano
… Basandosi su scrupolose ricerche e
ambientato all'interno di tre prestigiosi licei, Pluto inizia in modo
esplosivo con una sequenza che mischia realtà e finzione in una caccia
all'uomo/coniglio che toglie il fiato. Purtroppo con il proseguire della
pellicola si fanno più consistenti i buchi della trama (i “soliti” poliziotti
coreani che non riuscirebbero a trovare il colpevole di un omicidio nemmeno se
questo gli stesse di fronte) e l'eccessiva prolissità diventa problematica.
Nelle sue due ore di durata scopriamo i vari segreti di questo gruppo di
super-privilegiati che fa di tutto pur di rimanere coeso ma che al contempo
vede i suoi membri pronti a tutto pur di arrivare al primo posto. Alcune
situazioni risultano difficilmente comprensibili, soprattutto a livello di
trama, lasciandoci perplessi di fronte ad alcune scelte di scrittura (perché
costruire una rinomata scuola sopra un rifugio segreto dei Servizi Segreti
Coreani, lasciando inoltre libero l'accesso ai sotterranei?).
La recitazione sopra gli schemi, così tipica quando si lavora con i giovani attori, e la grande lontananza culturale della situazione che viene raccontata (anche qui sono i primi della classe ad essere i bulli) rende difficile empatizzare con i suoi protagonisti. Ciononostante il film funziona e, dopo alcuni sbadigli nella parte centrale, si riprende sul finale riuscendo a concludere egregiamente la sua storia nel buio di un'eclissi solare completa, catartica e purificatrice.
La recitazione sopra gli schemi, così tipica quando si lavora con i giovani attori, e la grande lontananza culturale della situazione che viene raccontata (anche qui sono i primi della classe ad essere i bulli) rende difficile empatizzare con i suoi protagonisti. Ciononostante il film funziona e, dopo alcuni sbadigli nella parte centrale, si riprende sul finale riuscendo a concludere egregiamente la sua storia nel buio di un'eclissi solare completa, catartica e purificatrice.
…L'assunto del film è semplice e
sconfortante: l'istituzione scolastica in un paese come la Corea del Sud serve
unicamente a riprodurre e preservare il sistema sociale; chi è ricco rimarrà
ricco e possibilmente diverrà sempre più ricco, chi è povero rimarrà povero e
potrà persino divenire più povero. L'enfasi sulla competizione, gli esami
d'accesso, gli istituti d'élite e le ripetizioni con tutor costosissimi celano
malamente la prevaricazione pervasiva che il sistema avvalla e di cui la classe
insegnante si fa guardiana (e pure i professori che trasgrediscono vengono
puniti...). Fa quasi tremare (e molto riflettere), in tal senso, lo scambio di
battute tra il commissario e l'assistente quando visitano l'istituto: durante
gli anni della dittatura, l'edificio era stato infatti sede della CIA coreana e
in un oscuro e temuto sotterraneo si torturavano i dissidenti. Proprio da quel
sotterraneo muovono oggi le nefande trame del gruppo degli 'eletti' della
scuola: un parallelo tracciato in maniera tutt'altro che casuale...
…l’abile regista Shin Su-won, fino ad
oggi a me sconosciuto, dimostra stile ed un utilizzo molto accattivante della
mdp, che ci porta con se nelle ellissi e nei voli leggeri e contorti con cui
raggiunge i suoi perversi irriducibili protagonisti dentro il cortile circondato
da pareti come prigioni del college, e con inquadrature molto affascinanti di
pioggia su alberi e piante nella foresta del delitto: riprese a cui peraltro ci
hanno ormai ampiamente abituato gli standard altissimi della cinematografia
sudcoreana. E mentre la polizia rimane quasi inerte a guardare, sin troppo
passiva ed inetta, intanto dai preparatissimi e maniacali approfondimenti dei
primi della classe veniamo a sapere che "i pianeti cantano, ma noi non
possiamo sentire la loro voce se non lasciandoci trascinare nei vortici di un
buco nero che ci inghiotte insieme ad ogni cosa". Affascinante, un po'
presuntuoso certo, ma godibile alla vista e genericamente superiore alla media
dei thriller/horror giovanili che più facilmente di questo acquisiscono diritti
di accesso alle sale.
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