il Cairo è sempre pieno di polizia, il medico Youssef ha paura di stare in casa, lavora in ospedale di giorno e in un ambulatorio per aborti di notte. Laila vive ancora con la mamma, anche se dà i consigli della vita ai solitari che telefonano alla radio dove lavora,
non c'è mai il sole, se non per quei poveri polli destinati a morire nel deserto.
un film che merita, un altro mondo, un grande regista - Ismaele
..Siamo nella Cairo tormentata dei giorni nostri, tra
silenziose manifestazioni antigovernative e paure legate all’Aids e
all’aviaria. C’è nell’aria il bisogno di confessare ansie e blocchi profondi,
legati alla sessualità e magari confrontarsi, senza però mettersi davvero in
gioco: I segreti della notte, la trasmissione radiofonica notturna
che conduce la trentenne Laila (Hend Sabri) è lo spazio giusto per portare
avanti un dialogo tanto più diretto quanto anonimo o coperto da pseudonimi. La
stessa giornalista, che vive ancora con la madre e il fratello e non riesce ad
avere una storia importante, è presa in questa impasse dei sentimenti che
blocca la sua generazione. Come lo è uno dei suoi ascoltatori più affezionati,
l’anestetista Youssef (Amr Waked), che di giorno lavora in un rispettato
ospedale e cura il padre malato terminale (Gamil Rateb), e di notte arrotonda
lo stipendio in una clinica dove si praticano aborti clandestini.
In tre giorni di arco narrativo, Nasrallah ci accompagna
a scoprire una pletora di personaggi di contorno che Laila e Youssef incontrano
ogni giorno oppure per caso, a partire dal giovane regista radiofonico Zakki,
innamorato di Leila ma da lei considerato come un fratello. Figure che
galleggiano in una città notturna, onirica e magmatica, come i pesci
dell’acquario pubblico che Youssef scopre essere il suo luogo d’elezione, dove
guardar scorrere le vite degli altri senza essere coinvolti, come fa in
clinica, ascoltando le parole pronunciate dai malati sotto anestesia. Da una
conversazione notturna con Leila, i due capiscono di essere simili, e per un
gioco del destino finiscono per incrociarsi nella clinica clandestina. Un
incontro che forse sbloccherà le loro vite, spingendo l’una a lasciare la casa
familiare, e l’altro a lasciare la macchina dove passa inspiegabilmente le
notti, adattandosi al nuovo appartamento dove da mesi lo aspettano le sue cose
ancora impacchettate…
Le film se déroule sur 48 heures. Au
Caire. De nos jours. Laila (la trentaine) travaille à la radio. Elle y anime
l’émission "Secrets de Nuit" où les auditeurs l'appellent pour lui
parler de leurs vies amoureuses. Elle pratique le squash et la natation. Elle
écrit des petits contes pour enfants. Parfois elle emmène les enfants de sa
meilleure amie au cirque, et parfois elle retrouve ses amis dans une
discothèque branchée au Caire. Elle vit avec sa mère et son frère. Youssef (la
trentaine lui aussi) est anesthésiste. Le matin, il travaille dans un
respectable hôpital privé. Le soir, dans une clinique clandestine où l’on
pratique l’avortement. Son père souffre d'un cancer en phase terminale et se
trouve hospitalisé. Youssef aime écouter les délires de ses patients, juste
avant qu'ils ne s'endorment. Et il aime leur raconter en détail ce qu'ils ont
dit. Il aime aussi écouter l'émission de Laila. Parfois, il passe une partie de
la nuit chez une femme qu'il aime bien, mais pas au point de passer toute la
nuit chez elle. Il vit beaucoup dans sa voiture. Deux personnages qui ne se
connaissent pas, et qui finiront par se rencontrer. Leurs vies ne vont
pas changer. Mais peut-être réaliseront-ils à quel point ils sont seuls.
…the metaphor of the
aquarium is only one of Nasrallah's narrative strategies in this poetic and
multilayered film. Brechtian interstitials break up the action, with actors
stepping out of incidental roles to give context to their characters and
hypothesize Laila or Youssef's true motivations. A fairy tale Laila makes up
gets its own stylized depiction. And Nasrallah shoots The
Aquarium in long and glacial takes, imbuing the movie with a stillness
that borders on the inert. Only in the final frames does this aesthetic choice
reveal a political intent: The Aquarium closes on a
claustrophobic shot of protesters, the camera poised, for once, in the middle
of the action.
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