Steven Soderbergh riesce a fare un film su una puttana (sorry, escort), con un'attrice che arriva dal porno, e non si vede neanche una donna nuda.
ma non ce n'è bisogno, a Chelsea le si vuole bene, è una ragazzina (in)sicura, che tutti usano e vogliono sfruttare sempre più.
e però è fragile, come un pezzo di sughero nel mare, resta a galla, ma come.
un gran bel film, piccolo e tormentato, buona visione - Ismaele
ma non ce n'è bisogno, a Chelsea le si vuole bene, è una ragazzina (in)sicura, che tutti usano e vogliono sfruttare sempre più.
e però è fragile, come un pezzo di sughero nel mare, resta a galla, ma come.
un gran bel film, piccolo e tormentato, buona visione - Ismaele
… Soderbergh con "The girlfriend
experience" sembra aver tentato di scattare l'istantanea di questi anni.
Chelsea (Sasha Grey) è una squillo newyorkese d’alto bordo, che ha un fidanzato
(Chris Santos) che la ama e la sostiene e la incoraggia incondizionatamente
(non un protettore, ma un vero compagno di vita che ne accetta la professione).
Lei fa di tutto per imporsi sul mercato, in particolare attraverso il suo sito
internet. I clienti di Chelsea sono uomini d'affari americani di oggi
ossessionati dalla crisi economica: tutti le parlano di crolli di azioni,
mercati internazionali, stimulation
package (che forse nasconde
qualche doppio senso), eccetera. E questi businessmen moderni si pongono anche loro come il
ritratto dell'America contemporanea, sembrano parenti di quello che Michael
Douglas è stato in "Wall street" per gli anni ottanta, o sono sulla
lunghezza d'onda di "Nella società degli uomini" e
"Americani" per gli anni novanta. I tempi sono più che mai attuali,
perché il film è ambientato durante la campagna per la presidenza americana tra
Obama e McCain. Perfino il ragazzo di Chelsea tenta di intraprendere un proprio business (non ha a che fare col sesso), e si
sente ripetere la stessa cosa: tempi di crisi. Mancano i soldi, dunque, anche
se non mancano per il sesso…
…Esteriorità, apparenza, perfezione. Ma
poi oltre a tutto ciò cosa rimane? Forse
un senso di insoddisfazione e di inadeguatezza, una sensazione di inappagata
frustrante incompletezza che ti fa sentire sporco e usato, logoro e abusato.
Soderberg racconta, rappresenta, esplicita stati d'animo sempre in modo piuttosto asciutto e quasi asettico, come se le emozioni stentassero ad emergere, come se l'indifferenza rendesse ancor più dolorosa questa presa di coscienza della effimera provvisorietà del successo di ognuno di noi, un lampo forse anche potente, ma che può svanire di colpo da un momento all'altro immergendoti in un buio fitto in cui si torna, dopo esser stati spremuti ed utilizzati a dovere, nella massa incognita, grigia e senza distinzione.
Soderberg racconta, rappresenta, esplicita stati d'animo sempre in modo piuttosto asciutto e quasi asettico, come se le emozioni stentassero ad emergere, come se l'indifferenza rendesse ancor più dolorosa questa presa di coscienza della effimera provvisorietà del successo di ognuno di noi, un lampo forse anche potente, ma che può svanire di colpo da un momento all'altro immergendoti in un buio fitto in cui si torna, dopo esser stati spremuti ed utilizzati a dovere, nella massa incognita, grigia e senza distinzione.
…Grey wasn't hired because of her
willingness to have sex onscreen; there's no explicit sex in the movie and only
fleeting nudity. I suspect Soderbergh cast her because of her mercenary
approach to sex -- and her acting talent, which may not be ready for
Steppenwolf but is right for this film. She owns her own agency and Web site,
manages other actresses, has a disconnect between herself and what she does for
a living. So does Chelsea.
The film is intent on her face. It often
looks over the shoulder of her clients. She projects precise amounts of
interest and curiosity, but conceals real feelings. It is a transaction, and
she is holding up her end. Notice the very small nods and shakes of her head.
Observe her word choices as she sidesteps questions without refusing to answer
them. When her roommate/boyfriend insists on knowing the name of one of her
clients, she is adroit in her reply.
Once she allows her mask to slip: a
surprising moment when she reveals what she may feel. Grey perfectly conveys
both her hope and her disappointment, keeping both within boundaries. You
wonder how a person could look another in the eye and conceal everything about
themselves. But the financial traders who are her clients do it every day.
Their business is not money, but making their clients feel better about
themselves.
… En The
Girlfriend Experience, cuanto más habla un personaje, más comprobamos que
apenas tiene vida interior.
Ni los clientes de la prostituta, quienes no buscan tanto sexo
como una ocasión para hablar, ni la propia meretriz, quien escribe un diario
tan frío como el del American
Psycho Pat Bateman,
albergan nada similar a pasiones o ideas interesantes.
Toda la charla de estos tipos, en especial la que pretende ser más
inteligente y profunda, no es más que cháchara o, como se diría en inglés, bullshit.
No despierta mucha simpatía ninguno de los personajes, que no son
más que una panda de idiotas pagados de sí mismos y, en el fondo, gente
asustada con corazas caras. Incluso la protagonista, interpretada por Sasha
Grey –la más bella actriz del cine porno, la más nauseabunda en sus películas X
y una intérprete más que solvente–, demuestra ser una persona carente de
empatía, que no se interesa en nada que no vaya más allá de su cotizado
ombligo.
Por esas tristes razones, The
Girlfriend Experience es
un retrato muy acertado del mundo actual. Y si lo que se muestra no gusta o
enfada, eso es síntoma de salud…
Nessun commento:
Posta un commento