è
l'ultimo film di Sólveig Anspach, bisognerà recuperare i precedenti.
è un film
d'amore, con due bravissimi protagonisti, lui, Samir, sembra un fratellino di
John Turturro, imbranato quanto basta, uno che sa quello che vuole, lei,
attrice di diversi film si Claire Denis, Agathe, sembra una indifesa, ma anche
forte al momento giusto, che non sempre è quello giusto davvero.
è un film
d'amore, ma non è noioso, né melenso, è abbastanza folle e divertente, anche.
merito di
Samir e Agathe, Samir insegue Agathe, ma alla fine è Agathe che lo trova.
a momenti
sembra una comica di quelle di Oggi
le comiche, e non puoi trattenere le risate.
molti si
trattengono, voi non fatelo, non fa bene alla salute.
buona
visione - Ismaele
…L’effetto acquatico è una commedia romantica basata sul detto e non detto,
sul sentimento confessato e una bugia scoperta, sulla goffaggine di Samir e
sulla diffidenza di Agathe, sulla rincorsa di un amore e un inevitabile lieto
fine. Qualche situazione comica spazza il ritmo di un film molto lento, che
ricorda le bracciate di un nuotatore stanco. Tutto ciò che viene fatto vedere è
già visto e la delicata magia dell’acqua e della piscina, tanto amata dal
regista, non riesce a materializzarsi in tutta la sua forza…
…L'effetto acquatico del titolo è l'esito di un gesto energico. Una traversata che
risale la grande vasca dei sentimenti a dispetto degli ostacoli prevedibili, la
goffaggine di Samir e la diffidenza di Agathe, o inattesi, un tuffo imprevisto,
una caffettiera aggressiva, un'amnesia bizzarra. Dalla piscina alla sorgente,
la commedia di Sólveig Anspach è un acquario aperto su tutte le dimensioni
dello spazio, del tempo, dello spirito, che pesca tutta la bellezza e
l'asprezza delle relazioni umane, che inciampa sui dettagli e salta da una
coincidenza all'altra senza perdere mai di vista la grazia dell'insieme. In un
mondo ordinariamente cinico, L'effetto acquatico è un'ode al
colpo di fulmine e alla perseveranza dei sentimenti. Tuffatevi.
… C’è un po’ di tutto ne L’effetto
acquatico, dal romanticismo al doppio, dallo slapstick
all’avventura on the road, dagli equivoci alla perdita di memoria, dal tepore
intimo di una piscina agli spazi ampi della terra islandese. Questo procedere
per accumulo però ben si accorda ai toni comici prescelti dalla Anspach che
sono sempre all’insegna del non convenzionale, dell’irriverenza, dello scherzo
talvolta anche crudele, ma senza mai perdere la tenerezza.
Con leggerezza nel tocco e spiccata sensibilità Sólveig Anspach innesta dunque il classico “boy meet girl” con una serie inesauribile di invenzioni, gioca con le ambientazioni, gli oggetti, gli abiti dei personaggi, li prende in giro senza mai farne delle macchiette, ricusa qualsiasi cliché. Tra ellissi e personaggi dati per scontati (in particolare quello di Didda Jónsdóttir, che tutti nella diegesi sembrano già conoscere), va detto che non tutto funziona alla perfezione ne L’effetto acquatico e la causa è da rintracciarsi probabilmente nella morte prematura della regista, ma in fondo importa davvero poco in questa fantasmagoria di situazioni e personaggi, che mette addosso una strana voglia di amare e nuotare, in maniera bizzarra, naturalmente.
Con leggerezza nel tocco e spiccata sensibilità Sólveig Anspach innesta dunque il classico “boy meet girl” con una serie inesauribile di invenzioni, gioca con le ambientazioni, gli oggetti, gli abiti dei personaggi, li prende in giro senza mai farne delle macchiette, ricusa qualsiasi cliché. Tra ellissi e personaggi dati per scontati (in particolare quello di Didda Jónsdóttir, che tutti nella diegesi sembrano già conoscere), va detto che non tutto funziona alla perfezione ne L’effetto acquatico e la causa è da rintracciarsi probabilmente nella morte prematura della regista, ma in fondo importa davvero poco in questa fantasmagoria di situazioni e personaggi, che mette addosso una strana voglia di amare e nuotare, in maniera bizzarra, naturalmente.
…Più interessante è invece cercare di approfondire i
motivi di un'originalità che consente a "L'effet Aquatique" di
distinguersi dall'anonimato; e per esempio soffermarsi sulla perfetta
corrispondenza tra l'eccentricità fisiognomica e caratteriale dei personaggi -
resi tali dalla scelta d'attori che alla pari dei loro alterego sono dotati di
un carisma e di una bellezza fuori dai canoni eppure altamente seducente - e
l'inusualità del paesaggio umano e geografico che li accoglie, dominato
dall'understatement di figure a dir poco bislacche (si pensi alla filosofia di
vita della coppia che ospita Agathe durante il suo soggiorno, improntata ad
un'interscambiabilità di ruoli e mansioni normalmente impensabile dalle nostre
parti) e caratterizzato da ambientazioni neutre anche quando il film,
abbandonando la dimensione da camera derivata dal fatto di girare esclusivamente
in interni si getta a capofitto nella natura lunare del territorio islandese. O
ancora, rilevando il lavoro effettuato dalla Anspach sul corpo degli attori,
utilizzato a secondo dei casi e come cartina di tornasole delle differenze
caratteriale dei personaggi, e sul piano strettamente cinematografico, come
fonte primaria di divertimento. Così lo scarto visivo tra la corporatura alta e
slanciata di Samir e quella minuta e nervosa di Agathe diventano il segno di un
inconciliabilità che la storia enfatizza attraverso situazioni a volte
paradossali (come quella davvero esilarante in cui Samir per riconquistare una
riluttante Agathe si finge esperto di geopolitica organizzando un panegirico
sulla tolleranza tra i popoli che finisce per riscuotere il plauso degli
udenti) a volte - approfittando della fisicità sghemba e un po' gommosa di
Samir - surreali, con intermezzi come quelli che ci mostrano in successione
ravvicinata i progressi natatori del falso apprendista in cui la tenzone
sentimentale lascia spazio alla comicità slapstick del formidabile attore.
Leggero, intelligente e multiforme lo spettacolo prodotto da "L'effett
Aquatique" riesce a non perdere mai di vista il cuore tratteggiando con
delicata fantasia la favola di un amore contemporaneo. Accolto con successo
all'ultima Quinzane des Realisateurs e grazie al fiuto di Valerio De Paolis
distribuito in Italia nel corso della prossima stagione, il film costituisce il
testamento artistico della sua regista, scomparsa subito dopo la fine delle
riprese; "L'effet Aquatique" rende merito al suo talento come meglio
non si potrebbe.
…L’effet aquatique è un gioiello, una commedia romantica venata di fiaba,
dalla sceneggiatura brillante (“che mi lasciava finestre aperte sul reale e
l’improvvisazione”, afferma Anspach) e dalla regia morbida, intrisa di
tenerezza, del piacere di raccontare personaggi principali e secondari con
la stessa intensità e sobrietà. Ne L’effet aquatique non c’è
un istante di troppo, ci sono ellissi che escludono quel che non è essenziale
alla messa in scena di una storia d’amore che, in suo nome, rende credibile
qualsiasi eccesso. Samir (Samir Guesmi) vede una sera Agathe
(Florence Loiret Caille) in un bar e se ne innamora. Si iscrive a un corso di
nuoto nella piscina pubblica dove lei è istruttrice, mentendo, dicendo di non
saper nuotare, e fa in modo che sia Agathe a insegnargli a stare a galla.
Accanto, due figure di puro effetto comico, che lavorano nella piscina. L’acqua
invita alla vicinanza di corpi che si sfiorano e toccano, è essa stessa un
personaggio, se non la protagonista (come anche il titolo
suggerisce)…
Nessun commento:
Posta un commento