l'occasione rende l'uomo debole, perché spesso crede di potersi permettere passi più lunghi della gamba.
le crisi finanziarie (e non solo) nascono quando si rischia troppo, pensando di potercela fare.
l'effetto domino è tutto qui, ogni impresa è legata alle altre, quando inizia uno tsunami sembra che riguardi gli altri, invece ci si trova nell'occhio del ciclone e uscirne è impossibile.
il film di Alessandro Rossetto è un film necessario, dietro l'economia e le crisi ci sono imprese e famiglie, che si schiantano senza pietà.
c'è sempre qualcuno che tira la rete e raccoglie i pesci, vittime di un sistema truccato.
se hai molto da ridere lascia perdere Effetto domino.
il film merita molto, bravi attori, appaiono anche Marco Paolini e Vitaliano Trevisan.
buona (economico-dolorosa) visione - Ismaele
QUI il film completo, su Raipaly
…Il racconto, sceneggiato insieme a Caterina Serra,
sta fra il saggio di antropologia, l'osservazione entomologica e la messa a
nudo della dimensione grottesca, "sorrentiniana", del potere e
dell'umiliazione cui si espone chi il potere non ce l'ha. Effetto domino affronta di petto alcuni "elefanti in
salotto" della contemporaneità: l'invecchiamento progressivo dei Paesi
occidentali e la conseguente nascita del "business della vecchiaia";
il crollo dell'edilizia, settore trainante dell'economia e in alcune zone
attività primaria; la globalizzazione come epitome dell'etica (si fa per dire)
del cane mangia cane, secondo una piramide di sopraffazione in cui ognuno si
scopre contemporaneamente vittima e carnefice.
La vicenda narrata è una via crucis in sei stazioni, con il
commento algido e talvolta sarcastico della voce fuori campo di Paolo Pierobon,
che sottolinea in maniera "scientifica" le dinamiche fra gli esseri
(sempre meno umani) in scena, attingendo anche ad alcuni passi firmati da Jonathan Franzen. La storia è durissima e dolorosa, non solo perché ne
riconosciamo i contorni, ma anche perché è raccontata come un lento
scollinamento verso gli inferi attraverso atmosfere rarefatte e ambienti
lunari: il disfacimento dei luoghi e dei convincimenti morali, la scomparsa dei
punti di riferimento, il ruolo che ognuno gioca nel creare quell'effetto domino
che fa crollare impalcature costruite da persone la cui soddisfazione più
profonda sarebbe quella di "far nascere le cose". In assoluto il tema
più rilevante è l'incapacità degli uomini di affrontare la morte: anziani che
credono di poter vivere per sempre, cinquantenni che contemplano con orrore la
propria caducità, giovani che ostentano il loro sentirsi invincibili…
…Per spiegare il mito fondativo dell’identità veneta,
dell’industrializzazione e dell’annesso deturpamento
del suo paesaggio – cui alludono le inquadrature aree del sito
destinato al resort –, si
ricorre a un’esegesi antropologica per cui l’essere umano avrebbe sempre
cercato di irreggimentare la natura, di ridimensionarla, poiché ove v’è più
vita vi è anche più morte. E nei
paesi che già possono permettersi il lusso di guardare al prossimo secolo, la
morte sarà una realtà ben più tangibile della vita, che andrà progressivamente
ghettizzata e ricondotta a forme che ne occultino la sostanza. Da
qui la grandezza della visione di Colombo, forse persino troppo raffinata per
lui e che solo qualcuno come Hu, che vive dove il sole sorge prima che altrove,
è in grado di perfezionare, mentre il
Veneto, la regione che per prima aveva intercettato e inseguito questo sogno,
sembra aver perso la bussola ora che il mondo e il mercato si sono
definitivamente aperti.
Se si può affermare senza tema di
essere tacciati di campanilismo che il cinema italiano è dominato da una tendenza Mezzogiorno-centrica, è
altrettanto vero che opere come Effetto
domino, che invece di enfatizzare arcaismi culturali per amore del soft power mette in scena un
attualissimo conflitto inter e intragenerazionale guardando anche all’immediato
rivale dell’Occidente, sono rare a vedersi. Potrebbe
suonare come una speculazione, ma non lo è: proprio come il suo predecessore, Effetto domino è un
film piccolo ma non da poco, che nonostante qualche incertezza programmatica
si fa alfiere della Weltanschauung di
un territorio e della sua gente.
…Alessandro
Rossetto racconta, con limpida schiettezza, in una storia cruda
che sbatte in faccia allo spettatore un sottobosco di imprenditori
approfittatori e guerrieri furbi che lottano in terre di nessuno. Il regista
mantiene il tratto documentaristico della storia, ispirata ad eventi realmente
accaduti, affiancandolo a una visione sarcastica, grottesca e quasi sorrentiniana del potere, della paura della morte, della distruzione
fisica e personale. Il pregio di Effetto Domino risiede nella genuinità delle
performance di un cast corale (in cui spiccano Maria Roveran, Nicoletta Maragno, Lucia Mascino e il grande Marco Paolini) che inscena una tragedia pronta a sgretolarsi in piccoli
frammenti, crollando come crollano le impalcature degli imprenditori ingannati
dai loro simili…
…Sicuramente ciò che sta alla base di un film di questo
tipo è la concitazione, il terrore: Effetto
Domino è a tutti gli effetti una pellicola che guarda al lato oscuro
della finanza, dell’edilizia, delle imprese: è tutto ciò che ruota attorno ad
un mondo che è tanto imponente quanto fragile. Anche solo una piccola tessera
traballante può far crollare un’intera impalcatura. Il panico non è solo
conferito dal rischio di poter perdere tutto, investimenti milionari, aziende,
case di proprietà, ma anche dal rischio personale di questi uomini di poter
perdere, in un certo senso, la propria virilità.
Il lato più interessante del film è osservare
come questa visione maschilista aziendale (e familiare), evidentemente tossica,
sia la diretta conseguenza di un sistema finanziario sicuramente abitato dalla
maggior parte dagli uomini. Le donne sono una assoluta minoranza, il loro punto
di vista è sempre marginale, ed è un bene che questo venga rilevato, anche se
in modo dimesso. Alessandro Rossetto firma un film tragico, attuale, una storia
infuocata che colpisce nel segno e dimostra quanto sia fragile la nostra
economia e quanto sia frangibile l’essere umano.
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