lunedì 19 ottobre 2020

Imprevisti Digitali - Benoît Delépine, Gustave Kervern

c'è tutto il cinema di Benoît Delépine e Gustave Kervern in Imprevisti Digitali.

eroi semplici, in odore di fallimento, gente a cui la vita ha preso di più di quanto abbia dato loro, in lotta contro mulini a vento e nemici irraggiungibili, troppo potenti e furbi.

è anche un film in cui si ride, sopratutto di se stessi, Benoît Delépine e Gustave Kervern sono fra i pochi che ti dicono che sei un deficiente e tu ridi.

Gustave Kervern appare per tre secondi, a voi trovare quando.

un film da non perdere, per i miei gusti, da godere tutto, minuto per minuto - Ismaele


 

 

 

…Se chi legge conosce la serie Black Mirror sa che in quella sede si è preso in considerazione il presente e si è andati un passo in là. A Delèpine e Kerven questo non è necessario: gli basta guardarsi intorno nell'attualità già più sufficientemente assuefatta e seguire con affetto i loro personaggi per farci ridere. Talvolta di loro ma spesso anche di noi stessi rendendoci con quel riso un pochino più consapevoli di vivere in un davvero pazzo mondo.

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Maria dal suo cucinotto incrocia il cameo di un affezionato attore della ditta Delepin/Kervern, il comico Benoit Poelvoorde, qui in veste di un tragicomico, sfruttatissimo, corriere “Aliamazon” (in questi due minuti c’è tutto il terrificante significato del “lavoro dipendente” nell’evo neoliberista, chapeau); la confessione in automobile di Christine sulla sua dipendenza alle serie ha una tempistica comica da ribaltarsi sulla sedia; Bertrand, nel suo fitto dialogare con la voce di donna al telefono fornisce un aggiornamento dell’uso di liquido seminale da Tutti pazzi per Mary.

Imprevisti digitali è così una lama tagliente, irridente e politica sulle sovrastrutture che governano inconsciamente il nostro comune agire, ed ha dalla sua anche una certo ruvido, dignitoso, verace legame affettivo con i personaggi che mette in scena. La regia, a livello stilistico, infine, non disdegna la porosità dei nuovi mezzi digitali (la videocamera di telefonini, ad esempio) per sintetizzare sguardo generale degli autori e lo specifico dei protagonisti…

da qui

 

Imprevisti digitali è una commedia estremamente godibile e simpatica, che farà molto sorridere specialmente gli appassionati di televisione. Quando Christine racconta a Bertrand le motivazioni per cui ha dovuto cambiare lavoro, sarà impossibile non ritrovarsi nel suo racconto. Per lo meno quando anche noi abbiamo quei momenti in cui guardiamo una serie TV dall’inizio alla fine senza staccare gli occhi dal dispositivo.

L’opera di Benoît Delépine e Gustave Kervern rispecchia quelle che sono le paure, e forse l’incapacità, del pubblico nel gestire e affrontare la tecnologia. Vedere sul grande schermo gli errori che vengono fatti specialmente dai nostri genitori, oppure dai ragazzini più piccoli, spinge a riflettere sull’uso di Internet. I dispositivi elettronici, i social media e Internet vengono quasi demonizzati, ma in chiave molto ironica e con leggerezza; sono quegli strumenti che ci fanno fare le scelte sbagliate o che ci mettono in difficoltà.

Vale la pena riflettere sulla chiave di lettura del mondo digitale: cosa vogliamo portarne a casa? È meglio staccare la spina a tutto o imparare piuttosto ad usare il digitale al meglio, evitando se possibile di cadere in trappole come offerte telefoniche o e-mail spam?

Sta allo spettatore la scelta finale, facendosi nel frattempo due risate dolceamare, seguendo il viaggio dei tre francesi alla riscossa di Internet.

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