sappiate che questo film è per voi.
attori quasi tutti di altri continenti, componenti dell'Orchestra di piazza Vittorio, di quella città che un tempo era caput mundi.
la storia di Mozart è bellissima e anche questa volta non si smentisce, si ride e ci si commuove.
fatevi un regalo, guardatevi questo film (solo in una ventina di sale in tutta Italia, purtroppo) - Ismaele
…Una natura teatrale che il
film non nasconde, anzi cavalca, impiegando gli stessi performer dell'Orchestra
come attori - accanto ad altri professionisti, come Petra Magoni nei panni di
una regina dark lady o Fabrizio Bentivoglio, Sarastro e co-autore del progetto
- giocando con l'unità spaziale - Piazza Vittorio è la location sia del regno
di Sarastro che di quello della Regina della Notte - e mantenendo una messa in
scena costantemente sopra le righe, esagerata, a cavallo tra favola urbana e
musical onirico.
Un ibrido che inevitabilmente si consegna, al cinema, a un pubblico meno
popolare e più di nicchia di quello teatrale, ma che proprio per la sua natura
visionaria e pionieristica offre almeno due spunti che meritano attenzione.
Perché con la sua eccellente partitura musicale, fatta di intelligenti e
spassosi riadattamenti mozartiani in chiave jazz, balcanica, reggae o
brasiliana, intrecci ritmici africani e orientali e musiche originali di
Leandro Piccioni, Il Flauto Magico dell'Orchestra di Piazza Vittorio spezza
(un'altra) lancia in favore di un genere, il musical, che il nostro paese sta
lentamente riscoprendo. E perché grazie all'eterogeneità di volti e corpi dei
suoi performer, provenienti da dieci paesi diversi nel mondo, e alla varietà
linguistica dei testi, in otto lingue, è un film che apre Roma, e il cinema
italiano, al mondo.
Regalando una sensazione incredibile di novità e freschezza, come se si fosse aperta per la prima volta una finestra in una stanza rimasta chiusa troppo a lungo.
Regalando una sensazione incredibile di novità e freschezza, come se si fosse aperta per la prima volta una finestra in una stanza rimasta chiusa troppo a lungo.
Wolfgang
Amadeus Mozart’s The Magic Flute is re-adapted in a feast of
world-music influences by the multi-ethnic Piazza Vittorio Orchestra. Prince
Tamino’s quest to set his love, the beautiful Tamina, free from the charms of
the maleficent wizard Sarastro is sung and performed through sounds coming from
Africa, Asia and South America in a magnificent mix of fascinating imagery and
immortal music.
…Mario Tronco e Gianfranco Cabiddu raccontano…
“Questo film nasce per essere
una favola musicale, sognata da un’intera piazza,
di una grande città europea di oggi. Piazza Vittorio nel centro di
Roma, con i suoi giardini e palazzi frequentati quotidianamente da
un’umanità variegata che ne fa il centro del quartiere più multietnico della
città è anche il luogo che ha visto nascere l’orchestra omonima. I
suoi musicisti, che recitano nel film hanno trasformato l’opera di Mozart
in una travolgente interpretazione multilingue. Nel
nostro film la Piazza, dopo l’orario di chiusura, dal tramonto fino all’alba
del giorno seguente, diventa il luogo dove tutto può accadere e dove tutto
effettivamente accade, come in una favola“.
“In questi nostri tempi caratterizzati da un fenomeno migratorio
che è quasi un’emergenza, che interessa tutta l’Europa, il messaggio di
integrazione, convivenza e scambio necessario trova nella nostra favola
una sintesi chiara e immediata, che rende evidente il
reciproco arricchimento umano e artistico di cui sono portatrici culture e
tradizioni diverse, che sono capaci, nell’incontro, di integrarsi
attraverso lo scambio sia musicale che umano. Con una compagnia
multietnica di questo genere, confortati da un “punto di
partenza” universale e popolare come la musica di Mozart, abbiamo
intrapreso questo viaggio cinematografico con la certezza che lo splendore
della musica e della poesia veicoli al meglio un messaggio oggi più che
mai necessario e universale”.
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