mercoledì 20 febbraio 2019

Red Riding - Julian Jarrold, James Marsh, Anand Tucker

questa non è una serie, si compone di tre film, girati con mano e tempi diversi.
sono, nell'ordine:
Red Riding: 1974 - Julian Jarrold
Red Riding: 1980 - James Marsh
Red Riding: 1983 - Anand Tucker
in tutti e tre i film, tratti da romanzi di David Peace, appare alla sceneggiatura Tony Grisoni.
omicidi, pedofilia, torture, sparizioni e sequestri di bambine, nel terreno fertile di una polizia corrotta e da mettere in galera, buttando la chiave.
storie bruttissime, in film imperdibili.
vedere per credere - Ismaele




Chiariamo preliminarmente che The Red Riding si compone di tre film che pur avendo un’impronta antologica forse è meglio dire che la struttura è semi-antologica, poiché pur potendoli vedere separati, solo con l’intera visione della serie si avrà un quadro chiaro dell’affresco composto dai creatori. Per intenderci, Black Mirror si può vedere in ordine sparso senza danni enormi alla comprensione, The Red Riding va visto in ordine, anche perché il lasso temporale rappresentato è di fondamentale importanza per capire il contesto storico. Quanto appena detto risulta evidente già dai titoli dei film: Red Riding 1974Red Riding 1980Red Riding 1983. Protagonista della serie, infatti, è l’Inghilterra del nord (precisamente lo Yorkshire) in un determinato periodo storico che incomincia alle porte dell’epoca thatcheriana e termina nel cuore di essa. Non so se è capitato anche a voi, a scuola, mentre studiavate Storia, di collegare determinate epoche storiche a determinate sensazioni, come ad esempio può capitare di accostare Rinascimento e sensazione di luminosità, a me capita quasi sempre e all’epoca thatcheriana ho sempre accostato sensazioni di tristezza, cupezza, ansia, grigiore, austerità, violenza, frenetica industrializzazione, in sostanza una diffusa sensazione di malessere. Della cosa ho avuto conferma da numerosi film britannici e anche da questa serie, che dipinge esattamente come poco sopra descritto il contesto storico di riferimento. La trasposizione di tale periodo è il più fedele possibile, segno che i fatti raccontati sono importanti ma la Storia di più, nel senso che senza il riferimento a quella Inghilterra i fatti sarebbero un po’ svuotati di senso. Quindi è naturale che in alcune scene si trovino scritte sui muri come: “fanculo gli argentini” (riferimento alla guerra delle Falkland/Malvine) o “fanculo IRA” (riferimento alla lotta tra il governo inglese e la cellula terroristica irlandese). L’affresco storico non viene abbandonato neppure nel delineare i casi di cronaca nera descritti dalla serie che sono ispirati a fatti realmente accaduti (con anche immagini di repertorio), ciò si nota fortemente soprattutto nel secondo film, ove fa da sfondo alle vicende raccontate il caso dello Squartatore dello Yorkshire (1975-1981)…

Nessun commento:

Posta un commento