sono, nell'ordine:
Red
Riding: 1974 - Julian Jarrold
Red
Riding: 1980 - James
Marsh
Red
Riding: 1983 - Anand Tucker
in tutti e tre i film, tratti da romanzi di David Peace, appare alla sceneggiatura Tony Grisoni.
omicidi, pedofilia, torture, sparizioni e sequestri di bambine, nel terreno fertile di una polizia corrotta e da mettere in galera, buttando la chiave.
storie bruttissime, in film imperdibili.
vedere per credere - Ismaele
in tutti e tre i film, tratti da romanzi di David Peace, appare alla sceneggiatura Tony Grisoni.
omicidi, pedofilia, torture, sparizioni e sequestri di bambine, nel terreno fertile di una polizia corrotta e da mettere in galera, buttando la chiave.
storie bruttissime, in film imperdibili.
vedere per credere - Ismaele
… Chiariamo preliminarmente che The Red
Riding si compone di tre film che pur avendo un’impronta antologica
forse è meglio dire che la struttura è semi-antologica, poiché pur potendoli
vedere separati, solo con l’intera visione della serie si avrà un quadro chiaro
dell’affresco composto dai creatori. Per intenderci, Black Mirror si
può vedere in ordine sparso senza danni enormi alla comprensione, The Red
Riding va visto in ordine, anche perché il lasso temporale rappresentato
è di fondamentale importanza per capire il contesto storico. Quanto appena
detto risulta evidente già dai titoli dei film: Red Riding 1974, Red
Riding 1980, Red Riding 1983. Protagonista della serie,
infatti, è l’Inghilterra del nord (precisamente lo Yorkshire) in un determinato
periodo storico che incomincia alle porte dell’epoca thatcheriana e
termina nel cuore di essa. Non so se è capitato anche a voi, a scuola, mentre
studiavate Storia, di collegare determinate epoche storiche a determinate sensazioni,
come ad esempio può capitare di accostare Rinascimento e
sensazione di luminosità, a me capita quasi sempre e all’epoca thatcheriana ho
sempre accostato sensazioni di tristezza, cupezza, ansia, grigiore, austerità,
violenza, frenetica industrializzazione, in sostanza una diffusa sensazione di
malessere. Della cosa ho avuto conferma da numerosi film britannici e anche da
questa serie, che dipinge esattamente come poco sopra descritto il contesto
storico di riferimento. La trasposizione di tale periodo è il più fedele
possibile, segno che i fatti raccontati sono importanti ma la Storia di più,
nel senso che senza il riferimento a quella Inghilterra i fatti sarebbero un
po’ svuotati di senso. Quindi è naturale che in alcune scene si trovino scritte
sui muri come: “fanculo gli argentini” (riferimento alla guerra delle
Falkland/Malvine) o “fanculo IRA” (riferimento alla lotta tra il governo
inglese e la cellula terroristica irlandese). L’affresco storico non viene
abbandonato neppure nel delineare i casi di cronaca nera descritti dalla serie
che sono ispirati a fatti realmente accaduti (con anche immagini di
repertorio), ciò si nota fortemente soprattutto nel secondo film, ove fa da
sfondo alle vicende raccontate il caso dello Squartatore dello
Yorkshire (1975-1981)…
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