i due si affezionano, senza un motivo particolare, se non che l'uno/a sente di dover proteggere l'altro/a.
Roger Ebert vede nel film una storia come quella di Easy rider, a partire da Huckleberry Finn.
un piccolo capolavoro, imperfetto, secondo alcuni, con grandi attori nelle mani di un grandissimo Francis Ford Coppola.
non perdetevelo - Ismaele
…The Rain People (questo il titolo originale) è un viaggio prima interiore che
reale anche se l'incontro con un ex giocatore di football universitario ora
mezzo ritardato condizionerà parecchio le sue scelte. Pur sapendo che è
meglio abbandonarlo non riesce a staccarsene. Empatia,affetto materno, sindrome
del buon samaritano. Il perchè della
loro vicinanza affettiva non è svelato neanche nell'ultimo disperato pianto di
Natalie. Coppola più che ai luoghi,più che fotografare l'America che si srotola
pigramente nei finestrini della macchina sembra interessato a Natalie e al suo
processo di emancipazione,al suo tormento. Se vogliamo
è un punto di vista radicalmente opposto a quello assunto da Spielberg in Sugarland Express in cui i finestrini dell'auto erano occhi aperti sul
mondo...
…Nathalie e "Killer" sono due
inadatti (Killer porta la sua disabilità in giro come una specie di pietra di
paragone di coloro che gli si accostano).
Sono inadatti alla vita in generale e alla vita che la società o il caso hanno preparato per loro.
La fuga di Nathalie corre attraverso l'America rurale, che dagli anni 60 in poi non era già più l'autentico paradigma dell'American way of life ma - vero o no che fosse (e c'è ovviamente del pregiudizio nei registi di quegli anni) - un territorio già fin troppo esplorato e allo stesso tempo non (più) conosciuto, ostile.
E' una fuga senza scopo perchè, appunto, la frontiera non c'è più e gli spazi che si aprono davanti ai due non sono più pieni di promesse e di speranze…
Sono inadatti alla vita in generale e alla vita che la società o il caso hanno preparato per loro.
La fuga di Nathalie corre attraverso l'America rurale, che dagli anni 60 in poi non era già più l'autentico paradigma dell'American way of life ma - vero o no che fosse (e c'è ovviamente del pregiudizio nei registi di quegli anni) - un territorio già fin troppo esplorato e allo stesso tempo non (più) conosciuto, ostile.
E' una fuga senza scopo perchè, appunto, la frontiera non c'è più e gli spazi che si aprono davanti ai due non sono più pieni di promesse e di speranze…
…Basically the search
is the same no matter how you undertake it. The young wife (Shirley Knight) In "The Rain People" and the
Peter Fonda character in "Easy Rider" are lineal descendants of the
most typical American searcher of them all, Huckleberry Finn. The rules of the
game say these searches are always undertaken by two companions: a
sophisticate, and an innocent. So Huck Finn takes along the slave, Jim. And
Peter Fonda takes along the pothead (played by Dennis Hopper). And Shirley Knight picks up a
hitchhiker (James Caan) who was a college football player until he
got banged on the head and that made him an innocent.
The function of innocents is to be
satisfied and ask obvious questions. They dig things. They like catfish (Jim)
and getting stoned (Hopper) and they love a parade (Caan). And they can't
understand why their companion on the quest doesn't just settle down and take
it easy…
…Coppola a adopté un rythme lent,
soutenu par une ballade mélancolique dont il n’abuse pas, mais le film recèle
des scènes marquantes dans lesquelles il sait instaurer un malaise persistant :
que ce soit dans l’hôtel où Natalie joue à « Jacques a dit » avec
Killer, jusqu’à l’humilier (magnifique plan-séquence vue dans un triple miroir)
ou dans la rencontre avec Ellen, l’ex-petite amie de Killer qui le rejette
violemment, le spectateur ne peut qu’être troublé par des jeux de pouvoir
brutaux.
Même si les raisons du départ de Natalie restent confuses, le scénario prend soin de la définir par des caractéristiques récurrentes, comme le fait de parler d’elle à la troisième personne. Mais son départ sonne surtout comme le symbole d’un mal-être, qui imprègne toute une génération ; il n’est d’ailleurs pas indifférent que la même année, Dennis Hopper tourne Easy rider et que, au détour d’un plan, on voie le titre Bonnie and Clyde : consciemment ou pas, Coppola s’inscrit dans ce qui va devenir le « Nouvel Hollywood » et remet en cause, le temps d’un beau film, aussi bien la morale traditionnelle que la mise en scène classique. Il se lancera ensuite dans l’opulence opératique triomphante avec les Parrain ou Apocalypse now, mais sa veine intimiste ne mérite ni dédain ni condescendance : Les gens de la pluie est un grand film.
Même si les raisons du départ de Natalie restent confuses, le scénario prend soin de la définir par des caractéristiques récurrentes, comme le fait de parler d’elle à la troisième personne. Mais son départ sonne surtout comme le symbole d’un mal-être, qui imprègne toute une génération ; il n’est d’ailleurs pas indifférent que la même année, Dennis Hopper tourne Easy rider et que, au détour d’un plan, on voie le titre Bonnie and Clyde : consciemment ou pas, Coppola s’inscrit dans ce qui va devenir le « Nouvel Hollywood » et remet en cause, le temps d’un beau film, aussi bien la morale traditionnelle que la mise en scène classique. Il se lancera ensuite dans l’opulence opératique triomphante avec les Parrain ou Apocalypse now, mais sa veine intimiste ne mérite ni dédain ni condescendance : Les gens de la pluie est un grand film.
Nessun commento:
Posta un commento