sabato 23 febbraio 2019

Ils (Them) - David Moreau, Xavier Palud

Them precede di due anni Eden Lake, un'altra storia simile e diversa.
Them non fa vedere (quasi) niente, e quell'ansia, attesa, paura, angoscia, terrore un po' li senti anche tu, quelli di Clémentine e Lucas.
un film che non tistacchi dalla poltrona, in un crescendo di minacce sconosciute.
questo è un film imperdibile, se ti vuoi bene, sapendo che ci sarà da soffrire - Ismaele


l'horror europeo è al femminile, non ci sono cazzi. Sarà una casualità o no ma tutti i più grandi capolavori del genere negli ultimi 10 anni avevano una donna come protagonista, magari affiancata da degli uomini, ma comunque regina indiscussa della scena. Tra l'altro, un'attrice migliore dell'altra. E non è un caso che anche in Them ad avere le palle sia lei, vero uomo della "famiglia" mentre lui è di una indolenza unica - basta vedere come ci viene presentato al "lavoro"- piagnone all'inverosimile (ma corri! al diavolo la ferita!) e capace di mostrare un minimo di carattere solo nel finale.
La narrazione è scandita in maniera mirabile con i 10 minuti iniziali del prologo -ottima la scena in soggettiva dall'interno della macchina col cofano alzato-, altri 10 minuti di presentazione dei due personaggi nella loro casa e i restanti 50 a raccontare, nel classico climax ascendente, il terrore dato dall'attacco degli "invasori"…

Onore ai due registi che, invece di puntare al cosa raccontare, si concentrano sul come raccontarlo e senza virtuosismi creano una pellicola godibile e molto ben girata. Interessante anche la scomposizione della struttura classica del lungometraggio horror. Il ritmo thrilling di questo "Them" si palesa fin dall'inizio stoppandosi solo per poche scene del film, per favorire narrazione e conoscenza dei personaggi, riprendendo poi la rincorsa addirittura prima della metà del film verso una nuova ondata di ansia e brivido, producendo nel complesso un'alternanza di questi elementi veramente appassionante.

Film dopo film l’Europa (o perlomeno alcune nazioni europee) rosicchia sempre più spazio e attenzione alle ipertrofiche produzioni statunitensi ribadendo, se ce ne fosse ancora bisogno, che horror e thriller possono essere girati con molti meno soldi e molta più intelligenza. Them - Loro sono là fuori (Ils) è un esempio lampante di tale situazione.

La tensione è questione di gestione degli spazi, del ritmo, del sonoro e, talvolta (ma Alfred Hitchcock non sarebbe d’accordo), del riuscire a mantenere la minaccia indeterminata e misteriosa fino a pochi passi dalla fine.

In Them - Loro sono là fuori il duo formato da David Moreau e Xavier Palud (The Eye) sembra voler realizzare un manifesto cinematografico di quanto asserito prima e mette in scena, dopo una intro superflua, una lenta carburazione della suspense attraverso qualche quadretto di vita famigliare che raggiunge obbiettivi molteplici: ci vengono fornite informazioni importanti sulle psicologie dei due personaggi principali (anzi, unici), quindi conosciamo meglio l’ambiente principale nel quale si svolgerà buona parte dell’azione e si crea attesa per l’irruzione del Male senza volto, del caos gratuito e immotivato in grado di sconvolgere qualsiasi vita.

Da quel momento, sfruttati gli ingredienti iniziali (luci che si accendono e spengono, fugaci passaggi di ombre, telefonate e rumori molesti), la coppia di filmaker alza il tasso di adrenalina con invidiabile senso del ritmo, sfruttando la bassa definizione digitale per incupire e rendere più claustrofobica la labirintica magione.

La sceneggiatura di Them - Loro sono là fuori, denudata di ingombranti sottotesti e priva di alternanza fra momenti di quiete/spiegazione e istanti di orrore/azione, diventa così un’unica e concitata sequenza di inseguimento a basso tasso emoglobinico ma dotata di altissima tensione che non mostra segni di cedimento fino alla conclusione…

…Il budget ridotto all'osso non risulta un limite per “Ils” che anzi dimostra, come se ce ne fosse ancora bisogno, di come sia possibile creare un ottimo prodotto senza mezzi colossali ma solo con idee ed abilità. Nei suoi scarsi 80 minuti di durata il film è in grado di regalarci un'ottima dose di brividi ed un finale che svela, in modo particolarmente inquietante, l'identità delle presenze assassine che risultano spaventosamente vicine alla realtà quotidiana. Se si unisce questo al fatto che, nella mente dello spettatore, aleggia sempre la scritta d'apertura del film “ispirato a fatti realmente accaduti”, il gioco è fatto e l'effetto finale è ancora più forte e duraturo. Una mossa furba, senza dubbio, ma efficace in questo caso, come in pochi altri…

Ciò che però ha fatto, e farà ancora, più saltare dalla sedia gli spettatori è sicuramente il colpo di scena che fa partire l’ultimo atto. La scoperta di chi, e anche cosa, siano gli invasori contribuisce certamente a vedere Them sotto una luce diversa. È pacifico che l’effetto sorpresa sia l’elemento su cui si investe la buona riuscita di un film presso il pubblico medio, ma è altrettanto vero che esso necessiti di costruzione e coerenza. Cosa che Moreau e Palud dimostrano di saper fare, avendo insistito precedentemente sul tono ludico di quell’irruzione notturna, senza però dimenticarsi di quello che è l’obiettivo: un finale spietato, freddo e di impatto. La sequenza che chiarisce definitivamente il destino di Clémentine e Lucas ha l’effetto di una secca staffilata, l’ultima inquadratura, fissa, un sapore amaro. Liberamente ispirato a fatti realmente accaduti, Them si impone brutalmente come thriller dai toni veristi a cui però non si può e non si vuole umanamente credere.

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