domenica 25 aprile 2021

Da quando te ne sei andato - Mohamed Bakri (visto)

Mohamed Bakri parla con Emil Habibi (qui, qui e qui) della vita in Palestina, e della follia collettiva, e del suo film proibito dagli israeliani, e di come, anche se non te lo aspetti, un nipote può essere complice di un attentato suicida.

tempi difficili, se non impossibili, ed era solo il 2005.

buona visione, se ce la fate, sotto c'è comunque Jenin, Jenin - Ismaele


 


 

 

QUI si può vedere fino al 26-4


 

Mohammad Bakri  visita la tomba del suo maestro, il trapassato Emil Habibi, uno scrittore e politico palestinese, per raccontargli che cosa è successo dalla sua morte. Sullo sfondo le rivolte dell’ottobre 2000, l’Intifada palestinese, gli attacchi del terrore e la rappresaglia israeliana. Due eventi cambiano il corso della sua vita: l’attacco a Meron nel quale due dei suoi nipoti furono attaccati e condannati per aver aiutato gli attentatori e la produzione e la proiezione del suo film Jenin, Jenin”.

da qui

 

Mohamed Bakri è l’autore di Jenin Jenin, è un attore palestinese molto apprezzato in Israele. Jenin Jenin è documentario girato subito dopo l’occupazione, il massacro e la demolizione da parte dell’esercito israeliano, con un numero di morti mai accertato del tutto: secondo Israele 50, la stima palestinese è 3000. Se la verità stesse nel mezzo, sarebbe una tragedia comunque epocale. Ma prima che il documentario sia finito, per Bakri inizia un’altra tragedia: alcuni suoi familiari hanno collaborato con l’organizzazione della strage di Meron, l’esplosione di un kamikaze su un bus. La famiglia Bakri viene additata come un clan di terroristi all’opinione pubblica israeliana. Il fratello di Mohamed, Hassan, si tormenta: se avesse saputo prima delle intenzioni del figlio, cosa avrebbe fatto?

L’anteprima di Jenin Jenin scatena polemiche durissime: ma come, proprio Bakri, il parente dei terroristi, calunnia l’esercito che difende Israele? Il film è censurato, Bakri si difende in tribunale e intanto distribuisce il suo film porta a porta. Lotta perché i palestinesi vivano in pace e gli israeliani sappiano la verità. Non vi dirò come va a finire. La frase: “Non so se siano più folli i palestinesi o gli israeliani. Ma si può paragonare la follia dell’oppresso a quella dell’oppressore?”

da qui



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