Nietzsche scriveva che “Bisogna avere un caos dentro di sé per partorire
una stella danzante”. Ecco, Joaquin Phoenix nella sua vita ha avuto di
sicuro il caos dentro - a cominciare dalla tragica e precoce morte del fratello
River - ma ... che stella che ha partorito!
Alla notte degli Oscar 2020, dove si è guadagnato l'Oscar come miglior
attore, ha fatto uno scherzo degno del Joker: nel suo discorso di
ringraziamento, infatti, ha chiamato "baby" (bambino)
il vitellino appena nato della vacca - proprio quella che gli umani considerano
solamente 'da latte' - sfanculando con grande chiarezza e onestà anche le
'parole per (non) dirlo' - quelle speciste (e ti immagini le risate degli
specisti allevatori che (si/ci) raccontano favole su come sono trattate tanto
bene le loro mucche, così bene che offrono addirittura le mammelle
spontaneamente alla mungitrice (sic!).
Ovviamente oggi il discorso rimbalza su tutti i social e siti internettiani
ovunque nel mondo. Le cronache, quando citano i suoi argomento, parlano
genericamente di 'ambientalismo', ma le cose non sono andate proprio così.
Questo post ti è venuto spontaneo, entusiasta - proprio dal cuore, perché la
notizia ti ha reso di grande buon umore - senza pretendere di essere originale,
ma solo di festeggiare un evento positivo.
Aggiungi poco altro, lasci spazio al discorso. Noti che Phoenix ha parlato
con grande semplicità anche di che cosa accomuna le tante diverse persone
oppresse - e quindi ha indicato un motivo comune per lottare insieme. Joaquin
Phoenix è realmente convinto della causa animalista, che persegue con impegno e
concretezza e non ha esitato a usare un palco mondiale per esprimere il suo
parere - soprattutto, lo ha fatto senza giri di parole, eufemismi, senza
edulcorare la forza sgradevole di certi racconti sulla realtà subita dagli
animali.
Godetevi il discorso.
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