la ragazza, Delia, ha vinto un concorso a premi e ha vinto un'automobile, per perfezionare la vincita Delia deve girare una pubblicità di un minuto per lo sponsor di bibite.
sarà una giornata, lunga, faticosa, con molti ciak fino a quello buono, e si consuma un dramma familiare.
Delia vuole la macchina, l'ha vinta lei, è sua, i genitori vorrebbero loro la macchina, servono soldi a casa, ma Delia è un'ingrata, le fanno notare continuamente, con sempre minore gentilezza, fino al grande freddo nei rapporti fra genitori e figlia.
le trappole del capitalismo in un mondo uscito dalla miseria in brevissimo tempo.
primo lungometraggio di Radu Jude, ottimo debutto, già allora di cinema ne sapeva molto - Ismaele
Il film racconta della lunghissima giornata di
Delia, giovane romena che ha vinto un concorso bandito da una marca di bibite:
girare una pubblicità e ritirare una costosa automobile. Parte quindi, con i
genitori, a bordo di una Dacia e alla volta di Bucarest, dove la attende una
giorno interminabile: tra il caldo estivo, i numerosi Ciak, le pretese del
regista e dello sponsor e le discussioni con i genitori, che vogliono vendere
l’auto per aprire un bed & breakfast. Il titolo deriva dalla banalissima frase
che la ragazza è costretta a pronunciare (“Mi
chiamo Fratila Delia Cristina e sono la ragazza più felice del mondo“)
nello spot.
Dice il regista: “Nel
film si parla di bugie e di compromessi, ma anche di felicità, tristezza e
consumismo. Parlo di capitalismo anche quando racconto le mire di due genitori
che approfittano dei figli per realizzare i propri sogni“.
…Cea mai fericità fatà din lume (La ragazza più felice
del mondo) di Radu Jude è un film su compromessi e bugie, su capitalismo e
rapporti familiari, che porta anche ad una riflessione sull’ingannevole
linguaggio del cinema…
… resultó muy interesante The Happiest Girl in the World, debut de Radu Jude (asistente de Cristi Puiu en La noche del señor Lazarescu), que mantiene el espíritu tragicómico y la virtuosa puesta
en escena de buena parte del nuevo cine rumano. Una adolescente
pueblerina de clase media-baja llega con sus padres a Bucarest para
participar de un comercial de una bebida gaseosa al que debe presentarse
luego de haber ganado un automóvil en un concurso. Mientras
protagoniza -no sin tropiezos- el rodaje de la publicidad en plena ciudad, sus
padres tratan de convencerla de que firme un documento para vender el
coche y así solucionar los problemas económicos de la familia. Ella, en cambio,
quiere manejarlo para ostentar ante sus amigos y compañeros. La utilización de
las locaciones reales (puro caos y ruido) de la capital rumana
es un verdadero hallazgo de un film que describe de manera despiadada los
profundos cambios socioeconómicos de un país que intenta olvidar su pasado
comunista a fuerza de consumo (y de codicia).
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