martedì 11 luglio 2017

La tela di Carlotta - Gary Winick

protagonista è Wilbur, piccolo maiale salvato da morte sicura dalla testardaggine della protagonista umana, che non è Carlotta.
una fattoria di animali che diventano solidali contro tutte le aspettative.
se ritorni all'anima del bambino, quando il bambino era bambino, ti piacerà senza nessun dubbio.
se poi lo vede più volte il bambino potrebbe farsi domande sul motivo per cui si mangiano gli animali, gli stessi che si vedono nel film, e le risposte sarebbero impossibili.
buona visione (e buon vegetarianesimo) a tutti - Ismaele





è un film veramente dolce, a tratti irresistibile, che dietro una storia fantastica e infantile nasconde principi esistenziali importanti: il rispetto per la vita in tutte le sue forme (il maiale, il ragno,etc), l’amicizia inter-razziale e inter-specie, la bellezza della natura, la bellezza e la specialità di ogni cosa, anche la più scontata e semplice.
Insomma, La tela di Carlotta è un film che ha più di un motivo per essere visto, e che dunque consiglio ai miei lettori.
Nel caso, buona visione.

Non mi è dispiaciuto come film nonostante il target a cui si rivolge è nettamente infantile anche se alla fine chi si commuove sono solo i grandi che percepiscono fino in fondo il problema del distacco che viene prospettato alla fine del film. I miei figli invece si sono appassionati al piccolo Wilbur, al cavallo, alle mucche e alle pecore meno all'enigmatica Carlotta del titolo, forse far digerire a un bambino un animale come il ragno come animale positivo (nonostante le indubbie e veritiere qualita'degli Aracnidi citate durante il film) è veramente dura, mentre per quanto riguarda il personaggio del topo suino (sia perchè ingrassa a dismisura sia perchè fa i bagni con la broda schifosa che dovrebbe essere il cibo di Wilbur) diciamo che c'è l'effetto Ratatuille,da quando i miei figli hanno visto l'ultimo capolavoro Pixar i topi sono animali positivi, al contrario di quello che pensa la madre…

Il risultato finale è un film riuscito e convincente, leggermente prolisso e forse privo di particolari guizzi nella sceneggiatura, ma estremamente fedele al libro e capace di far commuovere anche il più arido dei cuori, grazie a un finale davvero azzeccato. Gustose, e necessarie per interrompere il ritmo non certo forsennato della storia, le incursioni comiche, qui affidate a un ratto e a una bizzarra coppia di corvi. La Tela di Carlotta è un prodigio della tecnica, visto che gli effetti speciali sono assolutamente straordinari, ma ha un'anima tradizionale: è un film per famiglie come quelli che, molto tempo fa, ormai, faceva la Disney del periodo d'oro. Ai bambini piacerà.

Unica vera sfida, felicemente superata, la rappresentazione di sintesi del ragno co-protagonista, fedele ai movimenti aggraziati con cui si configura in natura e solo un poco ammorbidito nell'aspetto per renderlo meno minaccioso. Se tutto il progetto non fugge da una professionale convenzionalità, la vera magia è quella di potersi librare con leggerezza insieme al ragno e alla sua tela "parlante", mostrando la peculiare e insostituibile capacità del cinema di renderci, anche solo per un attimo, quello che non siamo.

3 commenti:

  1. Visto non molto tempo fa. Mi è piaciuto senza nessun dubbio :)

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    1. Forse dovrei risponderti: quale non ero. Non riesco ad identificarmi con uno, dovendo scegliere direi Wilbur alla ricerca di una Carlotta e di un Templeton ;)

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