l'invasione esponenziale degli zombie è fuori controllo, e su un treno è difficile restare a distanza di morso.
ma qualcuno ci riuscirà, e la vita per loro avrà un nuovo inizio, all'uscita del tunnel.
di sicuro un film miglior di quello che ti aspetti, non trascurarlo - Ismaele
…Per
il protagonista Seok-wu, detestabile workaholic del mondo
della finanza, l'apocalisse zombi diviene un processo di apprendimento, che lo
porta dalla massima espressione di una logica "cane-mangia-cane" al
suo opposto. Ma Romero non è l'unica
influenza che porta a Train to Busan: se il treno della disparità
sociale richiama infatti quello del più celebrato regista sudcoreano attuale,
ossia Snowpiercer di Bong Joon-ho, alla base
dell'incidente e del comportamento dei personaggi più negativi del film di Yeon
c'è il naufragio del traghetto Sewol, un disastro in cui hanno perso la vita
trecento persone e in cui i media hanno recitato un ruolo di tragica complicità
con le multinazionali responsabili.
Per Yeon la transizione dal cinema di animazione a quello live action si rivela quindi un passaggio indolore, che gli permette di sostituire ciò che non può più filmare per ragioni di budget con la capacità di sfruttare le intense performance dei suoi attori. Su tutti spicca il personaggio del caratterista Ma Dong-seok, quasi uno stereotipo del rozzo (ma di "buon cuore") uomo del popolo, che diviene il protagonista morale della storia. Nonostante un finale incolore e che avrebbe giovato di una maggiore sintesi, Train to Busan resta un momento di divertimento e insieme di riflessione da consigliare e non sottovalutare.
Per Yeon la transizione dal cinema di animazione a quello live action si rivela quindi un passaggio indolore, che gli permette di sostituire ciò che non può più filmare per ragioni di budget con la capacità di sfruttare le intense performance dei suoi attori. Su tutti spicca il personaggio del caratterista Ma Dong-seok, quasi uno stereotipo del rozzo (ma di "buon cuore") uomo del popolo, che diviene il protagonista morale della storia. Nonostante un finale incolore e che avrebbe giovato di una maggiore sintesi, Train to Busan resta un momento di divertimento e insieme di riflessione da consigliare e non sottovalutare.
… Métaphore
grossière mais délectable de nos sociétés, le microsome appréhendé et mis à mal
par Yeon Sang-Ho se dessine comme un bestiaire du genre humain, entre lâcheté
et égocentrisme des uns, et l’héroïsme sacrificiel des autres. Si la finalité
de l’action n’a que peu d’importance – après tout les personnages cherchent
bêtement à sauver leur peau pour ne pas finir en pâtée à zombies – l’écho que
confère la réalisateur à la narration est quant à lui éclairant jusque dans la
caractérisation des mort-vivants dont l’aveuglement et l’agitation (digne de
poules fraichement égorgées) est une critique limpide d’un aveuglement
généralisé de la population sud-coréenne (et pas que).
Fort de son expérience du cinéma d’animation, Yeon
Sang-Ho pense habilement son découpage tout en travaillant avec soin l’hypothèse
sonore afin d’exacerber notre tension tout en ne cessant de nous surprendre. Il
dirige avec brio une brochette de comédiens dont le ponctuel surjeu est
impayable. Et bien que le film se morde quelque peu la queue dans sa
résolution, nous en demendons encore !
…Train To Busan es vibrante, una película donde la acción
te persigue sin tregua consiguiendo una primera hora que te deja sin aliento.
Si es verdad que en su segunda parte baja el listón-quizás demasiado- en lo que
acción se refiere y se centra mas en el drama social de esa gente que quiere
sobrevivir cueste lo que cueste. El fallo posiblemente del film es que es un
cambio de ritmo brutal entre una parte y otra, creo que tendría que estar
dosificado esos ritmos durante toda la película.
Train To Busan es un titulo para el entretenimiento que hará disfrutar a -casi-todo los amantes de la acción pero a la que no le falta su crítica a una sociedad cada vez mas egoísta.
Train To Busan es un titulo para el entretenimiento que hará disfrutar a -casi-todo los amantes de la acción pero a la que no le falta su crítica a una sociedad cada vez mas egoísta.
… Il risultato
è una specie di Snowpiercer più
casinista e con meno pretese, ma soprattutto è quel che sarebbe stato
bello trovare in World War Z:
un horror d'azione teso, divertente, sanguinario, appassionante, pieno di
piccole idee azzeccate nella messa in scena, senza alcun riguardo
nell'insozzare di sangue i sedili del treno, privo di pudore nell'uccidere i
suoi personaggi e comunque sempre attento a non perdere di vista quel che vuole
raccontare. Al centro di tutto c'è il dramma familiare di un padre in viaggio
con la figlioletta (e chiaramente, da neo padre di figlioletta, ci sono cascato
con tutti i piedi), ma si aggiungono diversi personaggi azzeccati e c'è un
giocare semplice, ma efficacissimo, sulla discriminazione sociale e su
quanto, nelle situazioni peggiori, la logica del gruppo possa spingere a tirare
fuori il fango nascosto nel cuore di chiunque. È un filmetto semplice,
riuscito, divertente, messo in scena come si deve, che per una buona metà della
sua durata non sbaglia un colpo e anche quando si lascia un po' andare
intrattiene con gusto fino alla fine, senza mai diventare cretino. Avercene.
…una
fábula de supervivencia, del nacimiento de un padre, de crecimiento personal
tanto para él como para su hija, de cómo un hombre comprende que su rol en la
sociedad es mucho más que el resultado de su trabajo, de reconocer en la
sonrisa de su hija que su vida nunca estuvo tan completa.
De fondo, la manada de zombies que atiborran la pantalla
durante todo el metraje no son más que el medio, la frontera que nos sumerge en
la ficción, pero que de manera críptica esconden todos los miedos y fantasmas
de Seok Woo, toda la infancia perdida lejos de su padre de Soo-an. Además, la
concepción y evolución de los infectados están muy lejos de las risas del
espectador, siendo estos capaces de generar un terror real que traspasa la
pantalla. El hecho de no profundizar en el origen del virus también es un gran
acierto y reafirma la intención del director a la hora de darle prioridad al
verdadero hilo narrativo. Pero ningún mensaje sería suficiente sin el trabajo
experto de efectos especiales, el gran tratamiento de la historia, la
conmovedora música incidental y el sobresaliente trabajo actoral, tanto de
protagónicos como de secundarios, en donde cada uno permite identificarnos con
su comportamiento y evaluar nuestra postura ante cada uno de los sucesos, donde
sin duda la pequeña Kim Soo-an se roba la pantalla.
‘Train to Busan’ demuestra que, aunque parezca una paradoja, el sub
género zombie no está muerto, sólo hacen falta buenas ideas y espectadores que
nunca dejen de creer.
…Le quasi
due ore della pellicola passano come un ruscello impetuoso ed in piena:
tensione sempre alta, scene di grandissima spettacolarità, il giusto pizzico di
ironia, una morale ben riscontrabile, buoni e cattivi scolpiti nella pietra
grazie ad una caratterizzazione che non lascia spazio all'ambiguità, qualche
sfumatura da melodramma, convergono nei canoni del più classico degli zombie
movies, facendo di Train to Busan un lavoro di genere solido, tecnicamente
inappuntabile con un cast di primo ordine…
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