domenica 19 ottobre 2025

Per te - Alessandro Aronadio

un bambino che capisce tutto si trova piano piano a vedere un padre che cambia, l'Alzheimer precoce gli sta mangiando i neuroni. 

il padre aspetta molto tempo a dirglielo, nonostante le insistenze della moglie.

la confessione avviene una notte nella quale il padre era andato, col bambino, dal fratello, dopo anni di lontananza, per spiegargli cosa succedeva.

tutti sono bravi, ma il bambino (Javier Francesco Leoni) è eccezionale.

il regista evita tutte le trappole del pietismo e della melensaggine, per fortuna del film, e anche nostra.

un film da non perdere, promesso.

buona (toccante) visione - Ismaele

ps: nel 2015 passava nelle sale Still Alice, un buon film nel quale Julianne Moore si ammala di Alzheimer precoce.




…Per Te è un film che riesce a trasformare il dolore in una carezza, a ricordarci che l’amore — quando è autentico — non si misura nel tempo, ma nella capacità di restare. Alessandro Aronadio firma una storia che commuove senza mai indulgere, che parla di malattia ma soprattutto di vita, di quella forza invisibile che lega le persone anche quando la memoria svanisce.

Merito di una regia attenta, capace di bilanciare ironia e struggimento, e di due interpreti straordinari come Edoardo Leo e Teresa Saponangelo, che restituiscono verità, tenerezza e imperfezione a ogni gesto, a ogni sguardo. Per Te non cerca di consolare, ma di accompagnare — come fanno le storie migliori — e nel farlo ci invita a custodire i nostri ricordi, anche quelli che fanno male, perché è lì che continua a vivere ciò che siamo stati.

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…Inevitabilmente, però, Per te è un film che fa male, poiché mette in mostra una condizione – quella della malattia – che troppo spesso viene posta ai margini, lasciando chi vi combatte a farlo da solo. Tuttavia, non punta a dare riflessioni ciniche su quanto abbandono e noncuranza siano dilaganti, ma si concentra su chi invece sceglie di esserci, di essere un sostegno e di cercare di alleggerire il peso che condizioni come quella del protagonista Paolo comportano. Ancora una volta, dunque, Aronadio si dimostra regista capace di offrire un punto di vista diverso e lasciare negli spettatori anche solo un briciolo di speranza.

Perché quella di Per te, in fin dei conti, è una storia che celebra l’amore come forza resiliente, capace di illuminare anche le ombre dell’oblio e del tempo che passa. Temi e situazioni delicati ma all’ordine del giorno, che il regista con la sua squadra riesce a restituire con sincerità, lasciando nello spettatore un sentimento agrodolce, di quelli che se da un lato ci fanno rammaricare per come sono evolute o cambiate certe cose, dall’altro ci fanno gioire perché del bello e del buono c’è comunque stato.

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Se Edoardo Leo si presta al gioco della regressione veloce con la solita disincantata verve da interprete navigato, che nei momenti più drammatici verso la fine del film lo porta ad assomigliare più ad un alcolizzato, che ad un malato terminale di L'Alzheimer, il piccolo Javier Francesco Leoni risulta molto empatico e gradevole.

Ma se "Per te" ha un vero merito, quello è certamente di saper evidenziare la bravura di un attore sempre troppo relegato in ruoli da comprimario, ma quasi sempre straordinario: Giorgio Montanini, qui nei panni del fratello bisbetico del malato protagonista, è davvero eccezionale, e conferisce al suo personaggio, sulla carta forse un po' caricaturale, una verve da applauso, grazia a quella sua disincantata soave indolenza che lo rende un personaggio davvero eccezionale.

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il grosso difetto di questo film: perché ciò avvenga, viene dal primo minuto esplicitato come sia “tratto da una storia vera”, in quello che risulta un piccolo stratagemma per predisporre lo spettatore alle emozioni che deve provare. E così il cinema stesso sembra deresponsabilizzarsi: non è fondamentale costruire una narrazione tale da fare in modo che lo spettatore la percepisca come vera, ma al contrario è questi che deve crederci al netto di tutto perché sa già che è vera. Allora il mezzo cinematografico si spoglia di qualsiasi responsabilità, a partire da quella nei confronti della vicenda adattata…

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