martedì 7 ottobre 2025

Target - Scuola omicidi – Arthur Penn

uno degli ultimi film di Arthur Penn, certo non dei migliori.

una storia di spie e di vendette spietate, Gene Hackman e Matt Dillon sono i protagonisti del film, padre e figlio che nel momento del pericolo finalmente si parlano e si vogliono bene, per la salvezza della madre.

in anticipo su Frantic, lotte e rese dei conti di spie della CIA in Europa.

niente di straordinario, ma Arthur Penn e Gene Hackman meritano sempre.

buona (spionistica) visione - Ismaele


 

QUI si può vedere il film completo



…Il più rilevante motivo di interesse di Target è l'ambientazione europea vista attraverso gli occhi dell'America. Parigi, Amburgo, Berlino sono le città attraversate dal carrozzone yankee, e le città del vecchio continente vissute da uomini di azione americani sono sempre rese con una certa meraviglia. Le auto sono troppo piccole per loro, tutto è fuori scala, fuori misura per il popolo che crede fermamente che bigger sia sempre better. Tra tanti attori di oltreoceano però Hackman è uno di quelli con il profilo più adatto per riciclarsi sul mercato europeo. La storia affonda profondamente le radici nel periodo della Guerra Fredda, del resto il muro di Berlino è ancora in piedi nell'85 e gli scampoli di spionaggio e controspionaggio tra Usa e Urss sono ovunque. La sceneggiatura (scritta addirittura a sei mani) non è troppo di sostanza, scorre alquanto lineare ed orizzontale ma è il buon lavoro di regia, montaggio e recitazione a tenere in piedi la pellicola che comunque migliora sensibilmente nella seconda parte, quella un po' più densa. Ci sono vari elementi ma tutti poco approfonditi, il rapporto opaco tra moglie e marito, quello blando tra padre e figlio, il passato di Hackman, le oscure trame politiche, il menù ci viene offerto al minimo sindacale e a Target sembra proprio mancare un po' di benzina per acquisire maggior vitalità e pregnanza rispetto anche a molti titoli coevi. Al botteghino non andò benissimo e fece suppergiù pari con i costi di realizzazione. Hackman si mangia un po' tutti, vuoi per la statura dell'attore vuoi per una relativa consistenza degli altri personaggi. A scuola si direbbe che Target strappa una sufficienza rotonda ma non arriva al sette, solido ma tutto sommato ordinario.

da qui

 

Dopo qualche anno di inattività,Arthur Penn,che aveva svolto brillanti lavori nelle decadi precedenti,tornò a dirigere un film con questa spy-story che dovrebbe includere anche uno scontro generazional-familiare tra un padre ed un figlio che non se la sono mai detta un granchè:Gene Hackman,veterano dello schermo,già a suo agio per due volte col regista di "Piccolo grande uomo",si confronta con il divo allora rampante ma già in fase di discesa Matt Dillon,però tra i due attori il feeling non sembra svilupparsi moltissimo.D'altra parte lo script non è superlativo,da parte della regia si nota mestiere e piglio sicuro,ma relativa ispirazione,con una soluzione finale che smorza la suspence e spinge ad una ricomposizione familiare assolutoria che convince fino ad un certo punto,anche perchè gli attriti tra i due personaggi principali si risolvono frettolosamente,e il gioco di trappole tra vecchi spioni è fin troppo arzigogolato per essere credibile davvero.Tutto sommato film non spiacevole, ma considerati i nomi presenti,è lecito un minimo senso di delusione.

da qui

 

…Target è un altro film su commissione che tuttavia ci far ritrovare un Arthur Penn in piena forma, impegnato a costruire una spy story che, per una volta, risulta lineare e comprensibile e si fa seguire con grande suspence e scene di inseguimento davvero notevoli (le peripezie sulla Peugeot 295 e poi sulla Fiat Uno rossa sono fantastiche!).

Gene Hackman è strepitoso e Matt Dillon ideale nella parte del figlio ribelle che si ritrova un padre dalle risorse inaspettate e dall'animo intrepido come mai si sarebbe potuto supporre. Certo il film non raggiunge l'apice del gioiello polanskiano di tre anni successivo a questo, ovvero il meraviglioso Frantic, di cui possiede tuttavia qualche aspetto e spunto in comune (l'estorsione dopo il rapimento, una famiglia coinvolta in un complotto apparentemente più grande di loro), ma sa difendersi bene fino a risultare un thriller molto riuscito.

da qui

 


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