martedì 26 novembre 2019

Piano 17 - Manetti Bros

i personaggi di Coliandro quando Coliandro ancora non c'era.
una sceneggiatura che non ti lascia annoiare mai, quando ti sembra arrivare a un vicolo cieco si riapre le strada e si riparte.
e il tempo è il protagonista del film.
i Manetti Bros non deludono.
non perdetevelo, buona visione - Ismaele







L'idea base del film sta nel timer di una bomba, che procede inesorabile, mentre il tempo viene frammentato in molteplici flashback, che pian piano ricompongono l'intera vicenda. Una banda di rapinatori, non proprio gentili ma nemmeno troppo cattivi, capeggiata dal riflessivo Matteo Mancini, comincia a sfaldarsi per le incomprensioni interne. Sospetti e gelosie fra i membri del gruppo intorbidano le acque e fanno emergere la figura del secondo Mancini, fratello minore del capo, malvivente dal cuore tenero e dallo spiccato acume psicologico-introspettivo. I Manetti Bros spiegano che inventando questo personaggio hanno pensato a una specie di Sherlock Holmes del crimine, sottile osservatore di dettagli e psicologie umane.
In effetti nella lunga scena claustrofobica all'interno dell'ascensore, con la tensione che cresce ogni minuto e diventa palpabile, Mancini junior si dimostra freddo e padrone di sè, e riesce a mettere a nudo le debolezze dei suoi compagni di sventura…

Bella sorpresa questa pellicola firmata dai Manetti bros. che vede protagonista il bravo (e diciamolo, pure simpatico) Giampaolo Morelli, il quale un anno dopo sotto la direzione degli stessi Manetti porterà in televisione uno dei più riusciti personaggi televisivi di questo ultimo decennio, L'Ispettore Coliandro.
Ora anche se in Piano 17 non c'è la mano di Carlo Lucarelli, bisogna dire che i Manetti dimostrano di conoscere a menadito le regole del thriller e confezionano una pellicola che ha tutto per rendere felici gli amanti della suspance.
A parte il fatto che Morelli qui interpreta un criminale (ancorché simpatico ed accattivante) come 
Marco Mancini mentre nella serie televisiva veste i panni del poliziotto, bisogna dire che i due personaggi sono molto diversi e dare merito all'attore di aver dato grande credibilità ad entrambi.
Se Coliandro è un casinista che una ne pensa e cento ne combina finendo per risolvere i suoi casi grazie alla sua tenacia ma anche a qualche colpo di fortuna, Mancini è un duro vero, parte di una banda di criminali, obbligato con un ricatto a espletare una missione (deve mettere una bomba in un ufficio per distruggere dei documenti) che cerca di eseguire nel modo più rapido ed essenziale.
Proprio il tempo della bomba (che esploderà un'ora e mezza dopo l'innesco) scandisce il tempo del film…

2 commenti:

  1. È nella mia videoteca.
    Lo considero per ora l'opera migliore dei Manetti (sperando venga scalzata da Diabolik).
    Molto tarantiniana, non annoia, ha bei colpi di scena, sa divertire.


    Moz-

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    Risposte
    1. intanto questo mese, da raiplay, a casa ci siamo visto tutto Coliandro, quasti Bros ci sanno fare

      aspettiamo fiduciosi Diabolik :)

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