sabato 20 gennaio 2018

Signore e signori – Pietro Germi

un film in tre parti, molta commedia, ancora più amarezza, e come tutti i grandi film anche Signore e signori parla di e a ciascuno di noi.
attori al meglio, regista grandissimo, una storia di provincia, noiosa e annoiata, divertente e triste, divertente e cattiva, ma quella provincia esiste, la abitiamo tutti i giorni.
nel 2016 il film è stato restaurato dalla Cineteca di Bologna, sempre sia lodata.
cercate questo gioiellino e godetene tutti, sarà una delle cose migliori che vedrete negli ultimi tempi, promesso - Ismaele








Sceneggiato da Age e Scarpelli, il film deve in verità la sua straordinaria struttura narrativa ad un'idea di Ennio Flaiano (non accreditato), che s'ingegnò per cercare una cornice che lo emancipasse dal genere boccaccesco della pellicola ad episodi, di gran voga in quel periodo. L'ideazione del coro di personaggi, che si assomma nella piazza cittadina, assurgendo a emblema di una logica ideologica di gruppo o ancor meglio di branco, per poi lasciar spazio ai singoli assoli, supera lo strumento decorativo, al punto che la cornice diventa il film stesso, il suo stile e il suo senso. 
Il coro, unitamente all'aria e al recitativo, porta con sé anche un'idea di melodramma, che riaffiora specialmente nel secondo dei tre atti, nella figura tragica del personaggio interpretato da Gastone Moschin, così come nell'aria d'opera accennata da Castellan e Scarabello ("La bella figlia dell'amor", dal Rigoletto, che Germi non riuscì ad inserire qui, andrà a far parte del primo capitolo di Amici miei). 
A distanza di cinquant'anni esatti, favorito da un ottimo restauro, Signore & signori si conferma un'opera di amara attualità e d'inalterata modernità.

Quando la commedia all'italiana sapeva inscenare la farsa dall'acuto e impietoso sguardo sulla realtà. Pietro Germi irride l'Italietta del boom economico e la borghesia provinciale delle professioni, che non ha fascino discreto ma solo malcelata vigliaccheria e villana scemenza mascherata di giovialità, e che non riesce, anzi non vuole scrollarsi di dosso la polvere delle sue inveterate meschinità. Allestisce un gustoso quanto straniante teatrino di caratteri che ricorda la Commedia dell'Arte. La coralità con cui dirige gli attori, tutti appropriati, sa di grottesca sagra paesana celebrata in una Treviso riconoscibile nei luoghi e nella comica, perché balorda, parlata dialettale. I piccioni volano in piazza dei Signori, mentre i perdigiorno perbene stanno al bar a commentare il passaggio della gente e a dar libero sfogo alle malelingue. Se non si riesce a farli zittire nei tre capitoli in cui è strutturato il film, almeno alla fine li si condanna senza appello al ridicolo di una mattinata domenicale in centro…

Du néo-réalisme sensible à la farce corrosive en passant par le mélodrame policier, ces trois films ne se seront pas contentés de nous montrer la variété des registres abordés par Pietro Germi : ils nous auront surtout démontré à quel point il s'agissait d'un maître du langage cinématographique. Il n'y a en effet en terme de mise en scène que très peu à voir (hormis la qualité de la photo et une direction d'acteurs impeccable) entre la belle retenue d'Il ferroviere, les recettes élégantes et maîtrisées du « genre » dans Meurtre à l'italienne et l'exubérance incisive de Ces messieurs-dames, film de gimmicks formels (ces zooms/contre-zooms récurrents et appuyés, ces gros plans grotesques...) et sonores (le bruit de la foule, omniprésent, ou ces ritournelles entêtantes de Carlo Rustichelli). Peu à voir si ce n'est la grande adéquation entre un sujet, une intention et un rendu formel.
Bravissimo e grazie.

"Signore e signori" est un film italien délicieusement écrit, multifacette, une vraie comédie italienne dans la lignée des Monstres, entre rires et larmes. Découpé en trois parties, il a toutes les allures d'un film à sketchs, mais trompe son spectateur car les mêmes personnages sont au centre des ces trois différentes histoires. En faisant simple, je dirais qu'il s'agit de la vie tragi-comique d'un groupe d'amis... de connaissances plus ou moins intimes dans un gros bourg italien (le tournage a eu lieu à Trévise). Il y est question de coucheries, de jalousies, d'idylles, d'amour, d'adultère, de prostitution, de religion et de corruption, bref un grand méli-mélo d'engagements et forfaitures en tout genre mais très humains…


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