un film in tre parti, molta commedia, ancora più amarezza, e come tutti i grandi film anche Signore e signori parla di e a ciascuno di noi.
attori al meglio, regista grandissimo, una storia di provincia, noiosa e annoiata, divertente e triste, divertente e cattiva, ma quella provincia esiste, la abitiamo tutti i giorni.
nel 2016 il film è stato restaurato dalla Cineteca di Bologna, sempre sia lodata.
cercate questo gioiellino e godetene tutti, sarà una delle cose migliori che vedrete negli ultimi tempi, promesso - Ismaele
attori al meglio, regista grandissimo, una storia di provincia, noiosa e annoiata, divertente e triste, divertente e cattiva, ma quella provincia esiste, la abitiamo tutti i giorni.
nel 2016 il film è stato restaurato dalla Cineteca di Bologna, sempre sia lodata.
cercate questo gioiellino e godetene tutti, sarà una delle cose migliori che vedrete negli ultimi tempi, promesso - Ismaele
…Sceneggiato da Age
e Scarpelli, il film deve in verità la sua straordinaria struttura narrativa ad
un'idea di Ennio Flaiano (non accreditato), che s'ingegnò
per cercare una cornice che lo emancipasse dal genere boccaccesco della
pellicola ad episodi, di gran voga in quel periodo. L'ideazione del coro di
personaggi, che si assomma nella piazza cittadina, assurgendo a emblema di una
logica ideologica di gruppo o ancor meglio di branco, per poi lasciar spazio ai
singoli assoli, supera lo strumento decorativo, al punto che la cornice diventa
il film stesso, il suo stile e il suo senso.
Il coro, unitamente all'aria e al recitativo, porta con sé anche un'idea di melodramma, che riaffiora specialmente nel secondo dei tre atti, nella figura tragica del personaggio interpretato da Gastone Moschin, così come nell'aria d'opera accennata da Castellan e Scarabello ("La bella figlia dell'amor", dal Rigoletto, che Germi non riuscì ad inserire qui, andrà a far parte del primo capitolo di Amici miei).
A distanza di cinquant'anni esatti, favorito da un ottimo restauro, Signore & signori si conferma un'opera di amara attualità e d'inalterata modernità.
Il coro, unitamente all'aria e al recitativo, porta con sé anche un'idea di melodramma, che riaffiora specialmente nel secondo dei tre atti, nella figura tragica del personaggio interpretato da Gastone Moschin, così come nell'aria d'opera accennata da Castellan e Scarabello ("La bella figlia dell'amor", dal Rigoletto, che Germi non riuscì ad inserire qui, andrà a far parte del primo capitolo di Amici miei).
A distanza di cinquant'anni esatti, favorito da un ottimo restauro, Signore & signori si conferma un'opera di amara attualità e d'inalterata modernità.
Quando la commedia all'italiana sapeva
inscenare la farsa dall'acuto e impietoso sguardo sulla realtà. Pietro Germi
irride l'Italietta del boom economico e la borghesia provinciale delle
professioni, che non ha fascino discreto ma solo malcelata vigliaccheria e
villana scemenza mascherata di giovialità, e che non riesce, anzi non vuole
scrollarsi di dosso la polvere delle sue inveterate meschinità. Allestisce un
gustoso quanto straniante teatrino di caratteri che ricorda la Commedia
dell'Arte. La coralità con cui dirige gli attori, tutti appropriati, sa di
grottesca sagra paesana celebrata in una Treviso riconoscibile nei luoghi e
nella comica, perché balorda, parlata dialettale. I piccioni volano in piazza
dei Signori, mentre i perdigiorno perbene stanno al bar a commentare il
passaggio della gente e a dar libero sfogo alle malelingue. Se non si riesce a
farli zittire nei tre capitoli in cui è strutturato il film, almeno alla fine
li si condanna senza appello al ridicolo di una mattinata domenicale in centro…
…Du
néo-réalisme sensible à la farce corrosive en passant par le mélodrame
policier, ces trois films ne se seront pas contentés de nous montrer la variété
des registres abordés par Pietro Germi : ils nous auront surtout démontré
à quel point il s'agissait d'un maître du langage cinématographique. Il n'y a
en effet en terme de mise en scène que très peu à voir (hormis la qualité de la
photo et une direction d'acteurs impeccable) entre la belle retenue d'Il ferroviere, les recettes élégantes et
maîtrisées du « genre » dans Meurtre à l'italienne et
l'exubérance incisive de Ces messieurs-dames,
film de gimmicks formels (ces zooms/contre-zooms récurrents et appuyés, ces
gros plans grotesques...) et sonores (le bruit de la foule, omniprésent, ou ces
ritournelles entêtantes de Carlo Rustichelli). Peu à voir si ce n'est la grande
adéquation entre un sujet, une intention et un rendu formel.
Bravissimo e grazie.
Bravissimo e grazie.
"Signore e signori" est un film
italien délicieusement écrit, multifacette, une vraie comédie italienne dans la
lignée des Monstres, entre
rires et larmes. Découpé en trois parties, il a toutes les allures d'un film à
sketchs, mais trompe son spectateur car les mêmes personnages sont au centre
des ces trois différentes histoires. En faisant simple, je dirais qu'il s'agit
de la vie tragi-comique d'un groupe d'amis... de connaissances plus ou moins
intimes dans un gros bourg italien (le tournage a eu lieu à Trévise). Il y est
question de coucheries, de jalousies, d'idylles, d'amour, d'adultère, de
prostitution, de religion et de corruption, bref un grand méli-mélo
d'engagements et forfaitures en tout genre mais très humains…
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