sabato 27 gennaio 2018

Perchè la vita deve essere bella - Marco Riva, Luca Berardi

documentario su Danilo Casadei detto Baciola


“Perché la vita deve essere bella” è un documentario che racconta l’esperienza e il pensiero di Danilo Casadei, detto Baciola, poeta di strada, vagamondo (mitico il viaggio in India in autostop, nel ’73, sulle orme dei maestri della Beat Generation). Abbiamo scelto Baciola in quanto rappresenta l’antitesi di un mondo dove la gente lavora, lavora per spendere e spandere (crisi permettendo) ed è insoddisfatta. 
Baciola è il contrario di tutto ciò: vive alla giornata, ricerca relazioni umane profonde girando per colline ed osterie, descrive le sue emozioni in taccuini stropicciati… lo si può incontrare la notte all‘Intifada di Cesena mentre annota i suoi pensieri su una vecchia lavagna oppure al circolo di Monteleone dove, seduto sulla sua poltrona preferita, chiacchiera con qualche ragazza di cui è “follemente” innamorato dedicandole versi scritti su carta per alimenti, o a gustarsi la spianata con la mortadella da Alvaro a Sorrivoli. 
Quindi noi vogliamo raccontare che si può vivere diversamente dall’ottica totalizzante di produzione, consumo e infelicità: la vita è una e “deve essere bella” e per ciò bisogna lottare ogni attimo. Questo insegna Baciola, a vivere sobriamente senza l’ossessione del denaro… “gli altri accumulino pure…Baciola esprime!” 
GIU’, gruppo inutili uniti, vuole: ricercare cosa sta succedendo nelle persone, oggi, in un angolo remoto del ricco occidente; analizzare le conseguenze, le ricadute personali di un mondo “a testa in giù” (E. Galeano) basato sull’ingiustizia, lo sfruttamento dei paesi poveri e sull’insoddisfazione esistenziale di massa in quelli ricchi; e lottare per una presa di consapevolezza allo scopo di cambiare la percezione del mondo e magari, nel tempo, insieme a tanti altri, provare a rivoltarlo un po’. Perciò andiamo fieri della nostra inutilità in una società dove l’utile è solo quello economico-commerciale.
Infine, tra gli intenti del gruppo, oltre a quello fondamentale di produrre documentari, c’è quello di fondare una scuola popolare di libera informazione (gratuita), per formare persone capaci di agire nel mondo della comunicazione (tramite Carta, Teatro, Video, Web…) sempre più in mano a pochissimi e potentissimi soggetti.

da qui

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