martedì 11 dicembre 2012

The Guard (Un poliziotto da happy hour) - John Michael McDonagh

la cosa peggiore del film è il titolo italiano, tutto il resto fila che è una bellezza.
protagonista il bravissimo Brendan Gleeson di "In Bruges", regista un Mc Donagh, ma non è lo stesso di "In Bruges".
un film del quale non ti pentirai mai di averlo visto, promesso - Ismaele




All builds up to a shoot-out on a boat docked at an obscure pier. The framing and cinematography here are unobtrusive but efficient. The drama builds remorselessly. Much is at stake. I am exhausted by shootouts in which countless rounds are exchanged in displays of special effects. But a scene like this, which depends on topography, characters and logistics, can be a gift of the cinema. "The Guard" is a pleasure. I can't tell if it's really (bleeping) dumb or really (bleeping) smart, but it's pretty (bleeping) good.

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Après un générique de début façon western, face auquel on se dit que les héros sont fatigués, le film embraye sur une complexe enquête mêlant trafic de stupéfiants et divers règlements de compte entre gros bonnets. Sous ses allures de film sympathique, qui rentre dans le lard des clichés (et des irlandais), se cache cependant une véritable intrigue, qui une fois le twist final arrivé, donne envie de revoir le film avec un œil neuf. « The guard » est donc une formidable comédie policière, aussi référencée que bavarde, aussi drôle qu'inquiétante, aussi faussement superficielle que le spectateur est parfois facile à manipuler.

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…Aunque el gusto por la espontaneidad origine en ocasiones diálogos deslavazados y el ritmo se escape un tanto al dominio del director, John Michael McDonagh. Con todo, su debut en el cine no deja de ser exitoso, y el resultado es un buen film de género, divertido, que merece la pena ver en versión original por el juego de lenguas y estilos, desde inglés con acento irlandés al americano, pasando por el gaélico y que crea un personaje rompedor que daría, en mi opinión, para toda una eficaz serie televisiva. La fotografía del paisaje entre abrupto y verde de la costa irlandesa contribuye a orquestar esta singular comedia negra.

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Gli ingredienti ci sono tutti per far sì che il film risulti un prodotto sfizioso ed eccentrico: un protagonista originale in tutto e per tutto; tre cattivi imprevedibili; una spalla che non ha una reale consapevolezza di ciò che accade; nonché una location, quella dell'aspra e selvaggia Connemara, dai tratti epici. The Guard (questo il titolo inglese) è dunque una black comedy a cui non mancano elementi quali imprevedibilità, scenografie e costumi provocatoriamente stilizzati che in qualche modo avvicinano l'opera dell'esordiente John Michael McDonagh ai lavori di registi classici come John Ford e Preston Sturges. Sicuramente gran parte della riuscita del film è dovuta all'entusiasmante interpretazione di Brendan Gleeson, perfettamente calato nel ruolo di un uomo caparbio ma cinico, ferocemente onesto nei confronti dei propri ideali, ma allo stesso tempo tutt'altro che un accanito sostenitore della legge, anzi spesso si trova ad infrangere le regole. Gerry Boyle è un irlandese verace, pessimista ed idealista allo stesso tempo, i cui “unici” punti deboli sono le sostanze illegali e le donne. Il film di McDonagh sa dunque fondere un cupo umorismo con un'azione dal ritmo serrato in una pellicola visivamente stilizzata ed allo stesso tempo poetica…

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