martedì 18 giugno 2024

Chi ucciderà Charley Varrick? - Don Siegel

un aviatore acrobata, a corto di soldi, con la moglie e altri due complici, tenta una piccola rapina in una banca di campagna.

ma le cose non vanno per il verso giusto, si apre una spietata caccia ai ladri, la mafia non perdona.

in questa lotta fra ladri e mafiosi noi stiamo con i ladri, questo si sappia, e sopratutto con quel genio triste d'attore che è Walter Matthau.

buona (acrobatica) visione - Ismaele



QUI si può vedere il film completo, in italiano 

 

 

Chi ucciderà Charley Varrick? è infatti il noir perfetto, con sequenze magistrali (la rapina è tra le migliori della storia del cinema, succede di tutto senza dover ricorrere ai ralenti, di cui Siegel non ha mai avuto bisogno per essere epico o lirico), dialoghi pazzeschi (anche il doppiaggio italiano, con le sue libertà, non è male) e personaggi tutti memorabili: il paralitico ricettatore/informatore, la fotografa della mala, lo sceriffo, il mafioso cinese, l’entraîneuse e il direttore di banca istigato al suicidio dalle parole di Vernon in una formidabile scena tra le vacche di un recinto in aperta campagna. Musiche al solito eccezionali di Lalo Schifrin alla quarta collaborazione con Siegel (ce ne sarà una quinta, Telefon, nel 1977).

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Un piccolo classico questo film di Siegel. C'è un po'tutto il suo universo: l'ironia feroce, l'amicizia virile, l'uso della violenza visto come necessario quando non basta il solo cervello, una poco agevole distinzione tra buoni e cattivi(o meglio qui sono tutti cattivi ma qualcuno lo è piu' degli altri).Su tutti si staglia la figura di Charley Varrick alias Walter Matthau una volta tanto svincolato dai ruoli comici che divora letteralmente il film. La rapina iniziale in banca è un capolavoro di precisione il finale in cui Charley gabba tutti(polizia e mafia che cercava i soldi)un capolavoro di perfidia…

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Uno dei migliori film realizzati da Don Siegel, un noir teso e violento che non lascia mai tregua e respiro allo spettatore. La vicenda è un noir a venature thriller, di una cupezza degna di Fritz Lang. In Chi ucciderà Charley Varrick? notiamo, infatti, un'umanità speduta e senza speranza. I cosiddetti 'buoni' sono dei rapinatori che non si sono fatti scrupolo ad uccidere ma, dall'altro, troviamo una società corrotta e dominata dalla malavita in cui pare non possa esserci spazio per la giustizia e per la redenzione; una società in cui le forze dell'ordine sono poco più che comprimari in uno spettacolo in cui a farla da padrone è la mafia.

Matthau, che dà in prestito la sua abituale maschera spiritosa ad un thriller, è strepitoso nell'interpretare la figura di Charley Varrick, un criminale freddo e calcolatore dal cervello finissimo ma che è ancora in grado di provare dei sentimenti, ma spicca anche Joe Don Baker nel ruolo del sicario rozzo, razzista e violento che è l'incarnazione del male assoluto. Siegel dirige il tutto col suo solito straordinario talento, dando alla storia un piglio frenetico e violento.

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Credo si possa dire un film perfetto, che non ha una smagliatura durante tutta la sua durata. Tutto, dalla regia alle interpretazioni, è di alto livello. A conti fatti, poi, è uno dei film più ottimisti di Don Siegel, nonostante il suo pessimismo abbia comunque uno spazio notevole. Il microcosmo della piccola banca di provincia ne è un esempio: trasferimenti di ingenti somme in nero provenienti dalla malavita, complicità politiche, un direttore che, oltre che manutengolo dei criminali, è un inetto e un vigliacco. Il personaggio più

negativo è forse quello del gorilla, una specie di robot senza cuore e senza ombra di umanità. Lo stesso complice del protagonista è anch'egli un esempio di uomo senza scrupoli, dalla pistola facile, e interessato solo al denaro. In ogni caso non ho trovato quel pessimismo nero e quella crudeltà disperata che ho riscontrato in "Contratto per uccidere".
La sceneggiatura parla vagamente di una vita precedente del personaggio di Matthau assieme alla moglie, una vita che appare abbastanza felice e forse fuori dalla criminalità. Non viene chiarito il come siano giunti a mettere in piedi una rapina ad una banca, ma talune indeterminatezze sono pregi in seno a certi film. La prima volta che lo vidi, diversi anni fa, non capii l'episodio finale dell'incontro presso lo sfasciacarrozze, perché è proprio un guizzo di intelligenza e di improvvisazione da parte del protagonista.
Walter Matthau dà forse l'interpretazione migliore della sua carriera: momenti memorabili sono l'addio alla moglie morta, la gomma da masticare messa in bocca alla fine, e la sua espressione di quando la macchina va finalmente in moto (dove c'è persino una punta di umorismo).
Come dicevo, è un film perfetto, ma non ha per me quel fascino e non mi suscita quella profonda partecipazione di altre pellicole. I meriti oggettivi di un'opera, comunque, vanno sempre riconosciuti.

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