ha vinto un premio al Festival di Venezia nel 1956, alla sceneggiatura ha lavorato Ennio Flaiano, il protagonista è una specie di Majorana, che si rifugia in un pueblo spagnolo, sul mare, e diventa amico di tutti.
ecco, questo è un film sull'amicizia, credo sarebbe piaciuto a Don Quijote e a san Francesco, a me di sicuro.
buona visione - Ismaele
ecco, questo è un film sull'amicizia, credo sarebbe piaciuto a Don Quijote e a san Francesco, a me di sicuro.
buona visione - Ismaele
QUI il film completo in
italiano
Il dizionario Mereghetti assegna al film un giudizio
sintetico di 2½ stelle su un massimo di 4. Il film è definito "non
superficiale pamphlet" di cui l'Autore rintraccia il richiamo alle idee
di Rousseau sullo "stato di natura"
come armonica dimensione sociale (la maestra si chiama Eloisa).
Amareggiato nel constatare come le
sue scoperte siano impiegate a scopo bellico, l'anziano professor George
Hamilton, insigne scienziato atomico, approfitta di un viaggio di lavoro in
Europa per far perdere le proprie tracce fuggendo in incognito a Calabuig, un
piccolo villaggio di pescatori. Scambiato in un primo tempo per un
contrabbandiere, il professore, che si fa chiamare semplicemente Jorge, entra
ben presto in sintonia con la vita tranquilla dei pittoreschi abitanti
conquistando la simpatia e la stima di tutti. Di animo semplice e generoso,
l'uomo si appassiona ai piccoli problemi dei suoi nuovi concittadini,
distribuendo a ciascuno consigli preziosi, ma coinvolto nei preparativi della
festa annuale del paese si lascia prendere un po' troppo la mano. Il
sensazionale spettacolo di fuochi artificiali che allestisce richiama la
curiosità di un giornalista e una sua fotografia giunge in possesso della
marina americana che invia una nave per prelevarlo e ricondurlo in patria, al
lavoro di sempre.
Calabuig è una commedia amara, condotta e interpretata con bel mestiere, che non ci sembra estranea alle tematiche di fantapolitica prese in considerazione nella nostra Guida. Nel film non ci sono deflagrazioni atomiche né scenari apocalittici, ma la parabola del protagonista che incarna lo scienziato disinteressato, riluttante a compromettersi con il potere, ha un sorprendente (dati i tempi) sapore di attualità e propone con lucido discorso il dilemma del ruolo della scienza e della ricerca tecnologica in una società dominata più dall'ansia di prevaricazione che dalla volontà di pace.
Calabuig è una commedia amara, condotta e interpretata con bel mestiere, che non ci sembra estranea alle tematiche di fantapolitica prese in considerazione nella nostra Guida. Nel film non ci sono deflagrazioni atomiche né scenari apocalittici, ma la parabola del protagonista che incarna lo scienziato disinteressato, riluttante a compromettersi con il potere, ha un sorprendente (dati i tempi) sapore di attualità e propone con lucido discorso il dilemma del ruolo della scienza e della ricerca tecnologica in una società dominata più dall'ansia di prevaricazione che dalla volontà di pace.
…It’s a delightful cast of fun
personalities in enjoyable situations, and lovable Gwenn at the
center. Certainly best known as Santa Claus in Miracle
on 34th Street, this would be his final film role. I don’t know
enough about the man to know if he was speaking his own Spanish, but if he
wasn’t, it’s a terrific dubbing job. His delight in getting to know the
people of Calabuch and put his wisdom to use is infectious. It’s a very endearing
performance.
The film does some gentle ribbing
of authority and militarism, not really sharp enough to be very effective as
satire but it scores a few points here and there. It may be that some of
the satire is too culturally specific for me to appreciate. Either way,
it’s a highly entertaining, funny movie with a terrific cast and a lot of
warmth. The editing provides some wonderful transitions, where action or
dialogue from one scene carries directly into the next. The ending is
perhaps too abrupt — and a bit disappointing — but otherwise it’s another win
for Berlanga.
…Calabuch es una relativa excepción dentro de la
carrera de Luis García Berlanga.
Aunque se mantiene la sensación de libertad del director, el trazo de la
historia se nutre de un mayor énfasis en la ternura y la bondad. Es
una comedia provista de un gran componente fabulador, donde se dibuja un pueblo
ficticio como aspiración a un modo de vida. Profundamente
antibélica, su historia hace acopio de una especie de realismo mágico basado en
un costumbrismo extravagante. Divertida, entrañable e interesante.
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