ma non è solo una falsaria, ama il lavoro ben fatto, ama il suo gatto, scrive, ma nessuno la pubblica, fa coppia con Jack, che nel vendere le lettere è molto convincente, ed è l'unico amico di Lee.
film mediamente triste, con qualche scena comica che non ti aspetti.
buona visione - Ismaele
…Film indipendente in odore di
Academy (tre le nomination, precisamente quelle per la sceneggiatura e i due
protagonisti), Copia originale ha il limite
di non scendere ad aggredire la portata del lavoro della protagonista, di non
smontare fino in fondo le ipocrisie di un mainstream (letterario e non) che di
originale, nel periodo preso in esame, aveva sempre meno. Nonostante questo, fa
simpatia il ritratto umano che ne viene fuori, la sghemba, a tratti
irresistibile descrizione di due caratteri che si bevono fino in fondo,
gustandoselo fino all’ultima goccia, il loro status di outsider. Li offre allo
spettatore, il film della Heller, con un tono agrodolce, e un mood da commedia
hollywoodiana classica, che non può che generare partecipazione.
…La scelta della sceneggiatura e della
regia di affiancare alla McCarthy un attore come Richard E. Grant è riuscita ed amabile. Due
reietti della società, arresi alla loro esistenza, affrontano le giornate che
vivere come se nulla potesse più ferirli. Nello scrivere le lettere, il tempo
scorre tra le piccole avventure della coppia Lee-Jack che, noncuranti di non
piacere a nessuno ma fieri di esserci l’una per l’altro, si beffano della
normalità, della vita degli altri e, coraggiosi, vanno incontro al loro
destino. Nonostante il tempo scorra inevitabilmente verso la denuncia per
Lee, la donna non smette di scrivere le sue lettere, che colpiscono coloro che
le leggono per l’intelligenza, il cinismo e l’originalità. La Israel conosce
bene i rischi ma non rinuncia a dare voce ai suoi personaggi, dimostrando di
essere una donna ostinata, determinata e appassionata. È forse la passione
che la contraddistingue, il suo cinismo a renderla un personaggio particolare,
a cui è impossibile non affezionarsi…
da qui
da qui
…Dal punto di vista narrativo colpisce la
capacità di lasciar parlare i personaggi, capaci di raccontare la loro storia
senza inutili e banali spiegazioni. Per esempio: la sessualità di Lee rimane
incerta. Veste da maschio ma il suo bel viso esprime una grazia tutta
femminile. Si capisce che la sua vita sentimentale è stata un disastro, che è
un capitolo chiuso. La sua gatta è tutta la sua famiglia. La casa in cui vive è
sporca e piena di insetti, come tutte le case povere di New York, ma anche
pagare l'affitto di una topaia diventa un'impresa. Lee è una sconfitta che è
ancora in grado di graffiare. Non si aspetta niente dagli altri, né amore né
interesse. Il suo amico tossico le si trova accanto come un relitto spiaggiato
dal vento. Non fanno amicizia, si ritrovano lì, portati dalla violenza delle
onde. Lui neanche deve spiegare perché qualcuno gli ha spaccato la faccia, non
è più necessario raccontare, tutto è già accaduto ripetutamente, non c'è niente
di nuovo, non ci sarà mai niente di nuovo nel loro orizzonte. Possono solo
rubacchiare qualcosa, ormai al tramonto delle ultime tracce di giovinezza, che
dura un attimo ed è subito sera. Hanno cinquant'anni, il loro valore
commerciale è zero…
…Lo scrittore – e la scrittura – nell’era
della sua riproducibilità tecnica, si potrebbe affermare parafrasando Walter
Benjamin. Dal punto di vista della tecnica,confezionare un falso
letterario dattiloscritto comporta molto meno lavoro rispetto
alle complesse attività di falsificazione di altri manufatti. Una volta
padroneggiato lo stile e la vicenda biografica, basterà qualche trucco
“casalingo” per invecchiare la carta, una macchina da scrivere e grande
attenzione nell’apporre la – falsa – sottoscrizione autografa, che
conferisce “l’aura” di benjaminiana memoria e quindi
valore intrinseco agli occhi del collezionista. Grazie alla sua esperienza
nella scrittura di biografie, la Israel riesce a realizzare una vera e
propria simbiosi con gli autori imitati, quasi come una
medium – in un’intervista la scrittrice utilizzerà il paragone
delle sedute spiritiche – con la facoltà di riportare ai vivi le parole di
persone scomparse. Lettere impeccabilmente contraffatte di Dorothy Parker,
Lillian Hellman e Noël Coward d’arte donano agli scrittori “nuova voce”
dall’aldilà; una voce convincente a tal punto che alcune lettere false di Noël
Coward saranno inserite all’interno di un’edizione critica, poi emendata, a
oltre dieci anni di distanza dalla condanna della scrittrice…
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