il film di Drew Goddard strizza l'occhio a Tarantino, ed è ricchissimo di riferimenti che solo uno statiunitense può apprezzare appieno.
saltare da una storia all'altra e giocando con il tempo, andando avanti e indietro hanno il risultato di appesantire il film.
Quella casa nel bosco (qui) era un'altra cosa.
intanto buona visione - Ismaele
…7 sconosciuti a El Royale è un film che a una prima superficiale visione non dispiace affatto, ma man mano che lavora interiormente nella mente e nell’animo dello spettatore finisce per divenire l’ennesimo lungometraggio molto ben confezionato e banale, che probabilmente funzionerà al botteghino, ma che certamente non lascerà alcuna traccia nella storia (recente) della cinematografia internazionale.
…Credo che dentro questo script possa esserci veramente
tutta l'America (intesa come States) ma per uno spettatore italiano è davvero
difficile cogliere tutti i riferimenti che, nascosti o no, vengono mostrati nel
film.
Si tratta comunque di un film ambiziosissimo, pieno di personaggi, cose e tematiche.
Eppure l'incipit è tutto sul minimalismo.
Inquadratura fissa, una camera d'albergo...
da qui
Si tratta comunque di un film ambiziosissimo, pieno di personaggi, cose e tematiche.
Eppure l'incipit è tutto sul minimalismo.
Inquadratura fissa, una camera d'albergo...
da qui
…Il
suo ritorno dietro la macchina da presa, narrativamente parlando, insegue ma
non tiene il passo di Quella casa nel bosco, dove era l’insieme a fare la differenza, ossia quel
patchwork di generi rielaborato e riportato a nuova vita. Se nel film del 2012
il “magma” di stereotipi, immaginari, citazioni e topos di riferimento legati
al filone fanta-horror rappresentava la materia prima alla quale l’autore aveva
attinto a piene mani per dare forma e sostanza ad un cocktail di trovate
drammaturgiche e soluzioni visive originali, qui il modus operandi, seppur
replicato seguendo traiettorie diverse e attingendo da altre fonti, non
raggiunge i medesimi risultati. Qui Goddard parte dal thriller vecchia scuola
di hitchcockiana memoria per poi dirigersi dalle parti del Tarantino di The Hateful Eight, con il chiaro intento di partorire un mistery scatologico
circoscritto tra le mura di un’intramontabile location come l’albergo…
Nessun commento:
Posta un commento