Parte il Nazra Palestine Short Film Festival, un
festival annuale, itinerante, multiculturale di cortometraggi di autori
palestinesi ed internazionali. Si
tratta del primo festival italiano di corti dedicato a questa terra, che sta
attraversando diverse città italiane tra cui Venezia, Firenze, Roma, Bologna e
Napoli, prima di approdare in Palestina. Durante il festival vengono proiettati 24 cortometraggi che trattano di
libertà, diritti umani e giustizia con riferimento alla realtà esistente in
Palestina.
A Bologna il festival approda dal 10 al 15 ottobre, in molti spazi e sale storiche di proiezione: il Loft del Kinodromo (con la
partnership di Ce l’Ho Corto), il Cineclub Bellinzona e il Cinema Lumière (con
la partnership della Cineteca di Bologna). In quest’ultima sede, Nazra
si intreccia con il Terra di Tutti
Film Festival, di cui inaugura il programma.
Tutti i corti sono proiettati anche all’interno del Liceo Laura Bassi, dove gli studenti decretano un loro vincitore, che sarà poi premiato nell’ultima giornata del Terra di Tutti Festival. All’interno della scuola sono previsti anche diversi incontri coi registi in concorso presenti a Bologna.
Tutti i corti sono proiettati anche all’interno del Liceo Laura Bassi, dove gli studenti decretano un loro vincitore, che sarà poi premiato nell’ultima giornata del Terra di Tutti Festival. All’interno della scuola sono previsti anche diversi incontri coi registi in concorso presenti a Bologna.
I cortometraggi in concorso sono divisi in 5 categorie, per le quali
saranno decretati 5 vincitori da
parte di una giuria internazionale: fiction
di autori palestinesi, fiction di autori internazionali, documentari di
autori palestinesi, documentari di autori internazionali e sperimentali (animazione,
videoarte e video musicali). Gli stessi spettatori saranno protagonisti durante
le tappe del festival nelle varie città come partecipanti e componenti di
giurie popolari che decreteranno ulteriori premi.
Nazra in arabo significa ‘sguardo’ e sono tanti i punti
di vista che si incroceranno durante il festival, diversi per origine, per
stili e per temi proposti: gli
attacchi su Gaza, l’hip hop palestinese, l’energia dei giovani parkour, le voci
dei bambini di un collegio-orfanotrofio, il coraggio e le conseguenze di chi
rifiuta il servizio militare, la memoria di chi torna alla propria terra.
Queste sono solo alcune delle storie raccontate dai corti, che mostrano i fatti
della Palestina con l'occhio di chi li vive in prima persona o quello di autori
provenienti da diverse parti del mondo.
Il festival si propone molti
obiettivi: stimolare il dialogo e la comunicazione, incanalare le frustrazioni
generazionali in una modalità artistica pacifica e ad alto impatto, promuovere
la riflessione e l’informazione su una terra occupata militarmente e con poche
risorse e speranze per il futuro. Nazra inoltre vuole diventare un percorso
pedagogico e culturale, grazie all’organizzazione di laboratori in Italia e
Palestina che promuovano la vicinanza tra i due popoli. Insomma, un’iniziativa
che abbatta in parte i muri fisici e mentali tra le nostre culture.
da qui
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