giovedì 6 ottobre 2016

Adoration – Atom Egoyan

un film con la solita sceneggiatura che non fa una piega, tutto si sviluppa e poi si chiude con precisione.
appare ancora un ufficio dogane all'aeroporto e una ricerca della memoria.
ognuno ha le sue memorie e le sue fantasie, ma grazie a Sabine, motore della storia, i nodi si sciolgono e Simon conoscerà quello che non sapeva dei genitori, riuscirà a (ri)costruire dei pezzi mancanti del puzzle della sua vita, e di chi gli è stato vicino.
un film che merita molto (come tutti i film di Egoyan) - Ismaele






Some viewers may find the film confusing; I found it absorbing. One problem with reviewing an Egoyan film is that you find yourself struggling to describe a fractured plotline and what characters (and we) may believe at one point and not later. This can be confusing and unsatisfactory. Yet the way the film presents emotions are clear. Why does Egoyan weave a tangled web? Because his characters are caught in it. Our lives consist of stories we tell ourselves about our lives. They may be based on reality, but not necessarily, and maybe they shouldn't always be. If you couldn't do a little rewriting, how could you stand things?

Egoyan stavolta ha tutto saldamente in pugno, lega lo spettatore al suo fascinoso teorema senza mai fermarsi a rimirarselo, offre un glaciale spaccato del suo stile inconfondibile, firma una delle sue opere più esatte, in cui sono le immagini a veicolare i significati in gioco travolgendo con il loro limpido mostrare  tutte le pallose speculazioni e i noiosissimi dibattiti sulle deformazioni operate dalla Rete, rendendo pienamente il percorso di formazione del suo protagonista. Brandisce una lama che ci trapassa la carne, dissanguandoci senza dolore apparente.
Venite, adoremus.

…las actuaciones de Scott Speedman y la engmática y sensual Arsinée Khanjian (brillante actriz que no solo parece la hermana secreta de Isabella Rossellini, es, además, Madame Egoyan en la vida real) dan un carismático contrapunto a la historia, como figuras que se relacionan inextricablemente con el destino del muchacho y su trágico origen. Complementa el cuadro la fotografía sublime de su tradicional colaborador, Paul Sarossy, misma que juega con la profundidad de campo y con la saturación de los colores y participa en esa atmósfera siempre al filo de la navaja entre lo sobrenatural y lo cotidiano, típica del autor de la memorable Exotica. La película, según el productor, director y guionista es decir, Egoyan presenta al espectador diferentes objetos de adoración. Algunos son antiguos. Otros son nuevos y peligrosos, porque son inéditos. 11-S, campos de concentración nazis, Navidad: como narrador, Egoyan no se priva nada en Adoration, y su maestría como gran cineasta se manifiesta en cada segundo de esta película en la que los personajes nunca son lo que parecen.

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