in sintesi, il film è una storia d'amore, con diverse complicazioni.
da non perdere - Ismaele
…“Thirst”, che da dramma
etico diventa melodramma amoroso in salsa splatter per poi approdare in maniera
inaspettata verso un romanticismo vampiresco viscerale e reale che lascerà
stupefatti.
“Thirst”, nella sua prima parte, riflette sulla scoperta della carne e dei propri istinti e di come l’essere umano si ritrova sostanzialmente incapace nel governarli alla luce della sua moralità. Man mano che la storia avanza, ci risultano più chiari e compatti gli intenti del regista coreano: “Thirst” non è altro che il racconto di un amore. Innamoratosi di una giovane ragazza, il sacerdote cede ai propri istinti e, durante un amplesso, la vampirizza. Conscio del male provocato (ma impossibilitato nel rimediarvi) il sacerdote inizia a sottostare alle regole dettate dalla ragazza che ha così ribaltato i ruoli di vittima e carnefice. I due fanno del male e si fanno del male. Si amano, si odiano, uccidono uccidendo lentamente la loro moralità, tornando a far parlare e decidere il proprio corpo e i suoi bisogni. E ancora, nel finale Chan-Wook ribalta la situazione con una svolta purificatrice che porta indissolubilmente alla morte ma che fa riscoprire ai vampiri l’umanità che avevano distrutto…
“Thirst”, nella sua prima parte, riflette sulla scoperta della carne e dei propri istinti e di come l’essere umano si ritrova sostanzialmente incapace nel governarli alla luce della sua moralità. Man mano che la storia avanza, ci risultano più chiari e compatti gli intenti del regista coreano: “Thirst” non è altro che il racconto di un amore. Innamoratosi di una giovane ragazza, il sacerdote cede ai propri istinti e, durante un amplesso, la vampirizza. Conscio del male provocato (ma impossibilitato nel rimediarvi) il sacerdote inizia a sottostare alle regole dettate dalla ragazza che ha così ribaltato i ruoli di vittima e carnefice. I due fanno del male e si fanno del male. Si amano, si odiano, uccidono uccidendo lentamente la loro moralità, tornando a far parlare e decidere il proprio corpo e i suoi bisogni. E ancora, nel finale Chan-Wook ribalta la situazione con una svolta purificatrice che porta indissolubilmente alla morte ma che fa riscoprire ai vampiri l’umanità che avevano distrutto…
…His
best-known film is the masterful “Old Boy”, about a man who is taken captive
and locked up for years for no reason he can guess and none he is supplied
with. Now comes “Thirst,” a blood-drenched vampire film about, unexpectedly, a
Roman Catholic priest. The priest is a deeply good man, which is crucial to the
story: He dies in the first place because he volunteered as a subject for a
deadly medical experiment.
That he is resurrected as a vampire after receiving a transfusion of tainted
blood is certainly not his fault. Nor does he set about sinking his fangs into
the necks of innocent victims. Given his access to a hospital, he can slurp
much of the blood he needs from IV drips leading into unconscious patients, who
will hardly complain about a missing pint or two. His slurping, by the way, is
very audible; Park has the knack of making the activities of his characters
tangible.
This priest, played by the South Korean star Song Kang-ho, is youthful and,
despite his vow of chastity, awakened to an urgent carnality by the interloper
vampire blood. Perhaps vampires fascinate us because they act not out of a
desire to do evil — but by a need. The priest is powerfully attracted to the
young wife of a childhood friend of his. We've already seen how willing he is
to help the unfortunate, and now his mercy is inspired by this poor girl, who
is mistreated by her sick husband and his shrewish mother.
…Llena
de imaginería cristiana, con una realización magistral –Park Chan-wook parece
poseer un abanico infinito de recursos narrativos y estéticos – y con una
historia a la vez clásica y extravagante, Thirst supone en realidad un regreso al
vampiro literario del siglo XIX. En aquel tiempo, la condición de no–muerto no
era tan terrorífica por el hecho de que el monstruo se dedicara a beber sangre,
sino porque el vampirismo consistía principalmente en la transformación de un
alma pura en un espíritu perverso.
No
en vano, junto a los nombres de Park Chan–wook y Jeong Seo–Gyeong consta el de
Émile Zola, cuya opresiva novela Thérèse Raquin aparece como inspiración de la
película…
Immancabilmente ogni tanto spuntano in rete segnalazioni di questo film di Park, che mi sono ripromesso più volte di recuperare ma che ancora non l'ho fatto. E ne parlano quasi tutti bene, devo appuntarmelo definitivamente.
RispondiEliminaa un certo punto mi sono messo a ridere, a sproposito per il film, ma a proposito per il ricordo delle suore che menano (http://www.youtube.com/watch?v=qGririwxDCg ).
RispondiEliminami dirai cosa ne pensi, è un film che vale molto, ma l'immensità di "Old boy" è irrangiungibile